«Nessuno ha tirato in ballo il Capo dello Stato» di M. Mon.

«Nessuno ha tirato in ballo il Capo dello Stato» LA REPLICA DEL PRESIDENTE DEI DEPUTATI AZZURRI «Nessuno ha tirato in ballo il Capo dello Stato» Schifarli: ma Bondi ha ragione a chiedere le dimissioni di Prodi, Fassino e Dini intervista ROMA NON vogliamo tirare in ballo Ciampi. Il nome del Capo dello Stato finora non è emerso e quindi, da parte nostra, non c'è alcuna intenzione di coinvolgere il Quirinale in questa faccenda». Il capogruppo dei senatori di Forza Italia, Renato Schifani, non segue il collega di partito Carlo Taormina, nell'affondo contro il presidente della Repubblica. «Di quello che ha raccontato l'onorevole Taormina, non ne so proprio nulla. Non faccio parte della commissione Telekom Serbia e l'onorevole Sandro Bondi ha già chiarito quelle affermazioni», taglia corto. Ma su Prodi, Dini e Fassino, il presidente Schifani ha molto da dire. Primo: «Si devono dimettere». Secondo: «Insultando Berlusconi, si sono resi colpevoh di aver creato un clima di scontro politico». Terzo: «Tentano di sviare l'attenzione dell'opinione pubblica da quella sciagurata operazione, fatta con il denaro pubblico, che è stata Telekom Serbia». Si tiene alla larga. Renato Schifani, dalle dichiarazioni e accuse del faccendiere Igor Marini. E' l'incompetenza, dimostrata a suo parere, da Prodi, Dini e Fassino quando erano al governo che va messa in risalto. «Che l'affare Telekom Serbia sia stata un'operazione disastrosa dal # punto di vista econdmitìo, uno sperpero di denaro pubblico e un evidente aiuto al dittatore Slobodan Milosevic, è agli atti della storia». Presidente Schifani, Forza Itaha vuole dunque le dimissioni di Prodi, Dini e Fassino? «Sono d'accordo con chi ha avanzato questa ^chi^sta,,cpme l'onorevole "Sànafo'fiondi. Prodi, Dini e Fassino si devono dimettere o devono spiegare al paese quali furono le loro responsabilità nell'affare Telekom Serbia». Si riferisce alle accuse di corruzione avanzate da Igor Marini? «Se Prodi, Dini e Fassino abbiano preso tangenti, accertarlo non è compito del Parlamento: Saranno i magistrati a stabilirlo, C'è un'inchiesta in corso, a Torino. A noi interessano squisitamente le responsabilità politiche di chi governava il paese in quegli anni. L'affare Telekom Serbia è stata un'operazione sciagurata fatta con il denaro pubblico. E' questo che devono ammettere Prodi, Dini e Fassino. Ma non lo fanno. E mentre il paese aspetta una spiegazione, non fanno che parlare di Igor Marini per sviare l'attenzione dell'opinione pubbhea». Quindi, secondo lei, per sviare l'attenzione dell'opinione pubblica, Prodi, Dini e Fassino starebbero «strumentalizzando» Marini, il faccendiere che li ha accusati tutti e tre? «E' così. Stanno concentrando l'attenzione su Igor Marini per non ammettere le loro responsabilità politiche. Mi sembra una tecnica difensiva decisamente limitata, ma è quella che hanno scelto ed è sotto gli occhi di tutti». Ieri, l'onorevole Carlo Taormina ha detto che «Marini, per espressa richiesta della commissione bicamerale, ha ricordato di una frequentazione dell'attuale capo dello Stato con l'avvocato Fabrizio Paoletti». Come commenta? «Non voghamo tirare in ballo Ciampi. Il nome del capo dello Stato finora non è emerso e quindi, da parte nostra, non c'è alcuna intenzione di coinvolgere il Quirinale in questa faccenda». Non crede che dichiarazioni del genere avvelenino ulteriormente il clima politico? Il presidente Casini ha parlato di scontro politico ridotto a «urto primordiale»... «Se c'è qualcuno che ha acceso i toni dello scontro, è stato l'onorevole Fassino con gli insulti che ha rivólto al premier Berlusconi. Non è una novità, purtroppo. Magari avessimo di fronte un'opposizione con cui dialogare. Ma da due anni non sentiamo che denigrazioni, offese e insulti». [m. mon.]

Luoghi citati: Roma, Serbia, Taormina, Torino