Si accendono le tv: scatta la serie A la B resta al palo

Si accendono le tv: scatta la serie A la B resta al palo GALLIANI CONVOCA UNA NUOVA ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI PER MERCOLEDÌ': SALTA COSI' ANCHE IL TERZO TURNO DI COPPA ITALIA Si accendono le tv: scatta la serie A la B resta al palo La Lega vota la sfiducia a Carrara, il Tar del Lazio ultima carta dei ribelli Marco Ansaldo inviato a MILANO Il fronte del no ha ammorbidito i toni, non la sostanza. La serie Aha trovato l'accordo televisivo e andrà compatta in campo e in video ma oggi non gioca la B. L'inizio del campionato slitta (forse) al 7 settembre: se si troverà l'accordo si partirà quindi con la seconda giornata del calendario e la prima sarà recuperata in ima data da definire, come accadde l'anno scorso. Tuttavia ci sono segnali di un ulteriore rinvio. Uno di questi è la decisione di inoltrare alla terza sezione del Tar del Lazio la richiesta di un provvedimento sospensivo della delibera del Coni che ha allargato a 24 l'organico della B: i club interessati ritengono che l'atto sia illegittimo costituzionalmente. Se il Tar darà loro ragione, si comincerà tutto daccapo, tra ricorsi, controricorsi e gaucciate. Del resto sono cambiate poche cose perchè i presidenti della B giustifichino una retromarcia istantanea. E' vero che ieri hanno ottenuto il contentino, la vittoriuccia contro chi considerano un nemico e un traditore: l'assemblea ha votato la sfiducia a Franco Carraro, con 26 voti favorevoli e 12 contrari (di Juve, Milan, Inter, Lazio, Bologna, Udinese, Parma, Beggina più le quattro ripescate. Fiorentina, Catania, Genoa e Salernitana). Tuttavia è un atto puramente politico che non porta al siluramento del presidente federale. Carraro non si dimetterà perché il voto della Lega di Milano non è sorretto dalle altre componenti del Consiglio federale, né si muoverà il Coni per commissariare la Federazione. «Non se ne parla nemmeno», ha annunciato Petrucci. Il problema di fondo, cioè il ritomo ad un «format» con 20 squadre, non è stato risolto, probabilmente non si può tornare indietro ed è difficile che il partito delle colombe in seno al gruppo della serie B possa prevalere sui falchi. Si è deciso di aggiornare i lavori a mercoledì, con buona pace della Coppa Italia che sarà boicottata anche nel terzo turno. Galliani, con buon senso, ha trovato la finezza di spostare di una settimana l'avvio del campionato: in questo modo nessuno dei club aventiniani rischia di perdere le partite a tavolino e di incorrere nella penalizzazione di un punto. Si cercherà una mediazione non faci-; le. «Siamo pronti ad ascoltare ogni proposta - ha spiegato l'amministratore delegato del Piacenza, Biccardi -. La formula del "lodo Galliani", cioè tre retrocessioni dalla A e cinque promozioni dalla B, non ci convince. Andrebbe appesantita». Come? Forse aggiungendo una quarta retrocessione dalla A e una sesta promozione dalla B. In questo caso però le «piccole» della serie A si opporrebbero. La verità, comunque la si giri, è che gli interessi sono troppo divergenti. La Federcalcio, e questa Lega che mette insieme la Juventus con l'Albinoleffe, sono coperte ormai corte: se le tiri da una parte, qualcuno se ne lamenta dall'altra. Siamo al tutti contro tutti. Ieri gli ultras di alcuni club hanno inscenato una protesta davanti alla Lega, lanciando uova (peraltro non marce, scadevano il 25 settembre) contro il calcio dominato dalle tv e dal business: le loro ragioni sono persino condivisibili ma quando i tifosi scendono in piazza per una cessione sgradita o un mancato acquisto dovrebbero chiedersi come i loro presidenti potrebbero accontentarli senza i miliardi di sponsor e paytv. La A e la B sono sul punto della scissione non appena si alzano gli interessi; tutti insieme se la prendono con la Federazione e con la legge Melandri che ha messo la Lega di Milano in inferiorità nel governo del calcio perché ha solo fl 17,5 per cento dei voti nel Consiglio federale. La C è stata messa sotto accusa dal presidente del Cagliari, Cellino, perché ha stilato il proprio calendario senza tener conto della diffida che aveva ricevuto. «Se i giudici ci daranno ragione e rispediranno Fiorentina, Genoa, Salernitana e Catania in CI, come é giusto, non potranno dire che non li avevamo avvertiti», ha detto il leader della ribellione pallonara. «Va a finire che quelle quattro giocheranno un campionato tra loro». Sotto ogni pietra c'è un rancore, un litigio. «I calciatori hanno votato per la B a 24 - ha proseguito il presidente del Cagliari -. Bene, noi adesso abbiamo disdetto gli accordi collettivi con i giocatori così vediamo cosa ne pensa Campana». Questo degli accordi collettivi è un altro seme da cui può crescere zizzania. Venivano prorogati da 10 anni, si pensa di contrattarne dei nuovi che indeboliranno sicuramente i calciatori. Se ne doveva discutere a settembre ma la mossa della Lega in questo momento sa di ripicca. Il sindacato dei calciatori ha repheato con pacatezza, non si prevedono scioperi ma bisogna vedere cosa accadrà nei prossimi giorni. Alcuni presidenti sostengono che in mancanza degli accordi collettivi possono cacciare i giocatori in esubero, i quali non potranno più rivolgersi ai collegi arbitrali, che decidono rapidamente, ma alla magistratura ordinaria. In pratica, se Tizio sarà licenziato dal club Caio dovrà percorrere la strada di un normale processo di lavoro, con il rischio di vedersi riconoscere i diritti alcuni anni dopo. Ci manca solo una guerra tra calciatori e presidenti per chiudere il cerchio della litigiosità. Il rinvio della serie cadetta al 7 settembre consentirà di ripensare a promozioni e retrocessioni. Protesta ultra, con lancio di uova, contro il calcio-business Cellino apre un altro fronte: «Abbiamo disdetto gli accordi collettivi con i calciatori» L'Aie di Campana per ora non parla di sciopero Anche un salvagente «per salvare il calcio che affoga»: così gli ultra hanno fatto sentire la loro voce ai presidenti riuniti in Lega SERIE LA SERIE A PARTE COSI' a Giornata Televisione 18,00 RE6G1NA-SAMPD0RIA CalcioSky IDOMANI [lunedi' * A parte Bologna-Parma |in pay-tv) tutte le altre partite sono in pay per view, vale a dire cne anche I possessori di decoder Sky (ed ex Telet e Stream) dovranno pagare per vedere * Le partite su Gioco Calcio saranno visibili sui canali di Calcio Sky, quindi a pagamento serie LA PRIMA GIORNATA DI B RIN WALBINOLEFFE - LIVORNO serie LA PRIMA GIORNATA Di B DEL 7 SETTE ^ASCOLI-GENOA ES AVELLINO. TORINO 0ATALANTA-VENEZIA 0 BARI-TERNANA f/zs^—^ 20,30 ANCONA-MILAN Collina J Gioco Calcio* ^CAGLIARI-ASCOLI i») CATANIA-CAGLIARI ^ LIVORNO-MESSINA 0 COMO-PESCARA 0 NAPOLI-COMO 0 FIORENTINA-ATALANTA 0 GENOA-TREVISO 0 MESSINA-TRIESTINA 0 PIACENZA-VICENZA 0 SALERNITANA-PALERMO 0 PALERMO-PIACENZA 0 PESCARA-FIORENTINA 0 TERNANA-VERONA 0 TORINO:SALERNITANA 0 VENEZIA-CATANIA 0 VERONA-NAPOLI 0 TREVISO-ALBINOLEFFE ÌS TRIESTINA-AVELLINO 0 VICENZA-BARI * Si giocheranno come prima giornata le partite in calendario come seconda giornata. Poi, in data da destinarsi, verrà recuperata la prima giornata effettiva