Brucia il parco Alpi Marittime

Brucia il parco Alpi Marittime Brucia il parco Alpi Marittime Distrutti cento ettari di bosco, case minacciate Luca Ferma CUNEO L'interminabile estate del caldo e della siccità ha preparato il terreno e il vento, arrivato a soffiare anche a 50 chilometri orari, ha reso lo scenario terribilmente a rischio, così un incendio - probabilmente di origine dolosa - divampato nella piccola borgata di Desertetto, sopra Valdieri, in Alta Valle Gesso, tra le non più verdi montagne del Guneese, si è trasformato, in una giornata, in un rogo capace di mangiarsi cento ettari di bosco. Fiamme voraci che ora puntano con la loro furia verso il Parco delle Alpi Marittime una delle aree di tutela faunistica più importanti d'Italia. Le fiamme, provocate dalla mano dell'uomo, magari da qualcuno che cercava una via troppo facile per pulire un bosco, hanno cominciato a correre verso Andonno, Festiona, Monserrato. Sono iniziate così le ore di lavoro per vigili del fuoco, guardie forestali, volontari Aib (Antincendio boschivi) e guardaparco delle ((Alpi Marittime», fino a tarda notte schierati a difesa delle case dopo aver convinto i genitori a portare i bambini di alcune borgate a valle. A dar manforte alle squadre a terra in una zona impervia tra gh 800 e i 1700 metri di quota, sono intervenuti anche un «Canadair» e un elicottero. L'aereo ha eseguito tre lanci dopo aver prelevato acqua dal mar Ligure, ad largo di Imperia, Nel primo pomeriggio, per il forte vento ha, però, dovuto interrompere le missioni. L'aiuto dal cielo è proseguito con l'elicottero costretto dalla siccità ad approvvigionarsi in due vasche, una da 25 mila e l'altra da 6 mila litri, allestite in fretta e furia dai volontari. Spinto dal vento l'incendio ha continuato ad avanzare inesorabile e ad aprire nuovi fronti anche in direzione Borgo San Dahnazzo, mentre il principale, di oltre tre chilometri, si è spostato verso valle, ((Abbiamo chiesto aiuto a Torino - spiega Sergio Pirone, dell'Aib di Borgo San Dalmazzo -, Davanti ad una simile emergenza l'obiettivo principale è proteggere le abitazioni e garantire la viabilità per consentire l'arrivo delle squadre di soccorso. L'incendio si propaga con una velocità impressionante. In pochi istanti alberi di rovere diventano cenere e prati di erba secca vengono divorati dalle fiamme. Di notte con il terreno impervio e senza l'aiuto dell'elicottero è praticamente impossibile affrontare direttamente le fiamme, bisogna lasciare che il fronte avanzi e prepararsi ad aggredirlo in un punto più favorevole e con la luce del giorno». E di fronte al disastro non mancano le polemiche. «Se l'intervento aereo fosse stato maggiore - dice il sindaco di Valdieri Ivan Di Giambattista forse si poteva fermare il rogo».

Persone citate: Ivan Di Giambattista, Luca Ferma, Sergio Pirone

Luoghi citati: Alta Valle Gesso, Imperia, Italia, Monserrato, Torino, Valdieri