Razzo palestinese di nuovo tipo a Sud di Tel Aviv di Aldo Baquis
Razzo palestinese di nuovo tipo a Sud di Tel Aviv UN MILITANTE DI HAMAS CON ASINO E CARRETTO UCCISO DALL'AVIAZIONE ISRAELIANA Razzo palestinese di nuovo tipo a Sud di Tel Aviv Aldo Baquis TEL AVIV Israele ha ammassato ieri ingenti reparti militari a ridosso del settore settentrionale della striscia di Gaza dopo che per la prima volta un razzo Qassam della seconda generazione è riuscito a esplodere all'interno della zona industriale di Ashqelon, a Sud di Tel Aviv. L'attacco non ha provocato vittime né danni. Ma viene visto in Israele come uno sviluppo potenzialmente pericolosissimo perché nella stessa zona si trovano anche un'importante centrale elettrica nonché il terminale dell'oleodotto Ashqelon-Eilat. In serata un militante di Hamas è stato colpito e ucciso da un razzo sparato da velivoli israeliani mentre si trovava a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, su un carretto trainato da un asino. La vittima è stata identificata come Hamdi Kabach, quadro operativo delle brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas. Nell'attacco, secondo le stesse fonti, sono rimasti feriti anche altri tre palesti¬ nesi. La radio militare israeliana si è limitata a dichiarare che l'uomo ucciso era responsabile per i lanci di razzi Qassam contro Israele. Nel frattempo l'Autorità nazionale palestinese ha accresciuto la propria pressione nei confronti di Hamas congelando all'improvviso una quarantina di conti bancari di istituzioni islamiche, nel sospetto che siano utilizzati per finanziare la lotta annata. Il provvedimento ha subito innescato a Gaza manifestazioni di protesta contro gli Stati Uniti e Israele che, secondo i dimostranti, hanno imposto all'Anp quel provvedimento. La leadership di Hamas ha respinto ieri l'appello di Yasser Arafat a rispettare un cessateil-fuoco nei Territori. «Richieste del genere dovrebbero essere inoltrate piuttosto a Israele», ha commentato un dirigente dell'organizzazione. L'Anp afferma di aver cercato di sventare l'attacco ad Ashqelon. Fonti della sicurezza palestinese hanno riferito che i lanciatori del razzo ■che ha compiuto un volo di oltre nove chilometri - sono stati individuati da ima pattugba di agenti palestinesi che ha anche aperto il fuoco nella loro direzione, ma invano. Poco dopo Israele ha fatto entrare nel Nord della striscia di Gaza alcune ruspe militari e ha provveduto a rimuovere la fitta vegetazione in cui la cellula di Hamas aveva trovato riparo per condurre l'attacco. La comparsa di razzi Qassam potenziati (la loro gittata massima dovrebbe raggiungere una ventina di chilometri) non ha sorpreso Israele, che nelle settimane scorse - quelle in cui era in vigore una tregua aveva notato ripetuti lanci di razzi da Gaza verso il mare. Si trattava di lanci sperimentali, condotti dagli ingegneri di Hamas che potrebbero aver avuto assistenza da parte degli esperti Hezbollah. La minaccia dei Qassam è considerata particolarmente insidiosa per le città israeliane che si trovano a breve distanza dalla Cisgiordania e in primo luogo per l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, che dista pochi chilometri dalle aree palestinesi. Israele sta da anni cercando di mettere a punto un sistema chiamato T.H.E.L. (lasertattico ad alta potenza) che dovrebbe essere in grado di intercettare sia i Qassam di Hamas sia i razzi Katyusha degli Hezbollah. Il sistema (di produzione israelo-statunitense) è adesso in fase avanzata di sperimentazione nel Nuovo Messico. L'attacco contro Ashqelon è stato definito «molto grave» da Ariel Sha- ron, il «superamento di una linea rossa»: il premier ha ordinato all'esercito di prendere le misure necessarie affinchè la cosa non si ripeta, anche se preferisce attendere ancora che siano i servizi di sicurezza di Abu Mazen ad affrontare la questione dei ripetuti lanci di razzi. Ieri collaboratori del premier palestinese hanno ammesso che fra le varie forze di sicurezza (in parte dipendono dal primo ministro, altre prendono ordini solo dal presidente Arafat) esiste un problema di coordinamento. Questo ostacolo - secondo Abu Mazen - potrebbe essere risolto con una migliore definizione delle prerogative di ciascuna forza e con la nomina di un ministro degli Interni a tempo pieno - D generale Nasser Yussef - che fungerebbe non da comandante supremo, bensì da coordinatore. Un militare israeliano osserva il razzo Qassam caduto ad Ashqelon
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