Genitori a scuola con lo stipendio di Maurizio Molinari

Genitori a scuola con lo stipendio IL LAVORO SARA' PAGATO FINO A 39 MILA DOLLARI ALL'ANNO Genitori a scuola con lo stipendio New York: per i rapporti tra famiglie e insegnanti Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Entrando a scuola all'inìzio del nuovo anno di lezioni gli studenti di New York si troveranno di fronte un nuovo volto, quello del «parent coordinator», il coordinatore dei genitori. Il Comune guidato da Michael Bloomberg ha infatti deciso di assumere 1200 papà e mamme con il fine di «migliorare le relazioni fra insegnanti e genitori» dentro gli istituti scolastici. In diecimila hanno presentato richiesta per ottenere un lavoro che frutterà fra i 30 mila ed i 39 mila dollari l'anno e che rientra nel tentativo del Comune di riformare il più grande sistema scolastico degh interi Stati Uniti. Per Bloomberg in crisi di popolarità è il tentativo di riconquistare i favori del pubblico migliorando l'ambiente dentro le scuole pubbliche, al centro di annose polemiche per le carenze dei programmi, degh insegnanti e anche, in alcuni istituti, della situazione dell'igiene. Per diventare un «coordinatore di genitori» bisogna avere ima laurea e due anni di volontariato alle spalle oppure un diploma di scuola superiore e sei hanno di esperienza nel volontariato: ad essere preferiti nella scelta finale saranno comunque genitori che hanno figli nelle scuole pubbliche o che li hanno avuti in periodò recente,' perché considerati più sensibili ed a conoscenza dei problemi da risolvere. A ideare l'iniziativa è stato Joel Klein, che con la qualifica dì Cancelliere affianca il sindaco nell'amministrazione della città, afflitta come il resto del Paese da una crisi economica legata al sensibile aumento della disoccupazione. «Il mio lavoro è creare nuove opportunità - ha dichiarato in coincidenza con l'imminente inizio dell'esperimento l'8 settembre - ed è per questo che abbiamo assunto i genitori». Resta da vedere quale sarà l'esito di quella che il New York Times ha definito «una grande scommessa». I nuovi coordinatori devono per contratto lavorare 35 ore a settimana per dodici mesi l'anno e quindi saranno una presenza costante nella vita della scuola. Il loro debutto è stato già segnato dalle polemiche: i genitori degh studenti hanno sollevato dubbi sulla figura di un personaggio-ponte fra loro, gli insegnanti ed il preside, esprimendo il timore che i rapporti diventino più difficili anziché semplificarsi. «Il nostro timore è che d'ora in poi ci sarà una barriera, e non un ponte, fra scuola e genitori» ha dichiarato Jill Chaifetz, direttore di «Avvocati per i bambini». «Questi coordinatori anziché forni¬ re più informazioni in realtà potranno tenersele per loro a danno delle famiglie» aggiunge Silka Martinez di «Madri in movimento», un gruppo di volontarie del Bronx, secondo cui «forse sarà anche una «buona idea ma solo il tempo potrà dire se funzionerà o meno». In alcune scuole di Manhattan i genitori hanno rivendicato il diritto di «continuare a discutere direttamente con il preside» di come vanno a scuola i loro figli, in altre di Staten Island hanno proposto di destinare i fondi pubblici a «scopi mighori» come costruire altre classi o investire in attività extra-curriculari, in altre ancora a Brooklyn la lamentela ha riguardato il ruolo di un «intruso» che d'ora in poi avrà accesso ad ogni angolo della scuola e ad ogni alunno. Il «coordinatore dei genitori» comunque dall'8 settembre sarà a scuola e attorno alla novità si sono innescate tutta una serie di iniziative, a cominciare dall'offerta di «corsi di aggiornamento e preparazione» da parte di organizzazioni non governative ed associazioni di volontari. Fra i nuovi assunti l'atmosfera é nel segno dell'ottimismo e dell'innovazione: c'è chi ha annunciato nuovi addobbi floreali e chi ha promesso che si occuperà di reclutare insegnanti bilingue nelle scuole con molti immigrati, chi assicura che farà trovare ogni sorta di leccornie a genitori ed alunni e chi si é impegnato ad imparare a memoria nomi e fotografie di centinaia di studenti «per poterli riconoscere sempre». A scuola gli studenti di New York si troveranno di fronte un nuovo volto, quello del coordinatore dei genitori

Persone citate: Bloomberg, Jill Chaifetz, Joel Klein, Martinez, Michael Bloomberg

Luoghi citati: Manhattan, New York, Stati Uniti