Al ristorante bollino blu e mezze porzioni di Giulia Zonca

Al ristorante bollino blu e mezze porzioni IL DECRETO ANTIOBESITA FIRMATO DAL MINISTRO PER LA SALUTE Al ristorante bollino blu e mezze porzioni I dietologo: gli italiani eccedono in media di 800 calorie Giulia Zonca MILANO Bollino blu per i ristoranti sani. E' come la bandiera per le spiagge, certifica qualità e salute e tra poco starà sulle guide insieme alle forchette. Un marchio che non sarà facile avere, requisiti richiesti: un menù trasparente (che specifichi se ci sono piatti vegetariani o privi di glutine, con alimenti freschi...), qualità garantita dei prodotti e dosaggio ideale. I primi due punti sono già sotto osservazione, è partito un primo monitoraggio sperimentale su Milano (al momento 16 bar e ristoranti valutati) e Roma (a quota 20) che terminerà a metà ottobre e verrà allargato a tutta Italia quando il calcolo della porzione perfetta sarà pronto. A lavorarci c'è una commissione speciale di sette esperti scelti dal ministro della Sanità Girolamo Sirchia. E' uno dei tanti modi per contrastare la recente tendenza degli italiani a ingrassare emer: sa nel congresso sugli stili di vita che si è chiuso ieri. Si mangia sempre di più lontano da casa ed è un'abitudine che va aumentando, nel 2001 i pasti consumati fuori erano 5 miliardi e 290 milioni, la Federazione italiana pubblico esercizio ha stimato che nel 2006 diventeranno 6 miliardi e 446 milioni con un aumento del 4 per cento e già ora siamo i primi della lista in Europa. «Non si toma indietro sul numero quindi è ora di modificare la qualità» lo spiega Edi Sommariva, presidente della Pipe che suggerisce pranzi più salutari: «Il panino italiano fa bene, ma dove lo si mangia ora? E poi a Roma mediamente i ristoranti servono 140 grammi di pasta, delle cofano eccessive. Per questo insieme agli esperti stiamo cercando di correggere le cattive abitudini, un menù deve specificare i piatti senza aglio e quelli senza dadi». La commissione soprannominata «taglia porzioni» sta pensando anche a questo, a un elenco di cibi idonei alle tavole calde, a una lista ancora più specifica e tassativa per le mense scolastiche, minuziosi calcoli per spazzare via circa 800 calorie dai pasti abituali. Sarà uno dei temi dibattuti oggi nel consiglio informale dei ministri europei che nella mattinata valuteranno le idee e i consigli usciti dal congresso di Milano. L'Italia non li prenderà tutti in considerazione, Sirchia ha specificato che «bisogna trovare linee europee comuni, tenendo conto delle differenze» e ha preso le distanze dalla «strada americana». In Usa vorrebbero trattare le industrie del cibo come le multinazionali del tabacco rendendole responsabili di molte degenerazioni alimentari, ma il ministro ci va piano: «Da noi non ha senso, non c'è una pressione sociale tale da giustificare atteggiamenti drastici e poi è più giusto cercare collaborazione, bisogna salvaguardare la libertà di impresa, convincere industrie, agenzie pubblicitarie e consumatori che il bene è quello di tutti». Non reagisce neanche alle provocazioni di Roberto Bertollini (Organizzazione mondiale della sanità) che si scalda per lo spot di Valentino Rossi: «E' un campione di motociclismo e reclamizza birra. Un modello per i giovani che 1' industria sfrutta associando velocità e alcol». Il ministro non fa una piega: «E' vero, i giovanissimi sono un bersaglio dei media, ma non è vietando che si Gambiera. Lo spot in questione non va contro nessuna legge, dobbiamo cerca¬ re un autoregolamentazione che porti a una diversa sensibilità non alla censura». Mano pesante solo sul fumo «Abbiamo lasciato un po' di tempo per la pace sociale, ma entro il 2004 il divieto di accendere sigarette sarà diffuso a tutti i locali pubbhci, niente eccezioni». Una risoluzione precisa, la prima di ima serie che saranno prese in considerazione oggi e poi rielaborate a dicembre in un testo più formale. «E' fondamentale scegliere le giuste campagne di informazione, quelle per il fumo hanno dato i primi risultati e la patente a punti è stato un cambio concreto. La strada è questa». [DEL MEDICO NEL MENU' I i Colesterolo; meglio evitare i cibi di l origine animale e privilegiare cereali, i \ legumi, pesce, frutta e verdura. Ridurre al minimo le porzioni di carne é formaggi Pressione afte: evitare i dbi troppo salati, i fritti e tutte le salse o i .^a condimenti troppo, pesanti "P^ Allergie; se non si tollera il glutine, ad esempio, sarà utile che nel menù sia scritto quali cibi lo contengono e quali no IL TAGLIO Lattine: da 33 ci a 25 d , Snack: peso ridotto del SÒ^o ; Cibi precotti e merendine: grassi ridotti dei;50,#i Cibi confezionati: più verdure ; e frutta ejneno grassi e carboidrati ObietftvÒ: tagliare una media di 800 calorie al giorno ; Al ristorante: dovrannoessere : disponibili nel menù le me2ze v I porzioni, a un prezzo ridotto fasta: SO'grammt! Riso: 60 grammi Carne: ISOgrar Pesce: 200 grammi Verdura: 300 grammi Frutta: 500 grammi (Dosi da alternare) rGLl ALIMENTI NEL MENÙ Dfel RISTORANTI AVRANNO UNA CARTA D'IDENTITÀ' Carne e pesce: come per i vini si devono indicare la provenienza, la macellazione e il modo in cui viene cucinata (se viene utilizzato olio di oliva o altri condimenti^ se è stato tolto il grasso prima della cottura) Verdura e frutta: è necessario indicare là provenienza, dove e quando è stato acquistata (ma non va conservata oltre 48 ore altrimenti perde tuttf le proprietà) Pasta e riro! bisogna indicare la marca, il luogo di produzione e il tipo Uova: si deve indicare la provenienza e la data di produzione (comunque vanno consumate entro una settimana) Formaggi: è necessaHo sapere f contenuto dì grassi, la provenienza. , e la lavorazione a cui sono stati sottoposti a cura di Giorgio Calabrese ;\|

Persone citate: Del Medico, Edi Sommariva, Giorgio Calabrese, Girolamo Sirchia, Pasta, Roberto Bertollini, Sirchia, Valentino Rossi, Verdura

Luoghi citati: Europa, Italia, Milano, Roma, Usa