Nel cuore antico della gio\ane Croazia: prcwe di dolce vita dopo la guerra civile

Nel cuore antico della gio\ane Croazia: prcwe di dolce vita dopo la guerra civile LA REPUBBLICA CHE SI AFFACCIA SULL'ADRIATICO GUARDA AVANTI E ASPETTA DI ENTRARE NELL'UNIONE EUROPEA Nel cuore antico della gio\ane Croazia: prcwe di dolce vita dopo la guerra civile REPORTAGE Stefanella Campana Cm ERA ancora Tito la ' prima volta che visitai la Croazia, in utilitaria e tenda. Si andava in Jugoslavia, passaggio obbligato per arrivare via terra in Grecia, Bulgaria, Turchia. La Croazia mi era rimasta scolpita negli occhi per le sue bellezze naturali e artistiche. Ma dopo la terribile guerra civile degli Anni 90 avevo continuato a rimandare un viaggio in quella fascia stretta e bellissima che si affaccia sull'Adriatico, nel timore di vedere ancora le tracce di quei dolori, di quelle ferite frutto di devastanti odi etnici. Poi un invito a tornare a Dubrovnik mi ha riappacificata con le bellezze di quel Paese, anche se non tutte le «ferite» sono mascherate. I molti tetti nuovi di Dubrovnik, parlano di razzi piovuti dall'alto, dal confine bosniaco, e qualche casa qua e là rivela fori di proiettili mal tappati, e tratti di macchia mediterranea ancora bruciacchiata svelano ancora dolori recenti visibili anche in molti volti che si incrociano. E ci si deve abituare alle nuove frontiere che bloccano l'auto, come quando si attraversa un piccolo lembo di Bosnia-Erzegovina. Gli «implacabili» poliziotti stradali dietro a ogni curva c'erano già allora e anche oggi non perdonano se superi i limiti di velocità. D'altronde, la strada lungo la costa è ancora quella di sempre, stretta e tutta curve, ma capace di regalare scenari spettacolari (anche se verso Zara si vedono tratti di autostrada in costruzione). Oggi la giovane repubblica guarda avanti e bussa per entra- re nell'Unione europea, mostrando un certo benessere. Nel cuore di Spalato, di Trogir, di Dubrovnik, splendide città assolutamente da non perdere, tutte e tre giustamente considerate dall'Unesco patrimonio dell'Umanità, localini e ristoranti trendy sono affollati di giovani con una gran voglia di vivere. Il passato recente sembra per loro lontano. Si è voltato pagina. Una sensazione che si prova spesso, come quando si arriva a Dvori, al mulino ristorante Konavoski, nell'entroterra di Dubrovnik, luogo affascinante d'antan tra giochi di ruscelli e cascatelle, dove musicisti in abiti tradizionali cantano e suonano allegre canzoni popolari e dove gusti una saporita cucina punto d'incontro tra quella italiana, ungherese, austriaca e orientale, annaffiata dai vini rossi merlot, cabernet, plavac, postuprizling e dai bianchi mal¬ vasia, pinot moscato e l'acquavite alle erbe - ebbene, si fa fatica a pensare che qualche anno prima era raso al suolo. Chi visita la Croazia scoprirà che è un piccolo paese con un notevole patrimonio di arte e architettura, testimonianza dei profondi intrecci con la cultura antica dell'area mediterranea e con la repubblica marinara di Venezia. Ci si rende presto conto che ci vorrebbe molto più tempo di una settimana a disposizione, come nel mio caso. Il tempo utile però per rivedere alcuni gioielli come Spalato, Trogir e Dubrovnik, mettendo in conto altre visite, tanto più che i collegamenti con l'Italia, soprattutto via mare, sono eccellenti (al ritorno, per risparmiare tempo e fatica, imbarchiamo l'auto a Dubrovnik su un traghetto della Jadrolinija: niente ricercatezze, ma in compenso costi bassi e ottima vista sulle splendide isole durante il tragitto e arrivo a Fiume riposata dopo 17 ore). Spalato è la prima vera tappa che ci consentiamo dopo una partenza mattiniera da Torino. Le luci della sera rendono particolarmente suggestiva la visita del centro storico con il mausoleo ottagonale dell'imperatore Diocleziano, attorno al quale si sono aggiunte arcate romaniche e gotiche, case e palazzi rinascimentali e barocchi degli ultimi secoli. Le modifiche successive hanno trasformato il mausoleo in una cattedrale a cui si è aggiunto un campanile in stile romanico. Gli appartamenti privati dell'imperatore sono andati distrutti durante la II Guerra mondiale, mentre le cantine sotterranee, ben conservate, ospitano oggi esposizioni artistiche. Un corridoio conduce dai sotterranei al peristilio, un grande cortile con colonnato al centro della cittadella che oggi è la splendida cornice di rappresentazioni teatrali. Fuori del centro antico si trova il Museo archeologico che ospita numerosi reperti preistorici e medievali, tra cui il sarcofago di Fedra e Ippolito, della tarda antichità. Non lontano da Spala- to, raggiungiamo Salona, antica cittadina romana che diede i natali all'imperatore Diocleziano, oggi un sito archeologico di grande interesse. Prima di riprendere la strada verso Sud, Trogir è una sosta obbligata, il tempo anche per uno spuntino con un ottimo pesce fresco cotto alla brace. E' rilassante passeggiare in questa deliziosa cittadina sorta su un'isola e collegata alla terraferma e alle altre isole Ciovo da ponti, come una Venezia in miniatura. Furono i Greci a fondare la città e anche i Romani lasciarono il loro segno, ma la sua forma attuale risale al periodo romanico visibile nelle case e nell'imponente cattedrale con il bel portale. Accanto, il battistero gotico rinascimentale e la cappella rinascimentale con le sue 150 figure e teste, in maggioranza di bambini, scolpiti in pietra. Nella parte opposta della piazza spicca il palazzo municipale usato come corte di giustizia nel Medio Evo. Questo, insieme agli altri monumenti, come il palazzo Cipiko, fanno di Trogir un centro importante del primo Rinascimento. Un ponte sospeso di recente costruzione annuncia la vicinanza di Dubrovnik. La capitale dello Stato libero croato dal 14" al 19" secolo, che con la sua flotta mercantile e la sua diplomazia fu l'unica degna rivale di Venezia sull'Adriatico (ma furono anche accomunate da uno strano destino: Napoleone le abolì entrambe, la repubblica veneziana nel 1792, quella di Dubrovnik nel 1806), vista dall'alto della strada costiera incanta come fosse la prima volta con le sue mura e torri ben conservate, la sua posizione unica, su una penisola ai piedi di una catena di monti calcarei circondata da vegetazione subtropicale. Entriamo nel centro cittadino, protetto da importanti fortificazioni. Iniziamo dalla chiesa del Redentore per una bella passeggiata lungo le mura cittadine; ci fermiamo a Mala Braca, convento francescano, costruito nei secoli XIV e XV, con uno stupendo chiostro decorato con maschere, animali e piante. Percorriamo lo Stradun con i palazzi edificati in seguito al terremoto del 1667 per poi arrivare a Prijeko, una strada parallela piena di locali e ristoranti alla moda. Per chi è patito di shopping, Puca è la via dei negozi, soprattutto gioiellerie, gestite secondo la tradizione da albanesi. L'Ikonski Muzej espone quadri preziosi di artisti bizantini, veneziani e russi di epoche diverse. Ed è un incanto perdersi tra la piazza del mercato e la Piazza della Loggia o soffermarsi in uno degli edifici più belli della città, come il Palazzo del Rettore. Nel cortile interno del Palazzo Sponza (XVI secolo), che un tempo ospitava la dogana, riccamente decorato, ci fermiamo ad ascoltare le note di un'orchestra da camera. E scopriamo l'intensa vita culturale e artistica della città, con il suo Film Festival tra maggio e giugno e il Festival dell'estate che mescola danza, teatro e musica. Numerosi i siti archeologici, come Salona, antica cittadina romana che diede i natali all'imperatore Diocleziano Tra le altre testimonianze del passato, il sarcofago di Fedra e Ippolito All'Ikonski Muzej quadri preziosi di artisti bizantini, veneziani e russi A SPALATO. TROGIR, DUBROVNIK LOCALINI E RISTORANTI TRENDY AFFOLLATI DI GIOVANI, SHOPPING D'ELITE, ECCELLENTE CUCINA, MUSICA, DANZA, TEATRO, CINEMA TRAGHETTI a Traghetti. La Agestea collega Bari e Ortona con Dubrovnik. Sito: Agestea Ad riatic Shipping Company (in italiano): httpVM/ww.agestea.com/azzurra_ita.htm. La Jadrolinija collega Bari e Ancona con Dubrovnik, Rijeka, Split, Korkul, Sari Grad, Zadar. E ancora: la Adriatica, la MiatourselaSNAV. scrucmcimnGttacuaordMnm Nelle immagini qui sopra,, assanti in una via di Spalato e uno scorcio di Dubrovnik. Nelle foto piccole in alto a destra, un panorama di isole dalmate e il villaggio di Vis in Croazia

Persone citate: Adriatico, Greci, Ippolito, Ortona, Puca, Sari Grad, Sito, Sponza, Stefanella Campana