Cristallini indagati 5 medici di G. Bai.
Cristallini indagati 5 mediciLENTI DIFETTOSE Cristallini indagati 5 medici Primi indagati per l'inchiesta sui cristallini difettosi utilizzati negli interventi per la cura della cataratta. Si tratta di cinque medici di Torino e di altre città finiti nel mirino del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello per non aver tempestivamente denunciato al Ministero della Salute la presenza di lenti intraoculari fallate e il successivo intervento di reimpianto del cristallino. Agli indagati viene contestata la violazione del decreto legge numero 46 del '97, che impone ai medici delle strutture pubbliche e private di segnalare a Roma qualsiasi alterazione o inadeguatezza di dispositivi medici, per evitare che l'eventuale danno arrecato al paziente si possa ripetere in altri casi. L'omissione può comportare l'arresto fino a 6 mesi e l'ammenda fino a un massimo di 5 mila euro. A Torino il provvedimento riguarda la direzione sanitaria dell'ospedale Oftalmico, che nell'agosto nel 1999 non avrebbe comunicato al Ministero della Salute l'intervento di sostituzione del cristallino su un paziente operato in precedenza nella clinica privata Sedes Sapientiae. Il chirurgo che eseguì l'operazione segnalò il giorno stesso la presenza di una lente intraoculare difettosa, ma a quanto pare il direttore sanitario non diede corso alla denuncia del medico. La notizia dell'intervento di sostituzione del cristallino opacizzato arrivò al Ministero soltanto nel marzo del 2000, quando nel frattempo erano già stati eseguiti numerosi altri impianti. Altro filone d'indagine è invece quello che riguarda la qualità dei cristallini impiantati ai pazienti affetti da cataratta. Dalle indagini di Guariniello risulta infatti che le lenti difettose costavano molto meno rispetto ad altre, usate ad esempio proprio all'Oftalmico di Torino. Il prezzo dei cristallini americani che si sono poi rivelati scadenti si aggirava intomo alle 80 mila vecchie lire, contro una media di 180-200 mila lire per le lenti di categoria superiore. Complessivamente la magistratura ha scoperto 150 casi di pazienti costretti a ricorrere all'intervento di sostituzione del cristallino, in maggior parte a Torino: si tratta di persone che sono state operate fra il 1998 e il 2001 negli ospedali pubblici Gradenigo e Maria Vittoria e nella clinica privata Sedes Sapientiae. Negli ultimi giorni sono arrivate a Guariniello anche segnalazioni relative a una trentina di episodi avvenuti in ospedali di altre regioni. Le marche coinvolte nell'inchiesta sono per ora tre: Suncoast, Oftalmed e Bausch SLomb. Gli esperti incaricati dalla Procura dovranno stabilire se la prematura opacizzazione delle lenti sia dovuta a difetti di fabbricazione oppure, come pare possibile, all'uso di un determinato gel in sala operatoria. [g. bai.]
Persone citate: Bausch Slomb, Guariniello, Raffaele Guariniello
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