Ai bambini italiani il record di obesità in Europa di Giulia Zonca

Ai bambini italiani il record di obesità in Europa A MILANO CONSIGLIO EUROPEO PER COMBATTERE LA CATTIVA ALIMENTAZIONE Ai bambini italiani il recsord di obesità in Europa Sirchia lancia la campagna contro i cibi troppo grassi: fanno male come il fumo Giulia Zonca MILANO Ciccioni e videodipendenti. I bambini italiani - secondo un'indagine dell'Oms, l'Oiganizzazione mondiale della sanità - assomigliano sempre più a quelli americani, U 36 per cento dei ragazzini è considerato obeso, un dato che piazza l'Italia al primo posto della classifica europea, davanti a spagnoli (27 per cento), svizzeri (24per cento), lontano dai francesi che se la cavano con un 19 per cento e a distanze abissali da russi e polacchi fermi al 9 per cento. Per evitare che la percentuale dei ragazzini sovrappeso si trasformi in quella degli adulti sovrappeso è necessario cambiare radicalmente gli stili di vita. Abitudini alimentari, attività fisica, modo di fare la spesa, attenzione ai prodotti, un elenco di comportamenti evidenziati da tecnici ed esperti durante ima Conferenza volutamente allarmistica. Del resto, ha ricordato il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, solo per il fumo, la cattiva alimentazione e gli incidenti stradali il Servizio sanitario nazionale e lo Stato spendono 60 miliardi ogni armo. Cifre enonni che. rischiano di aumentare con la crescita prevista dell'obesità, malattia sociale zrldidemdriRCgIBAMBINi SOVRAPPEITALIA 27ERA 240MCIA ISVo 'OLONIA 907o causa di patologie cardio-vascolari, diabete e anche tumori. Per gh speciahsti, dunque, è oradipassarea una fase intransigente: l'obesità va trattata come il fumo, stesso rigore, stesse campagne di informazione e stesso atteggiamento verso le industrie. Se le multinazionali del tabacco vengono chiamate «Dirty Seven», i terribili Sette, anche le aziende alimentari die non osservano le regole imposte dall'Oms vanno demonizzate. «Esiste già un'epidemia obesità, non si può aspettare», dice l'inglese Philip T. James, a capo di una task force che studia i problemi legati all'alimentazione. Parla di «vie legali». «E' un cambiamento già in atto - aggiunge - nell'ultimo congresso su questo tema, a Boston^ erano tutti avvocati tranne me. E già una partita fra legali, tra chi cercherà di stabilire dei limiti e chi vorrà aggirarli. Ormai le prove scientifiche die legano molte malattie all'eccesso di cibo sono note e ancorale indicazioni dei prodotti sono insuffidenti e confuse. Non si può più convincere solo il singolo a cambiare atteggiamento, bisogna coinvolgere anche le industrie». L'obesità è generazionale, si tramanda e un bambino che nasce con geni die lo indurranno di certo a ingrassare parte svantaggiato. Per questo molti dei relatori chiedono la mano pesante, una tutela die impedisca il bombardamento pubblidtario per i prodotti più nodvi. Se la prendono soprattutto con merendine, bibite gasate, snack vari die sbucano in mezzo ai cartoni animati in centinaia di spot colorati e ossessivi. Gh italiani sono sdvolati in fondo alla lista del benessere perché si sono fatti colonizzare. La patria dell'olio d'oliva (testimonial della salute in questo congresso) sedotta dall'hamburger e dalla tortina. «Partivamo da buone abitudini e d siamo seduti, non vuol dire the siamo messi male ma certo abbiamo fatto poca attenzione». Carla Colicelli, vice direttore della Fondazione Censis, spiega perché la dieta a base di pomodoro e pasta ha perso colpi: «Abbiamo aumen-. tato le quantità a dismisura e se metti un litro d'olio d'oliva sull'insalata, anòhe se è dei migliori, bene non fa. Abbiamo anche importato abitudini alimentari sbagliate. Mangiamo spesso fuori casa, di fretta, usiamo cibi preconfe- zionati senza, controllare le calorie». Un tracollo ancora aipnabile: ((Se fermiamo subito questa diseducazione possiamo rientrare inbuoni standard». Infatti, a dispetto dei banabini die ingrassano, gli italiani sono gli europei meno esposti al pericolo di morte prematura. La probabilità di perdere la vita tra i 15 e i 59 anni riguarda 50 dorme e 103 uomini su 1000, contro i 129 e i 359 della Russia in testa alla triste classifica. Ci reggiamo su una buona cultura, si tratta di raddrizzare le nuove generazioni, spostarle dal divano e spingerle all'aria aperta, lontano da tv e frigorifero. Poi ci vorranno regole precise: sacchetti di patatine con ammonimenti espliciti e drammatici come quelli che stanno sui pacchetti di sigarette, censura pubblicitaria intransigente, la stessa che a volte proibisce alle FI di esibire marchi di tabacco. Serve un documento comune, e per questo i ministri della Sanità europei si riuniranno domani e sabato a Milano in uno speciale Consiglio, per stabilire responsabilità e strategie contro r«epidemia obesità». IBAMBINi SOVRAPPESO ITALIA 27V* ERA 240Zo MCIA ISVo 'OLONIA 907o ABITUDINI SBAGLIATE E CONDIZIONAMENTI Q L'eccessivo consumo di grassi Q L'educazione fisica a scuola. e zuccheri Q La vita sedentaria Q II bombardamento pubblicitario che promuove ìrodotti ipercalorici nelle àsce orarie seguite dai ragazzi fra i 12 e i 17 anni Q Le porzioni degli alimenti in vendita, raddoppiate e triplicate rispetto agli standard considerati «sani» Q La dose delle lattine da 33 d, eccessiva e con un notevole concentrato di zuccheri inadeguata e poco seguita QI pasti consumati fuori casa, anche in età scolare, generalmente poveri dì frutta ; e verdura e ricchi di grassi Qj La scarsa attenzione per i percorsi pedonali Q Le scarse segnalazioni nelle scuole delle scale, poco luminose 12 Lassenza di campagne . informative sui rischi che comporta il sovrappesq , ., (malattie cardiovascolari, tumori, problemi circolatori) L'Italia guida la triste classifica degli adolescenti più grassi in Europa im mu

Persone citate: Carla Colicelli, Girolamo Sirchia, Philip T. James, Sirchia

Luoghi citati: Boston, Europa, Italia, Milano, Russia