Affonda sub nucleare Nove morti in Russia
Affonda sub nucleare Nove morti in Russia Affonda sub nucleare Nove morti in Russia Il naufragio nel Mare di Barents, mentre l'unità veniva trasportata in porto per il disarmo. Sotto accusa per le gravi negligenze i vertici della Flotta del Nord. Sos per il rischio di contaminazione MOSCA Tre anni dopo la tragedia del Kursk il mese di agosto porta un altro smacco per la vetusta e travagliata flotta russa. Un sottomarino nucleare in disarmo è affondato ieri mattina nel Mare di Barents mentre veniva rimorcbiato da quattro chiatte a un deposito nel porto di Polyamij, nella penisola di Kola, dove i suoi due reattori dovevano essere smantellati. Poco prima di arrivarci, tre r iglia al largo dell'isola di Kildin, i pontoni a cui era legato hanno ceduto sotto la violenza del mare in tempesta. Solo uno dei dieci marinai dell'equipaggio - per fortuna ridotto al minimo, l'unità occupava, a pieno regime 104 persone - è stato tratto in salvo. I soccorritori stanno lavorando al recupero dei corpi, ostacolati dalle condizioni del tempo e dalla temperatura gelida dell'acqua. Il presidente Vladimir Putin, anche stavolta sorpreso dalla notizia durante un'assenza dal Cremlino e anche stavolta intenzionato a non rientrare in patria, ha promesso un'inchiesta a tutto campo, inviando immediatamente il ministro deUa Difesa Serghiei Ivanov a Severomorsk, sede del comando artico russo, dove si trovano riuniti i vertici della Marina militare e deDa Flotta del Nord. E Ivanov avrebbe già stato individuato un primo responsabDe deh'accaduto: D capitano di corvetta Serghiei Zhemchukov, vicecomandante della divisione, che avrebbe ordinato l'operazione di trasporto malgrado le sfavorevoli previsioni meteorologiche, è stato esonerato dal servizio. Il sottomarino, un K-159 varato nel 1963, appartenente alla classe Kit - Balena in russo equivalente aDa classe Novembre secondo i codici Nato - aveva servito neDa Flotta del Nord fino al luglio 1989, quando era stato posto in disarmo. Era poi stato utibzzato saltuariamente soltanto per operazioni di trasporto. Al contrario del Kursk, che era in attività quando un'esplosione lo affondò, e che fece a lungo temere alla comunità internazionale le conseguenze di una gravissima contaminazione nucleare, era disarmato e i suoi reattori nucleari erano spenti. Il portavoce della Flotta del Nord, capitano di vasceDo Igor Dygalo, ha assicurato che il livello di radiazioni nell'area per il moento è neDa norma ma gli esperti norvegesi, che erano intervenuti anche dopo il disastro del Kursk, temono perdite successive, dovute al moto del mare e al'erosione. Anche gli ambientabsti russi hanno denunciato il rischio d'inquinamento nucleare nell'area circostante lo scafo, una zona dove, tra l'altro, è molto intensa l'attività di pesca. Il relitto, che giace su un fondale a 170 metri di profondità, non potrà essere ricuperato prima del prossimo anno, al ritorno della bella stagione. Intanto si accerteranno le cause di un naufragio che comunque appare già imputabile, secondo la procura mibtare, a una colpevole negligenza nel trasporto - la torretta era aperta durante la navigazione - e nell'ancoraggio del K-159 ai pontoni, oltre che all'inefficienza e al ritardo dei soccorsi. In realtà non appare chiaro come mai il trasferimento dell'imbarcazione daDa base di Grenikha sul Mare di Ba- rents sia stato deciso proprio aDa fine della breve estate artica. In un'intervista alla rete televisiva Ntv l'ammiragho in pensione Eduard Baltin, ex comandante della di¬ visione sommergibiD della Flotta del Nord, si è detto «sorpreso» per il metodo usato per rimorchiare il sottomarino. «Avrebbero dovuto saldare le aperture nello sca¬ fo, poi sigiDare il boccaporto superiore e saldare anche queUo», ha osservato, aggiungendo che garantire preventivamente tutte le misure di sicurezza era indispen- sabDe in quanto l'unità era priva di qualsiasi funzionabtà propria. L'ammiraglio ha anche definito «inutUe» la presenza a bordo di dieci marinai. [e. st] In un «cimitero» di sottomarini un'unità della classe November (in primo piano) identica al K-159 affondato ieri nel Mare di Barents
Persone citate: Eduard Baltin, Igor Dygalo, Ivanov, Kola, Serghiei Ivanov, Vladimir Putin
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