Telekom, il Polo raffredda la polemica di Guido Ruotolo
Telekom, il Polo raffredda la polemica IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE, TRANTINO: IL CLIMA SI STA RASSERENANDO Telekom, il Polo raffredda la polemica Ma Taormina insiste. Fassino: c'è un clima pesante Guido Ruotolo ROMA Alla fine della giornata, il presidente della commissione Telekom Serbia, Enzo Trantino, commenta soddisfatto: «Per fortuna il clima si sta rasserenando. E' iniziata la decompressione. Una partita non può iniziare con ritmi così accelerati altrimenti non arriva alla fine dei novanta minuti». Gh ultimi giorni, per rimanere all'immagine calcistica, sono stati segnati dall'offensiva del segretario dei Ds, Piero Fassino, che ha accusato Silvio Berlusconi di essere il regista della campagna di delegittimazione dei leader dell'Ulivo, e dalla replica del portavoce di Forza Itaha, Sandro Bondi, e dell'azzurro Carlo Taormina che hanno adombrato un coinvolgimento. del Capo dello Stato, ministro del Tesoro all'epoca dell'acquisto del 290Zo deUe quote di Telekom Serbia da parte di Telecom, nella vicenda, anche se poi Bondi ha subito precisato che non intendeva in alcun modo riferirsi a Ciampi. Al presidente della commissione, Trantino, non interessa stabilire quali deUe due squadre è partita per prima con un ritmo «accelerato» ma quel che gh preme sottolineare è che sta di nuovo prevalendo «la ragione». E racconta un aneddoto: «Quando ci fu la rivolta dei baroni contro gli Angioini, i rivoltosi sconfitti chiesero di essere perdonati. Il capo dei rivoltosi si rivolse al re: "Maestà, è stato un momento di pazzia". Il re rephcò: "Quando ci fu questa epidemia di pazzia, i saggi dov'erano?". Morale: alla fine prevarrà la saggezza». Alla fine, perché adesso lo scontro tra maggioranza e opposizione continua ad essere durissi¬ mo. Ieri, parlando alla festa della Margherita che si sta svolgendo a Larici, il segretario dei Ds, Piero Fassino, è tornato sulla vicenda Telekom Serbia anche per annunciare che non ne parlerà più: «Con le mie espressioni forti volevo lanciare un allarme perché tutti si rendessero conto del grado di pericolosità e del punto di non ritorno che si rischia di superare. I fatti delle ultime ore hanno confermato che siamo in presenza di una strategia pensata e perseguita di aggressione che non si ferma di fronte a nulla». Il segretario dei Ds aggiunge: «Il vero tema ora è come uscire da questo clima che sta avvelenando il sistema politico. La magistratura sta indagando da un anno senza trovare riscontri. La commissione parlamentare continui ad approfondire le sue indagini, sperando che si sottragga al tritacarne mediatico di cui è stata parte. Si faccia luce, si lavori in un clima di serenità e non anticipando conclusioni con una campagna di aggressione, e si vedrà che non ci sono responsabihtà di uomini del centrosinistra». H portavoce di Forza Itaha, Sandro Bondi, respinge al mittente, all'opposizione, le accuse di voler coinvolgere neh'affare Telekom Serbia Ciampi: «Il tentativo della sinistra di coinvolgere in questa sciagurata vicenda U Capo dello Stato fa ricordare che in passato la stessa sinistra ha orchestrato una campagna stampa per costringere alle dimissioni il presidente Leone e per mettere sotto accusa il presidente Cossiga». Anche Fabrizio Cicchitto, vicepresidente di Forza Itaha alla Camera, attacca l'opposizione: «La sinistra è alla disperata ricerca di diversivi affinché sia dirottata verso di essi l'attenzione deh'opinione pubblica e non si parli deUe gravi responsabihtà e dei gravissimi errori commessi da Dini, Fassino, Prodi e Micheli nella conclusione di un affare». Carlo Taormina, che l'altro giorno aveva ricordato che Igor Marini aveva accennato alla frequentazione del suo ex socio in affari (illeciti) Fabrizio Paoletti con il Capo dello Stato, pur ribadendo che «Marini ha escluso ogni coinvolgimento di Ciampi nelle tangenti e nella spartizione del bottino», continua a chiamare in causa il Colle: «Che Ciampi, quale ministro del Tesoro dell'epoca e quindi quale responsabile del dicastero proprietario della società telefonica, stesse dentro la questione è ovvio e innegabile. Nessuno può pretendere che la ricostruzione storica non ne tenga conto». E da Taormina prende le distanze il vicepresidente del Senato, il leghista Roberto Calderoh: «E' un'assurdità tirare in ballo Ciampi in questa vicenda, noi stiamo solo lavorando per arrivare a scoprire la verità, tentando di avere sempre un forte senso di responsabilità». Insiste Pierluigi Castagnetti, capogruppo della Margherita a Montecitorio: «I presidenti Pera e Casini ormai non possono non occuparsi di questa vicenda». II faccendiere Igor Marini, è in carcere alle Vallette a Torino
Luoghi citati: Roma, Serbia, Taormina, Telekom Serbia, Torino
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