ATOMICA I sgreti di Ted Hall, la spia che aiutò l'Urss

ATOMICA I sgreti di Ted Hall, la spia che aiutò l'Urss ATOMICA I sgreti di Ted Hall, la spia che aiutò l'Urss OSCA, 1949. Il fisico a capo del progetto nucleare sovietico, Igor Kurchatov, incontra Stalin al Cremlino, apre una scatola e gli mostra una sfera metallica del diametro di 10 centimetri: è plutonio. «Qui c'è una carica pronta per la bomba» dice a Stalin. «Come posso sapere che si tratta di plutonio e non di un pezzo di ferro che brilla?», domanda Stalin. «La carica è stata rivestita di nickel - risponde Kurchatov - perciò la può toccare senza rischi. Per convincersi che non è un pezzo di ferro, dica a qualcuno di toccare la sfera: è calda, se fosse ferro sarebbe fredda». «Ed è sempre calda?» chiede Stalin. «Sempre», risponde Kurchatov. (L'episodio è riferito da Abraham Pais in «Pbysics Today», agosto 1990). E' con quel materiale che i sovietici costruirono la loro prima bomba atomica, sperimentata solo quattro anni dopo il lancio debe bombe di Hiroshima e Nagasaki (agosto 1945), la prima all'uranio e la seconda al plutonio. Quest'ultima aveva dato filo da torcere ai fisici che a Los Alamos lavoravano al Progetto Manhattan per la costruzione delle due bombe anglo-americane. Il plutonio, infatti, rivelò una tendenza spontanea alla fissione, durante la quale i neutroni emessi innescavano una reazione a catena capace di produrre una enorme quantità di calore, calore che avrebbe potuto disattivare l'ordigno e provocare solo una piccola, esplosione. Ver superare questo problema fu inventato un metodo di detonazione completamente nuovo: quello deb'implosione. Ma sebbene questa soluzione avesse richiesto le energie intellettuab di quasi tutti i cervelli del Progetto Manhattan, non si era sicuri che funzionasse. Perciò la bomba al plutonio fu sottoposta a un test il 16 luglio del 1945. A quel punto, Kurchatov e i russi erano già venuti a sapere del Progetto e dell'implosione. Eppure, nonostante fossero alleati degli anglo-americani nella guerra contro Hitler, i russi non erano stati né coinvolti neba costruzione dell'atomica né informati ufficialmente della sua esistenza, e a Los Alamos i fisici lavoravano nel segreto più assoluto, sorvegliati dal generale Lesile Groves, incarnazione della disciplina marziale; che tuttavia non bastò. Arruolato nel Progetto nella primavera del '44, il fisico americano Theodore (Ted) Hall, 19 anni, era b più giovane scienziato di Los Alamos e faceva parte del gruppo addetto alla verifica del funzionamento dell'implosione. Nell'ottobre del '44, abbozzò su un foglio alcune informazioni sul Progetto e, in particolare sull'implosione, poi d'iniziativa propria contattò i russi. E per i russi non fu l'unica spia di Los Alamos: Klaus Fuchs, un fisico inglese che non sapeva dell'iniziativa di Ted, fornì informazioni suba bomba al plutonio certamente più dettagbate di quelle del collega. Finita la guerra, però, Fuchs fu beccato. Arrestato in Inghbterra nel '50, confessò. Fu condannato ad una pena relativamente mite, 14 anni, ma l'arresto scatenò un "effetto domino" perché Fuchs fece b nome di una spia, che ne tirò in ballo un'altra che accusò altre due persone: gb americani Ethel e Julius Rosenberg. Processati in pieno delirio maccartista e accusati di essere "figure centrab" debo spionaggio atomico a favore dei russi, i coniugi Rosenberg finirono sulla sedia elettrica. La sera dell'esecuzione, Ted Hall e la mogbe Joan, disperati, si trovavano nebe vicinanze della prigione in cui venivano giustiziati. Ted, sebbene non li conoscesse e non avesse mai avuto a che fare con loro, aveva anche pensato che confessando le proprie responsabbità, certamente ben più serie di quebe attribuite ai Rosenberg, forse avrebbe alleggerito la pressione su di loro, ma Joan lo scongiurò: non sarebbe servito ai Rosenberg e avrebbe distrutto loro. Nonostante le richieste di grazia e le proteste che giunsero da ogni dove, e benché avessero due bambini piccob, i Rosenberg furono giustiziati nel '53 e la stampa forcaiola titolò: "Grigbati i Rosenberg". Anche Ted Hall nel 1951 fu interrogato dab'FBI, ma non disse una parola. Lasciò l'America e la fisica nucleare, andò in Inghilterra e divenne un illustre biofisico deb'Università di Cambridge. Per cinquant'anni Ted e Joan mantennero il segreto più assoluto: non accennavano a quei fatti neppure a casa o in macchina per paura dei microfoni nascosti. Ora ad Hol¬ lywood si gira un film suba controversa vicenda scientifica e umana deba più giovane spia di Los Alamos. Nel 1995, la National Security Agency (NSA), l'agenzia americana che cifra e decifra tutte le informazioni di rilievo per la sicurezza nazionale, e che pare sia l'ente che assume più matematici nel mondo, da impiegare come codemaker e codebreaker, ha desecretato "Venona", un'operazione top secret per la decifrazione debe comunicazioni in codice tra i russi e le loro presunte spie americane. Dai documenti di Venona emerge chiaramente che l'FBI sapeva di Ted Hall e sapeva che una delle persone citate nebe comunicazioni, probabilmente identificabile come Ethel Rosenberg, «a causa delle sue condizioni di salute non lavorava»: cioè non spiava per i russi. Forse era stata incastrata per mettere sotto pressione il marito, il quale a sua volta non era affatto una «figura centrale» debo spionaggio atomico. Quanto a Ted Hall, invece, non ci è dato sapere perché non fu incriminato. Probabilmente, in assenza di una confessione o di testimoni, per processarlo il governo americano avrebbe dovuto tirare fuori le intercettazioni di Venona. Ma a quel punto l'operazione sarebbe stata di dominio pubbbco e invece andò avanti come missione top secret fino al 1980. Ciò che è certo, comunque, è che la desecretazione di Venona fu un solbevo per Ted Hab, che nel 1999 morì più tranquillo di come era vissuto. Stabilire quanto tempo i russi abbiano risparmiato nella realizzazione dell'arma totale grazie abe informazioni di Fuchs e di Hall è una questione spinosa, che lasciamo volentieri agb storici della scienza. A mezzo secolo dab'esecuzione dei Rosenberg e con un film su Ted Hab in preparazione, abbiamo rintracciato Joan Hall per domandarle perché Ted decise di passare le informazioni sub' atomica ai russi, visto che in quegli anni non era affatto un convinto comunista come Klaus Fuchs. «Temeva che gli Stati Uniti potessero diventare una potenza molto reazionaria dopo la guerra - ci dice - e, se avessero avuto b monopobo nucleare, avrebbero potuto usare questo potere immenso per dominare il resto del mondo». Poi, ricordando come negli ultimi cinquant'anni lei e Ted avessero guardato ab'Unione Sovietica alternando la speranza abo sconforto, conclude: «Guardando indietro, Ted riteneva che, nonostante la sua imperfetta comprensione di alcuni fatti importanti, la sua decisione si fosse rivelata in ultima anabsi giusta. Nei primi anni del dopoguerra, b rischio che gb Stati Uniti potessero usare la bomba, per esempio contro la Cina o la Corea del Nord, fu molto serio. E' impossibbe dire che cosa sarebbero stati capaci di fare se non fossero stati resi più prudenti dal potere di rappresagba dei sovietici, reso possibile, in una misura difficbe da valutare, dai contributi di Ted e (soprattutto) di Fuchs. Aba fine, dunque, Ted non aveva rimpianti». A HOLLYWOOD SI GIRA UN FILM SU THEODORE HALL, IL PIÙ'GIOVANE FISICO ' DI LOS ALAMOS E LA PIÙ'GIOVANE T^A^ESPIE CHE PASSARONO A STALIN I SEGRETI DELL'ARMA NUCLE. HALL E1 MORTO NEL 1999 DOPO AVER SEMPRE NEGATO E DOPO AVER ASSISTITO IMPASSIBILE ALLAMORTE SULLA SEb\A ELETTRICA DEI CONIUGI ROSENBERG ANCH'ESSI ACCUSATI DI SPIONAGGIO. PARLA JOAN, LA VEDOVA: «VOLEVA RISTABILIRE UN EQUILIBRIO DI FORZE A LIVELLO MONDIALE, TEMEVA CHE GLI USA DIVENTASSERO UNA POTENZA REAZIONARIA...» «Theodore (Ted) Hall, qui in una foto giovanile, . trasmise all'Urss informazioni sulla tecnica che permette di far esplodere la bomba atomica al plutonio. Perché in una massa di plutonio (o di uranio 235) inizi la reazione a catena che ih un milionesimo dì secondo porta alla deflagrazione'occorre una quantità di materiale radioattivo sufficiente (6-8 kg). Questa è la massa critica. Una carica di esplosivo convenzionale innesca, avvicinandole con una implosione, alcune masse sottocritiche prima tenute separate. Sopra: l'esplosione sperimentale di Alamdgordo (16 luglio 1945) e i documenti sullo spionaggio iMm'ii \vv-^*ÌL!^fèìliMM J2ls?*« "~ fri '.- »^ i hmwji; wj amor, rn**«^i. u'•" .^.. «BBS" . ere igralyworieleQciinastesgovuzio