Tre centimetri di tn tra El Guerrouj e il mito

Tre centimetri di tn tra El Guerrouj e il mito GLI 800 ALL'ALGERINO SAID GUERNI, AZZURRE KO NELLA MARATONA Tre centimetri di tn tra El Guerrouj e il mito Il marocchino deve rinviare ad Atene il tentativo di emulare Nurmi vincendo dopo i 1500 anche i cinquemila. A negargli la storica impresa è stato il più giovane del gruppo, il keniano Kipchoge Giorgio Barberis Inviato a PARIGI Quattro centesimi sono tantissimi in una gara di velocità ma quando separano il primo dal secondo dopo cinquemila metri significano tre centimetri, forse meno. E per questi quattro centesimi Hicham El Guerrouj deve rinviare ad Atene il suo tentativo di emulare Paavo Nurmi, vincendo dopo i «suoi» 1500 anche i cinquemila. A negargh la mitica impresa è il più giovane del gruppo, il keniano Eliud Kipchoge, 19 anni il prossimo 5 novembre (ammesso che i suoi dati siano reali e non approssimativi visto che chi frequenta i campi di allenamento keniani sostiene abbia un figho di 5 anni), il quale vanifica la magnifica prova del marocchino, in una gara che ha rispettato le attese risultando la più bella dell'intero Mondiale. Dei tre ipotetici protagonisti della vigilia, il solo Chebii è stato anonimo e alla fine relegato a una posizione di rincalzo (50, lontano dai primi)', mentre Bekele ed El Guerrouj hanno fatto a fondo la loro parte. L'etiope si è generosamente buttato avanti, cercando con un passo da record del mondo (2'31"94 ai 1000 metri, 5,07"27 ai 2000, 7'45"54 ai 3000) di stroncare i rivali, ma il gruppo alle sue spalle si è assotighato solo in parte. Dopo il 30 km, quando proprio Kipchoge lo ha momentaneamente rilevato in testa, nella scia erano ancora in otto. Il 4" km è stato il più lento, ormai tutti studiavano tutti: a 900 metri dall'arrivo l'azione di El Guerrouj, decisa e sfiancante, una progressione che sgranava il gruppetto e faceva selezione. A 200 metri il marocchino pareva averla vinta, ma rinveniva Kipchoge per un esaltante spalla a spalla, con Bekele poco dietro. Il tuffo disperato di El Guerrouj sul traguardo non bastava: 1" Kipchoge, 2" El Guerrouj, 3" Bekele. Tutti nello spazio di 33 centesimi con il km conclusivo percorso in 2'24"33 e l'ultimo giro in 53"52, per un riscontro cronometrico complessivo vicinissimo ai vertici mondiali stagionali. Giornata trionfale dunque per il Kenya, a digiuno di ori, e ieri due volte sul gradino più alto perchè oltre a Kipchoge anche Catherine Ndere- ba, ex primatista del mondo, ha vinto la maratona con la scorta di tre giapponesi, così vincitrici della Coppa del Mondo, mentre le azzurre affogavano lontanissime, anche dai loro tempi abituali. Per fortuna molto megho si è comportato Andrea Longo, cuore da leone, negli 800, altra gara di buon livello, nella quale l'EiIgerino Said Guemi - enfant du pays, visto che vive ad Auberville, periferia di Parigi - ha avuto la capacità di prendere la testa al momento giusto e poi resistere al finale del russo Borzakovskiy, la cui prima parte di gara è stata ancora ima volta troppo controllata, costringendolo a una lunga risalita del gruppo, dall'ottavo posto. Longo è stato sempre lì, pronto a giocarsi le sue carte: con qualche gara in più nelle gambe, si sarebbe inserito nel duello per le medaglie. Ma quel che importa, dopo due anni di sosta forzata, è ritrovarlo competitivo, determinato come non mai: unp su cui l'atletica' italiana può contare pensando ad Atene 2004. Hestrie Cloete, confermando il titolo di due anni fa ad Edmonton, ha completato il trionfo sudafricano nel salto in alto: Jacques Freitag aveva vinto fra gli uomini, lei lo ha fatto con un 2,06 che ripete il suo miglior risultato stagionale. Il record di Stefka Kostadmova (2,09), ottenuto quando i controlli antidoping erano meno efficaci, non è più cosi lontano e questa venticinquenne di Coligny, quasi al confine con la Botswana, sembra avere nelle gambe le qualità. per attaccarlo. E dire che ha scelto l'alto perchè 400 e 800, le gare con cui ha iniziato a fare atletica, richiedevano allenamenti troppo faticosi. ((A mfi - dice Hestrie - piacciono più i record delle vittorie, anche se questa ha un significato particolare. La dedico a mia sorella morta tre mesi fa in un incidente d'auto». Il medagliere: sono 42 le nazioni presenti. Un record con gli Stati Uniti, numericamente in testa (20 complessive), che verranno però scavalcati dslla Russia (ora a 19)ise verranno tolte le due vinte da Kehi White. Spettacolo nella finale dei 5000 m: il keniano Elliud Kipchoge, a sinistra, precede di 4 centesimi il marocchino Hicham El Guerrouj