E ora arrivano Aznary Raffarin e Erdogan

E ora arrivano Aznary Raffarin e Erdogan E ora arrivano Aznary Raffarin e Erdogan In settimana il premier incontrerà altri capi di governo, il 22 interverrà all'Onu ROMA Le vacanze, ora, sono solo un ricordo anche per il capo del governo Silvio Berlusconi, impegnato in una girandola di incontri con i leader di altri Paesi o di organismi internazionali. Per mettere a punto l'agenda, il premier oggi riceverà a Portorotondo il ministro degli Esteri Franco Frattini: si parlerà dei temi legati alla presidenza di turno dell'Unione Europea. A villa La Certosa sono attesi poi il primo ministro spagnòlo José Maria Aznar, (5 settembre) e quello francese, Jean Pierre Raffarin, (6 settembre). «Il 5 settembre avrò a pranzo il premier Aznar e a cena Raffarin. Anzi, ho appena saputo che Aznar si fermerà a céna con noi, così saremo in tre», ha scherzato Berlu¬ sconi. Poi toccherà alla Turchia (domenica 7 settembre), con la visita del premier Recep Tayyp Erdogan. Il presidente del Consiglio il 22 settembre sarà quindi a New York per partecipare all'assemblea generale dell'Onu. Infine a ottobre dovrà presiedere l'apertura della conferenza intergovernativa di Roma, per il varo della Costituzione deU'Ue. Di particolare rilievo politico l'incontro con il premier turco Tayyip Erdogan, che sarà da oggi al 3 settembre in Germania dal cancelhere Gerhard Schroeder. Da Berlino si trasferirà direttamente in Italia, dove dal 5 al 7 settembre a Cemobbio parteciperà all'annuale Forum economico intemazionale dello Studio Ambrosetti in quali¬ tà di relatore sui rapporti della Turchia con le istituzioni europee. Secondo il protocollo dei due Paesi, per il colloquio con il capo del governo italiano sarà fissata ima cena ufficiale. L'Italia, presidente di turno dell' Unione europea, vede con favore l'ingresso della Turchia nella Uè e anche il premier Erdogan ha più volte dichiarato di considerare l'attuale semestre europeo un'opportunità favorevole per accelerare l'inizio del negoziato di adesione, in agenda all'inizio del 2005 se l'Ue avrà giudicato positivamente, a fine 2004, i progressi compiuti dalla Turchia nell'adeguarsi ai criteri pohtici di Copenaghen, condizione essenziale per l'avvio del negoziato. Un rapporto intermedio annua¬ le sarà formulato dalla Commissio-. ne Uè in ottobre, dopo l'approvazione a luglio da parte del Parlamento turco del settimo pacchetto di riforme legislative pro-Europa che adegua le garanzie dei diritti umani e delle libertà fondamentali agh standard europei. Berlusconi ed Erdogan, al governo dal novembre scorso, hanno spesso avuto posizioni comuni e il presidente del Consiglio si è più volte espresso a favore dell'adesione della Turchia all'Ue. Gioca a favore anche il rapporto di stima personale tra i due. Si può dire che il premier turco sia entrato nell'agenda dei governanti stranieri amici di Berlusconi, che ad agosto aveva interrotto le vacanze per fare da testimone alle nozze del figlio di Erdogan a Istanbul, [p. e]