«Berlusconi richiami gli estremisti azzurri»

«Berlusconi richiami gli estremisti azzurri» IL CAPOGRUPPO DIESSINO ALLA CAMERA: «SE IL PREMIER TACE, VUOL DIRE CHE CONDIVIDE» «Berlusconi richiami gli estremisti azzurri» Violante: queste polemiche minano il sistema democratico intervista ROMA PRESIDENTE Violante, la polemica su Telekom Serbia sembra coinvolgere il Colle. Il portavoce di Forza Italia, Sandro Bondi, (che poi ha smentito) e l'azzurro Carlo Taormina chiamano in causa Ciampi... «Non intendo fare alcuna polemica partigiana ma la gravità delle dichiarazioni del portavoce di Forza Italia e eh un autorevole esponente dello stesso partito, come l'onorevole Taormina, esigono che entri in campo il presidente del Consiglio per richiamare al senso dello Stato i quadri dirigenti estremisti del suo partito». Non è da oggi che in commissione Telekom Serbia qualcuno ha tentato di coinvolgere l'allora ministro del Tesoro. «Oggi è evidente che una polemica contro l'opposizione montata artatamente dagli estremisti di Forza Italia rischia di diventare una mina per l'intero sistema democratico. Il presidente del Consiglio è anche il massimo responsabile politico di Forza Italia. Se sta zitto vuol dire che condivide». I legali del presidente Berlusconi, intanto, han- no fatto sapere che chiederanno 15 milioni di euro di danni al segretario dei Ds, Fassino, per le accuse a Berlusconi di essere il burattinaio di Telekom Serbia... «Se Berlusconi tace, il suo silenzio costituisce un avallo alla destabilizzazione democratica del Paese operata dagli uomini politici che ho citato, Bondi e Taormina. Il presidente del Consiglio ha oggi il dovere politico di intervenire per fermare questa deriva. L'Italia deve risolvere drammatici problemi economici e sociali, non può perdersi in una dissennata campagna antistituzionale condotta da esponenti del partito di maggioranza relativa». Prima dell'entrata in scena di Igor Marini, la commissione, secondo la maggioranza, aveva già accertato che l'affare Telekom Serbia era un'operazione politica ed economica disastrosa. «Risulta che la cifra pagata dall'Italia in quell'epoca era simile a quella offerta da altri Paesi. In ogni caso, interroghino i responsabili di Telecom e chiedano a loro le ragioni del loro operato». Presidente Violante, a questo punto non potrebbe essere saggio, come propone l'ex Capo dello Stato Cossiga, bloccare i lavori della commissione di Palazzo San Macuto in attesa degli esiti dell'inchiesta giudiziaria di Torino? «Non lo so. Le persone che sono state chiamate in causa, in modo assolutamente indebito, hanno dichiarato di essere disponibili a presentarsi inunediatamente davanti alla commissione. Si recuperi il senso dello Stato, si lasci lavorare serenamente la commissione e la magistratura, non si investano in questa polemica le massime autorità dello Stato, e si affrontino invece i problemi reali del Paese altrimenti sarà inevitabile l'accentuarsi del declino dell'Italia e di questo sarà responsabile in prima persona il presidente del Consiglio».' In queste ore da alte cariche dello Stato e da autorevoli esponenti della stessa maggioranza è arrivato un invito al rasserenamento. L'opposizione accoglie questo invito? «L'Italia ha bisogno di un clima politico che la faccia uscire dalla crisi. L'incapacità del governo e della maggioranza di collocarsi su questo terreno ha portato alla deriva antidemocratica e destabilizzatrice di cui sono protagonisti l'onorevole Bondi e i suoi accoliti. A questo punto, ancora ima volta, è tutto nelle mani del presidente del Consiglio. Ripeto, fermi questa corsa al massacro dei suoi uomini». [g.ru.l «La commissione chieda ai dirigenti della Telecom di allora perché l'affare venne concluso così» «Il paese ha bisogno di un clima diverso Ma la Casa delle Libertà lo sta portando a una deriva antidemocratica» Il presidente dei deputati Ds Luciano Violante