Una magica Lazio incanta, soffre e travolge il Lecce

Una magica Lazio incanta, soffre e travolge il Lecce SPETTACOLO ALL'OLIMPICO: TANTE EMOZIONI E GOLA RAFFICA Una magica Lazio incanta, soffre e travolge il Lecce I biancocelesti fantastici nel primo tempo, rallentano nella ripresa La squadra di Rossi non ha scampo e s'inchina alla banda Mancini Piero Serantoni ROMA Lazio fantastica per un tempo, spesso balbettante nella ripresa. Ma non c'è stata partita. I tre gol di vantaggio e la pochezza del Lecce davanti a Peruzzi limitano il batticuore di Mancini nella ripresa anche se ."li uomini di Delio Rossi dimostrano polmoni d'amianto sotto il sole dell'Olimpico. Finisce 4-1 con due conferme per la società di Formello: biancocelesti irresistibili palla al piede e finché il fiato regge, difesa che perde spesso la tramontana se non c'è Stam in campo. Ma a Genova, sabato 13, l'olandese sarà in campo contro la Samp. Per il Lecce la salvezza si annuncia come una montagna dura da scalare ed il povero Amelia ha davanti un futuro di sofferenze. I quattro gol di ieri avranno molti compagni, quella difesa a tre più lenta del peggior Mihajlovic e spesso abbandonata da un centrocampo scarso di qualità è quanto di peggio si possa augurare un portiere. Delio Rossi può consolarsi con un ragazzino di 20 anni, Alex Conan, nato in Costa d'Avorio. Nei primi venti minuti del secondo tempo ha segnato un gol e fatto impazzire Favalli. Poi è scomparso. Chevanton ha fatto imbestialire i suoi tifosi. E' impren- dibile quanto è cieco davanti a Peruzzi. Capitolo a parte per Albertini: lo «scarto» del Milan è il perno dello spettacolo biancoceleste costruito sapientemente da Mancini. Davanti al centrocampista si inchina anche il bizzoso Stankovic, un tipo che ce la mette tutta, ma che è anche pronto a prendersela con i compagni, e lo sa bene Cesar rimproverato a più riprese. Perfetto davanti alla difesa, l'exrossonerodimostra di aver conquistato il cuore dei compagni. Quando il suo sinistro regala il primo gol, quello che mette in ginocchio il Lecce, per lui è festa grande. All'appello del grande abbraccio manca forse Peruzzi, ma per questioni dì lontananza. Merita la Nazionale questo Albertini. Con lui tutta la Lazio gira alla grande, dopo il primo gol biancoceleste solo quel pasticcetto Favalli-Peruzzi con Vucinic vicino al gol è il neo di una quarantina di minuti impeccabili. Corradi e Fiore lo cancellano con due grandi reti. Poi, al 42', comincia l'inutile show di Chevanton. Qui supera il portierone laziale, ma Couto salva. L'avvio della ripresa è tutto dedicato a Konan. Subito in gol il ragazzo di Rossi e bis mancato di un soffio dopo pochi minuti. La Lazio boccheggia, il serbatoio di Albertini è vuoto, difesa che va spesso a farfalle. Al 12' Tonetto, solo davanti a Peruzzi, mulina a vuoto il gambone. Altri tre minuti e Konan mette in fila tutta la difesa laziale. Chevanton gli ruba palla e tira a lato. Ancora l'uruguaiano, al 23', salta il trio degli sfiatati (Couto-Miahjlovic-Favalli) e mette sul fondo. La Curva Nord canta rabbiosa, vuole ancora spettacolo. La accontenta, con un pizzico di fortuna Oddo. E quattro. Non contano il palo di Ledesna, con Peruzzi tramortito, e il salvataggio di Oddo sul quasi gol di Tonetto. Le reti. Stankovic apre su Lopez, cross che trova Albertini pronto alla veronica per liberarsi e poi al sinistro vincente. Al 25' Stankovic entra in area di forza e tira, Amelia non può trattenere e Corradi è implacabile nel ribattere in rete. Al 36' sulla palla che esce dall'area leccese piomba Fiore: gran tiro e la Lazio si porta a quota tre. Al 5' della ripresa Konan si infila tra Mihajlovic e Favalli e segna di testa. AI 39' fuga di Oddo e tiro leggermente deviato da Silvestri. Amelia può solo guardare. Dopo la partita biancocelesti in fuga, con Mancini a guidare lo sprint: tutti in vacanza fino a domani pomeriggio. Ma l'allenatore del momento promette tanto lavoro in questa sosta regalata dalla Nazionale. La Lazio ne ha bisogno, un po' di fiato in più e lo scudetto non sarà solo una questione del Nord. (4-4-2) ^B Peruzzi 6,5; Oddo 6,5, Couto 6, Mihajlovic 6, Favaili 6; Fiore 6,5, Albertlnl 7,5 (21' st Dabo sv), Stankovic 7,5, Cesar 6,5 (14' st Conceicao 6); Lopez 6, Corradi 6,5 (40'stS.Inzaghisv). AH.: Mancini 7. (3-5-2) Amelia 5,5; Silvestri 5, Stovini 5, Abruzzese 5; Siviglia 5 (21' st Cassetti sv), Giacomazzi 5,5, Tonetto 6,5, Ledesma 6, Rullo 5,5; Chevanton 6,5, Vucinic 5 (l'stKonan6,5). AH. Rossi 5. Arbitro: Berlini 6,5. Reti: pt 21' Albertini, 25' Corradi, 36' Fiore. St 5' Konan, 39' Oddo. Ammoniti: Mihajlovic, Giacomazzi. Spettatori: paganti 8326, incasso 155.116,00 e, abbonati 39.434, quota 497.963,66. Demetrio Albertini (nella foto mentre abbraccia Giuseppe Favalli) è il nuovo condottiero della Lazio di Mancini