Manca l'acqua, denunciato il sindaco di Gianni Giacomino

Manca l'acqua, denunciato il sindaco IL PRIMO CITTADINO SI DIFENDE: ABBIAMO PORTATO OLTRE MEZZO MILIONE DI LITRI CON LE AUTOBOTTI Manca l'acqua, denunciato il sindaco Da parte dei villeggianti di Monastero di Lanzo Gianni Giacomino MONASTERO DILANZO Piove raramente, le sorgenti si prosciugano, dai rubinetti non scende un filo d'acqua e il sindaco finisce nei guai. Proprio così. A Monastero di Lanzo, nella valle del Tesso, un'ottantina di villeggianti ha presentato un esposto contro il primo cittadino Piero Machetta da tre decenni saldamente alla guida del piccolo comune che conta meno di 500 anime d'inverno e ben 4000 residenti a luglio e agosto. Oggetto della denuncia: mancata erogazione di acqua potabile. Il documento è stato inviato al Servizio Gestione Risorse Idriche della Provincia, all'Ufficio di Igiene e Sanità Pubbhca dell'Asl 6 e anche ai carabinieri di Lanzo «qualora - si legge venga rilevato il reato da parte della pubblica amministrazione di omissione d'atti d'ufficio o di interruzione di pubbhco servizio». «(Bob, io non riesco davvero a capire che colpe posso avere visto che è dal 14 di agosto che tutti i giorni salgono fino qui delle autocisterne della ditta Boggio di Chivasso piene di 23 mila litri di acqua potabile prelevata dall'acquedotto della Comunità Montana Valli di Lanzo, a Monasterolo di Cafasse attacca abbastanza perplesso Machetta che ha cominciato a vedere il futuro meno nero dall'altro giorno quando qualche turista ha lasciato la seconda casa e dalla vasca di località Sistina vengono prelevati "solo" 3,75 litri di acqua al secondo -. Ne abbiamo portati mezzo mihone di litri per una spesa di circa 15 mila euro e per un comune come Monastero mica è poco». I finnatari della denuncia, che sono poi i proprietari di quattro condomini in frazione Bergere, puntano l'indice di accusa contro il sindaco perché durante i giorni più caldi di agosto non avrebbe saputo affrontare o prevedere il problema della carenza di acqua potabile ammettendo chiaramente che la sorgente Pio X, situata a quota 1700 metri e usata tra l'altro anche per il fabbisogno di due alpeggi, non riusciva più a garantire l'approvvigionamento idrico soprattutto in frazione Chiaves. E, particolare ancora più grave, non avrebbe emesso nessuna ordinanza, affisso per le vie del paese alcuna comunicazione per informare la popolazione. Ma a questo punto Machetta si altera e dai faldoni appoggiati sulla sua scrivania sfila un fascicolo. «Ecco, qui mi pare ci sia scritto che ordino a tutta la cittadinanza il divieto di utibzzo dell'acqua per usi diversi da quelli igienico-alimentari - illustra il primo cittadino -. E qui, dove i caratteri sono evidenziati in neretto, avverto chiaramente che chi verrà sorpreso ad irrigare orti e giardini e lavare macchine si beccherà una multa di 50 euro». Prosegue: «Quest'ordinanza è datata 12 agosto ed è ancora affìssa all'Albo Pretorio, sugli appositi spazi comunah ed è stata anche spedita in Prefettura all'ufficio di Protezione Civile della Regione, ai carabinieri e alla forestale, quindi ho la coscienza più che tranquilla perché poi ne sono state messe altre tre». L'allarme potrebbe ricominciare in questo fine settimana quando decine di villeggianti risaliranno a Monastero per trascorrere il weekend all'aria buona. «Spero che siano giudiziosi e non sprechino acqua - termina il sindaco -. Poi mi auguro che piova copiosamente e che le sorgenti raggiungano l'erogazione standard perché la nostra vasca di località Sistina riesce a riempirsi in maniera regolare solo da mezzanotte alle tre quando tutti dormono. Non era mai successo». Un'immagine di Monastero di Lanzo, dove in estate ci sono 4000 abitami

Persone citate: Boggio, Chiaves, Machetta, Piero Machetta, Pio X, Primo Cittadino

Luoghi citati: Cafasse, Chivasso, Lanzo, Monastero Di Lanzo, Monasterolo, Sistina