Nubifragio in Friuli: due morti, crolli e frane
Nubifragio in Friuli: due morti, crolli e frane DOPO MESI DI SICCITÀ' SONO CADUTI 320 MILLIMETRI DI PIOGGIA IN POCHE ORE Nubifragio in Friuli: due morti, crolli e frane Bloccati valichi e autostrade, paesi allagati, allertati gli ospedali in Austria Michele Meloni UDINE Due persone travolte e uccise rispettivamente dal crollo di un piccolo albergo di montagna eroso dalle pioggie a Malborghetto e dallo smottamento di un canalone di ghiaia a Ugovizza; l'autostrada chiusa al traffico per una frana caduta sulle corsie all'altezza del confine con l'Austria; un intero paese, Dogna - 200 persone - evacuato sempre per l'effetto delle precipitazioni improvvise che si sono abbattute in Friuli-Venezia Giulia, incessanti, dopo i lunghi giorni della siccità. Il Nord-Est é stato sommerso da 320 millimetri di pioggia scesi in poche ore, che hanno interessato soprattutto l'area montana della Gamia. Il bilancio è pesante. Due morti per effetto degli smottamenti del terreno. Una persona é deceduta nella località di villeggiatura in alta montagna Malborghetto Valbruna, a causa di una frana che ha provocato il cedimento di un'ala di un albergo, una piccola struttura denominata «La baita». Nel crollo secondo l'assessore regionale alla Protezione civile, Gianfranco Moretton - non ci sarebbero altre persone ferite. Le comunicazioni con la zona sono molto difficili a causa dell'interruzione dei collegamenti telefonici e delle difficoltà, per gli uomini della Protezione civile, a raggiungere la zona. Malborghetto, con Ugovizza, é stata l'area su cui il maltempo si é accanito con più forza. E proprio a Ugovizza un'altra persona ha perso la vita in seguitò a una frana causata dalle piogge abbondanti. Secondo la prefettura di Udine, la vittima é stata travolta da una frana di ghiaia fango, poco lontano dalla sua abitazione. Nelle stesse ore, a Pietratagliata, a pochi chilometri da Pontebba, sono crollante due piccole costruzioni e un ponticello. Ma gli effetti del maltempo si sono fatti sentire pesantemente anche sulle principali arterie stradali. L'autostrada A23 é stata chiusa per molte ore a causa di una frana, «Forze dell'ordine e Protezione civile stanno lavorando per liberare le corsie e per riaprirla al traffico al più presto» ha detto l'assessore Moretton. Il blocco di pietra e fango ha interessato la carreggiata fra le uscite di Gamia e Ugovizza. L'autostrada A23 PalmanovaTarvisio è stata chiusa su entrambe le carreggiate. Il traffico molto intenso per il rientro dalle vacanze, in particolare verso l'Austria, ha subito fortissi rallentamenti. Le auto che viaggiavano verso il confine hanno dovuto uscire dall'autostrada all'altezza di Gamia mentre quelle provenienti da Nord sono state fatte uscire a Ugovizza, pochi chilometri dopo l'ingresso in Italia, Si sono formate code anche di cinque chilometri. Gli unici percorsi alternativi, a tarda ora, restavano il passo di Monte Cronce camico oppure la strada da lato della Slovenia. Oltre all'autostrada A23, sono state invase da frane e smottamenti anche le strade statali da Pontebba e Dogna per Udine e alcune arterie provinciali. E proprio a Dogna, ieri sera oltre duecento persone sono state evacuate dopo che le acque del fiume Fella, esondato a causa delle piogge torrenziali cadute per tutta la giornata, avevano invaso le strade del piccolo comune della Garnia. In via precauzionale è stato allertato l'ospedale di Villach in Austria, il più vicino alla zona devastata dal maltempo. Molte abitazioni del paese sono rimaste allagate: «Nel municipio - ha confermato l'assessore alla protezione civile Moretton - l'acqua ha raggiunto i quaranta centimetri d'altezza». Stamani Moretton e il presidente della regione, Riccardo Illy, compiranno il primo sopralluogo nelle zone più colpite dal maltempo. udvpb
Persone citate: Fella, Gianfranco Moretton, Michele Meloni, Moretton, Riccardo Illy
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