la corsa scudetto riparte dai soliti bomber di Roberto Beccantini

la corsa scudetto riparte dai soliti bomber LA PRIMA DI CAMPIONATO NON REGALA SORPRESE: VINCONO TUTTE LE GRANDI MA I NERAZZURRI A SAN SIRO FATICANO PIÙ' DEL PREVISTO la corsa scudetto riparte dai soliti bomber Del Piero elrezeguet nella Juve, Vieri nell'Inter, Montella nella Roma Roberto Beccantini IN attesa del Milan, la «Superlega» onora il pronostico: Juventus e Lazio a mani basse, Inter e Roma sbuffando (ma la Roma giocava a Udine senza Totti e Chivu). La scorsa stagione, il battesimo era stato fatale proprio alle squadre della capitale, Mancini sconfìtto in casa dal Chievo, Capello beffato a Bologna. È presto per azzardare verdetti, resta la sensazione di un coinvolgimento più profondo e capihare. Lotta a cinque, dunque: gh indizi erano questi, e questi rimangono. Juve, 5-1 all'Empoli; Lazio, 4-1 al Lecce. Nulla da dire, molto da spiegare. Juve, gran secondo tempo, Lazio gran primo tempo. I campioni pagano l'arroganza di un modulo, il 4-2-3-1, che non hanno ancora nelle corde. Miccoli non sta bene e, defilato a destra, è come se non ci fosse. La difesa, alta e trascurata, patisce la fionda di Grolla e i sassi di Rocchi e Di Natale. Naturalmente, ci pensa Buffon. L'ingresso di Camoranesi ristabilisce l'equilibrio tattico: e l'equilibrio consente al talento di decollare. Doppiette di Del Piero e Trezeguet (in ripresa), rigore di Di Vaio, gol-bandiera di Di Natale. Sono ormai quattro campionati che Del Piero va a segno alla «prima». Caso Davids: nessuno ha il suo cambio di marcia, sarà anche indietro di condizione, ma uno come l'olandese fa sempre comodo. Altro che ripiego, Albertini. Gol a parte (e che gol), ha già preso in pugno la Lazio. Per metà gara, non c'è partita. Il Lecce non esiste per il semphce fatto che esistono soltanto gh avversari. Sul piano tecnico, sono poche le orchestre in grado di competere con le sinfonie di Mancini. Il successo del giorno, però, lo firma la Roma. A Udine, in un anno, non era passata che la Juve. Trefoloni dirige al di sopra di ogni sospetto. Spalletti non ha più Muzzi, e sotto porta si sente. Il 2-1 che Delvecchio, Kroldrup e Montella spediscono in archivio è la sintesi, guerriera, di uno splendido ping-pong. I giallorossi alternano croniche amnesie a sprazzi di classe assoluta: per esempio, l'azione di Cassano e il colpo di tacco di Montella in occasione del raddoppio. Cassano: è lui lo snodo. Capello comincia a raccoghere i frutti di un martellante lavoro ai fianchi: così, almeno, è sembrato. In assenza di Totti, il pibe di Bari ha giocato come sempre dovrebbe. con la testa e con il cuore, senza abbandonarsi alle isteriche pantomime che ne hanno sin qui sporcato la gamma delle risorse. L'Inter, in compenso, continua a coltivare la sofferenza. Ancora e sempre, i minuti dei gol - 86' Vieri, 94' Materazzi - ne consolidano l'immagine di etema Penelope, «prigioniera» di un Ulisse confuso tra i titoh di coda. Il Modena si arrende dopo non aver mai impegnato Toldo. I restauri di Cuper denunciano ritardi fisiologici. Capitan Zanetti e i suoi menestrelli portano palla, a centrocampo manca sempre un radar, specialmente se l'altro Zanetti ha le gomme sgonfie ed Emre non ne azzecca una; e sulle ah, poi, megho Van der Meyde a destra e ICily Gonzalez a sinistra che non Luciano-Van der Meyde, come in avvio. Dai tifosi, qualche legittimo fischio alla squadra, e tanti applausi a Materazzi, legittimi anche questi, entrata su Taldo esclusa. Gira e rigira, siamo sempre al punto di partenza: tutto, o quasi, dipende da Vieri e dalla sua mira. Martins, acerbo e troppo smanioso, non ha confermato i bagheri deUe amichevoli. In tutto, sono trenta i gol che il luna park del campionato ha «sparato» contro gh scandah e i veleni del calcio in giacca e cravatta. Divertimento assicurato e cannonieri già caldi: Del Piero, Trezeguet, Vieri, Corradi, Delvecchio, Montella, Adriano. E questa sera, Ancona-Milan. Galliani è stato chiaro: sarà la provincia a orientare i nostri destmi. Il calendario gh offre subito una maliziosa verifica. Il Milan deve imparare a volare basso, chi l'avrebbe mai detto? Partenza a valanga per le squadre di Lippi e Mancini L'Olimpico applaude un Albertini rigenerato Capello trova un Cassano super Cuper non ha risolto i vecchi problemi e si salva nel finale Alex Del Piero si è ripresentato con una doppietta che ha subito steso l'Empoli Per Bobo Vieri un gol con strip-tease nel faticoso successo dell'Inter sul Modena E' tornato l'aeroplanino: Montella decisivo nel successo della Roma sull'Udinese