Un bel libro all'ora dell'aperitivo

Un bel libro all'ora dell'aperitivo CARLO FRUTTERÒ Un bel libro all'ora dell'aperitivo Allungati su una sdraio o sotto l'ombrellone, sdraiati sul divano o sprofondati sul sedile di un treno, in estate - sarà forse perché in tv non c'è niente da vedere - si lejgge di più, poi black-out fino alle prossime vacanze. «Trovatevi un luogo confortevole magari con una bibita e qualche cosa da mangiare - e leggete: settembre, parentesi tra il riposo e l'inizio del nuovo anno, è il momento perfetto per cominciare un buon libro», suggerisce lo scrittore Carlo Frutterò. «In questo periodo dell'anno la lettura migliore sono i grandi poeti: aiutano. La poesìa allude ad un mondo più alto; è come stare chiusi in una cantina in cui ogni tanto si apre una fessura che lascia trasparire un fascio di luce. In questo modo capisci che "none tutto qui", altrimenti la vita sarebbe angosciante». Ad alcuni la poesia fa paura: «allora consiglio le opere di Theodore Fontane, tra poco in uscita per Mondadori. In particolare Effi Briest, una storia simile a Madame Bovary che mi consigliò Beckett». Ma Frutterò aspetta «gongolando» l'imminente uscita delle strisce umoristiche di Maitena - «una satira feroce» - e consiglia agli amanti del genere noir la storia raccontata da Tacito dei tentativi di Nerone di assassinare la propria madre «assoldando dei killer completamente incapaci». E poi, aggiunge, «smettiamola di dire che non si ha tempo dì leggere: abbiamo tempo dì andare a prendere l'aperitivo tutte le sere, perché per una volta non lo sostituiamo con un buon libro?».

Persone citate: Beckett, Carlo Frutterò, Nerone, Theodore Fontane