Italbasket, i Giochi in testa di Giorgio Viberti

Italbasket, i Giochi in testa AL VIA IN SVEZIA LA RASSEGNA CONTINENTALE CHE QUALIFICA PER ATENE Italbasket, i Giochi in testa Capitan Galanda: tanti rivali, noi siamo tosti Giorgio Viberti inviato a LULEA (Svezia) Sulle maghe degli azzurri c'è scritto «Gioco del Lotto», nuovo sponsor della Nazionale di basket. Mai logo fu più indicato per definire l'incertezza - ma anche il fascino - dell'Europeo che parte oggi in 4 città svedesi con 16 squadre in lizza, almeno 11(1) delle quali puntano al podio che significa anche pass olimpico per Atene 2004. L'Italia debutta oggi con la Slovenia, match delicatissimo. Dopo l'argento di Barcellona '97 e l'oro di Parigi '99, deve riscattare 111" posto di Istanbul 2001, mai cosi male da Wroclaw'63. Giacomo Galanda, c'era anche lei in quell'Italia da pianto turco... «Pagammo la formula a rischio, la stanchezza accumulata fin dai Giochi di Sydney, i problemi che i sei azzurri della Fortitudo Bologna si erano portati in Nazionale». In Svezia per risalire? «Speriamo, ma se sbagli una partita rischi di uscire. Ci sono 10 squadre da podio». Lei era anche a Barcellona '97 e Parigi '99: la Nazionale attuale è molto diversa? «In Spagna mi sentivo un pivelhno tra tanti giocatori esperti, una squadra opposta a quella odierna. In Francia si trovò l'amalgama tra più specialisti. Nel 2001 invece ci mancò l'entusiasmo». Qualità che invece pare aver ritrovato Azzurra 2003. «E' un bel gruppo, senza stelle. Forse siamo inesperti, ma abbiamo lavorato molto». Lèi a 28 anni è il nuovo capitano: si sente un po' il fratello maggiore di Lamma e Cittadini, Soragna e Bulleri? «Mi chiedono molti consigh, è vero, ma siamo tutti uguali». Non le mancano Myers, Fucka, Abbio o Meneghin? «Mi ha fatto piacere che siano venuti a trovarci Abbio e il Menego, entrambi infortunati. E mi dispiace l'esclusione tecnica di Pozzecco, anche se posso capirla». Myers e J?unka invece hanno voltato le sfalle alla Nazionale? «Non è il caso di parlarne, anche per rispetto di chi li ha sostituiti». Ma un po'li rimpiange? «No, sto molto bene con questi ragazzi». Teme più la Slovenia di oggi. o la Francia di domani? «I francesi sono più forti, ma ci patiscono. Gh sloveni, se in giornata, diventano imbattibili. Infatti nelle qualificazioni a questo Europeo abbiamo perso due volte». Chi vede sul podio? «Grecia, Serbia, Turchia, Germania e Spagna, non nell'ordine». E la Russia? «Già. Ce ne sono talmente tante che la dimenticavo. Certo, anche la Russia». Sarà l'Europeo delle star Nba? «Il tedesco Nowitzki o il francese Parker segneranno molto, ma decideranno altri. Chi? Il turco Kutluay, il greco Alvertis, il tedesco Demirel. O Basile, Bulleri, Marconato, Galanda». Con Recalcati lei ha vinto lo scudetto a Varese e a Bologna sponda Fortitudo: manca un successo in Nazionale. «Conosco bene Charlie, c'è confi¬ denza. E' un buon et perché è stato un grande giocatore. Dà le idee e i tempi, poi lascia spazio alla fantasia di chi è in campo. Ha voluto in azzurro solo chi era fortemente motivato. E la convinzione, spesso, è un'arma imbattibile». Italia-Slovenia (ore 18, diretta tv su Sky, differita sulla Rai). Italia: 4 Radulovic, 5 Basile, 6 Galanda, 7 Soragna, 8 Marconato, 8 De Poi, 10 Righetti, 11 Lamma, 12 Bulleri, 13 Mian, 14 Chiacig, 15 Cittadini. Ali. Recalcati. Slovenia; 4 Jurak, 5 Lakovic, 6 Gorenc, 7 Petrov, 8 Kraljevic, 9 Nachbar, 10 Duscak, 11 Tusek, 12 Mille, 13 Jurkovic, 14 Goleman, 15 Bre. zec. Ali. Subotic. Domani (18,30) Italia-Francia, domenica (18,15) Italia-Bosnia. Formula. La la del girone va ai quarti, la 4a torna a casa, 2a e 3a giocano match incrociati a eliminazione diretta con la 3a e 2a di un altro girone.