Otto marinai sperduti a Marghera

Otto marinai sperduti a Marghera Otto marinai sperduti a Marghera Sbarco al Lido per i protagonisti del lavoro di Cressati-Segre VENEZIA Sbarcano al Lido i marinai della nave Kawkab, ferma da due anni al porto di Marghera. Gli otto marinai, quattro egiziani e quattro indonesiani, sono i protagonisti del real movie «Marghera Canale Nord», regia Francesco Cressati e Andrea Segre, supervisione alla regia Andrea Bevilacqua, che sarà presentato questa mattina alla Sala Volpi, per la sezione Nuovi Territori.-. Si racconta di otto uomini che da quasi due anni sono bloccati in una gigantesca nave da carico ormeggiata in una banchina abbandonata del porto di Marghera: Kawkab (in arabo significa stella). Il loro armatore è sparito e li ha lasciati senza soldi e senza possibilità di guadagnarli in nessun modo. Le loro vite si sono bloccate dal giorno in cui hanno ricevuto l'ultimo stipendio. Da allora vivono con l'aiuto di chi ha voluto dargli una mano: privati cittadini, autorità. associazioni umanitarie. Intanto le loro famiglie, nei loro paesi, si indebitano per sopravvivere, i figli non possono più andare a scuola, le sorelle non possono essere curate e le fighe non possono sposarsi. I marinai non sanno quando torneranno a casa e solo restando a bordo possono continuare ad accampare diritti sugli stipendi non pagati e d'altronde come potrebbero pagare i debiti delle loro famiglie? Continuano a sperare, tra le udienze di un processo che stabihsca i loro diritti ed un quotidiano drammatico, dove può avvenire qualcosa di inatteso, la piccola soluzione di un problema fisico, la realizzazione insperata di un sogno. Usando l'escamotage narrativo delle giornate che passano, assistiamo a piccoli grandi eventi di vite sospese. Così vediamo scorrere le faticose esistenze di Aznir, ingegnere che ha la fortuna di avere a bordo il figlio Nanno da sempre tifoso della Juventus, di Kimo, nostromo egiziano che ama le dorme, El Sayel, giovane mozzo che non ha mai navigato, Mohammed, responsabile di sala macchine che non ha il coraggio di raccontare la sua storia alla famiglia, Luis Ricardo, il capitano, l'unico cristiano in un gruppo di islamici. Avvi, apassionato per la musica e Saad, ima faccia scolpita nel marmo! La loro frase più usata? (dhope». , .i/m Un momento del film

Persone citate: Andrea Bevilacqua, Andrea Segre, Cressati, Francesco Cressati, Luis Ricardo, Segre

Luoghi citati: El Sayel, Nanno, Venezia