Baldini prenota Atene: bronzo nella maratona

Baldini prenota Atene: bronzo nella maratona Al MONDIALI DI ATLETICA, TERZA MEDAGLIA PER L'itALIA DOPO GIBIUSCO NELL'ASTA E LA MARTINEZ NELTRIPLO Baldini prenota Atene: bronzo nella maratona Doping nei 100: tolto l'oro all'americana White, positiva a uno stimolante Giorgio Barberìs inviato a PARIGI La regina dello sprint - l'americana Kolli White - risulta positiva all'esame antidoping e perde la sua corona. La notizia scuote i Mondiali proprio nel giorno in cui lo spagnolo Julio Rey, che nel suo passato ha due anni di squalifica per uso di sostante proibite, finisce secondo nella maratona maschile, alle spalle del marocchino Ghabir e davanti all'azzurro Stefano Baldini, che ripetendo il risultato di Edmonton recala così allltalia la terza medaglia, dopo l'oro di Gibilisco e l'altro bronzo della Martinez. Un risultato che conferma l'allievo di Gigliotti tra i grandi specialisti della maratona ed è buon viatico per i Giochi di Atene. Il doping della White è emerso dall'esame effettuato nel laboratorio parigino di Chatenay-Malabry: nelle sue mine, prelevate dòpo la finale dei 100, è risultata la presenza di modafmil, imo stimolante del sistema nervoso centrale. Una sostanza che non compare nell'elenco di quelle proibite, ma viene considerata dalla laaf, che fa riferimento alla normativa del Ciò, come una «sostanza apparentata» e dunque oggetto di sanzione. L'atleta statunitense, subito interrogata dai responsabili della federazione internazionale, ha spiegato di aver assunto il modafmil dietro prescrizione medica in quanto afflitta da una malattia ereditaria, la narcolessia: la giustificazione, però, non può essere ritenuta valida in quanto la White avrebbe dovuto denunciare in anticipo il suo stato di salute e le medicine che le venivano prescritte per curarsi. «Quello che dobbiamo appurare a questo punto - spiega Ame Ljungqvist, vicepresidente senior della federazione mondiale dell'atletica - è la struttura chimica del modafinil per capire se appartiene alla famiglia delle anfetamine o a quella delle efedrine. Di certo si tratta di uno stimolante e come tale è vietato». Le conseguenze sono chiare: nel caso peggiore, e cioè se si tratta di un'anfetamina, la White verrà squalificata dai Mondiali e sospesa per due anni. Se invece il modafinil appartiene alle efedrine, all'atleta verrà tolta la medaglia dei 100 e comminata un'ammonizione. Resta da vedere, nel caso di sostanza leggera, ossia efedrina, quale sarà l'esito dell'antidoping fatto dopo la gara dei 200: una nuova positività porterebbe a sanzione analoga a quella della gara più breve. «La laaf - precisa ancora Ljungqvist - farà tutti gli accertamenti di sua competenza e quindi girerà la pratica alla federazione statunitense che dovrà rendere esecutivo l'eventuale provvedimento disciplinare. L'atleta potrà poi eventualmente ricorrere al Tribunale Arbitrale dello sport». Insomma tempi lunghi, perché ovviamente la White cercherà di far valere le proprie ragioni, ammesso che ne abbia: finora la difesa è apparsa alquanto fragile. Oltretutto il precedente di Butch Reynolds, che ricorse alla giustizia ordinaria americana fino alla Corte Suprema chiedendo alla laaf un risarcimento miliardario per la squalifica che gli era stata inflitta, non è favorevole alla ventiseienne californiana, anche se i presupposti potrebbero essere differenti: alla fine venne infatti riconosciuta la sovranità della laaf nell'ambito dei provvedimenti di giustizia e legalità sportiva. La classifica dei 100, che Kelli White aveva vinto in 10"85, verrà dunque riscritta con l'oro all'altra americana Torri Edwards, l'argento all'ucraina Zhanna Block e il bronzo alla bahamense diandra Stumip, che era stata la grande esclusa dal podio. Per quanto riguarda i 200, per ora vale la pena ricordare che alle spalle della White erano finite nell'ordine la russa Kapacinskaya, ancora la Edwards e la francese Hurtis. Intanto la White, che ieri avrebbe dovuto correre l'ultima frazione della 4x100, ha rinunciato a presentarsi in pista con conseguenze amare per il quartetto Usa, battuto d'un soffio dalla Francia. Quanto meno curioso, se non preoccupante, è infine il fatto che Kelli White già nel 2002 aveva avuto problemi con l'antidoping francese: nel meeting parigino della Golden League era risultata positiva ai corticoidi, sostanza che tuttavia non viene considerata proibita dal Ciò e dalla laaf ma solo dalla legge francese. Per questo, il 20 gennaio di quest'anno, le era stata inflitta ima squalifica di sei mesi, relativa però soltanto alle gare in teira francese. L'arrivo di Stefano Baldini, terzo nella maratona iridata vinta dal marocchino Jaouad Gharib davanti allo spagnolo Julio Rey

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