Resti della cena e fotografie i segni di una vita «normale»

Resti della cena e fotografie i segni di una vita «normale» VIAGGIO NEL FABBRICATO POCHE ORE DOPO L'OPERAZIONE Resti della cena e fotografie i segni di una vita «normale» Negli stanzoni e nei corridoi abbandonati di corsa è rimasto di tutto: dalla bacinella preparata per raderSi alla CariCa del Cellulare al triciclO servizio Francesca Pad GLI Stanescu abitavano al secondo piano delle ex acciaierie Iri, uno stanzone con una gran finestra senza vetri su corso Mortara. Nella fretta di sloggiare, mamma Lanuta ha lasciato in casa una baraonda: gli shorts di Fraga ancora bagnati nella bagnarola azzurra, l'assicurazione medica pagata a Bucarest il 31 luglio 2003 infilata sotto un plaid infeltrito, due Datate secche e mezzo litro di jirra Moretti sul davanzale. All'alba di ieri la vita s'è fermata: natura morta con triciclo rosso. C'è silenzio nei corridoi puzzolenti, come di attesa. Tomeranno? Cinquantuno abusivi hanno levato le tende, un esercito di fantasmi invisibili alla città diurna è pronto ad occupare i giacigli ancora caldi. La padella arruginita dondola sul braciere spento con gli avanzi della cena assediati dalle mosche. Piselli Mara, pomodoro, wvustel. Spesa grama: all'inizio di agosto, Rancu Stanescu aveva spedito in Romania il grosso del guadagno, 94,48 euro. La ricevuta della Western Union Service International ammuffisce sotto una piramide di bottiglie d'acqua Guizza vuote. Il cimitero del consumismo spazia da una camerata all'altra. Lattine di Fanta e Coca Cola, magliette con la virgola Nike magari taroccata, pacchetti di sigarette Marlboro, Carnei, Pali Mail blu. La schiavitù del logo non risparmia gli inquilini dell'inferno: un carica telefonino Nokia sta buttato in terra sopra al cartone con la scritta «Per favore sono povero con dei fratellini una moneta per mangiare grazie». La via clandestina alla società globale. Gli agenti sono arrivati presto per lo sgombero. I vicini degli Stanescu dovevano essere in bagno, a giudicare dalla baci- nella con la schiuma da barba rovesciata accanto alle latrine, II tempo della toilette e quello del sonno si sovrappongono nel groviglio di gonne e fiori, asciu gamani, coperte lavorate a ma glia larga come quelle che face vano le nonne tanti anni fa. Il disordine regna ovunque, labile segno di esistenze senza bussola. Gh uomini in tuta bian ca dell'Amiat ammassano indù menti e cartacce. Le scarpe nere col tacco a spillo numero 37 e il contratto per una carta Sim che Grafian Caldararu aveva stipu lato a luglio con Omnitel. Po trebbe essere lui il giovane con la camicia lucida e U telefonino appoggiato all'orecchio che sor¬ ride nella fotografia scattata in un bar. O forse è il vicino di materasso, finito nello stesso carico di mondezza da accumulare e gettar via. Le istantanee appese qua e là sulle pareti umide raccontano il lusso dei ricordi concesso anche a chi ha appena un tetto per la notte. Due ragazzi posano per l'obiettivo davanti al cancello di una palazzina immersa nella neve. Avranno quindici anni e indossano abiti da festa: un lunga veste fiorata come lo scialle lei, lui intabarrato dentro un enorme paltò di pelle nera, probabile eredità di un fratello maggiore. Sono felici? L'immagine è muta come le bambole sparse in giro a fermare per sempre l'istante di un bambino che gioca a dispetto del mondo. La boccetta di dopobarba Endurance doveva durare a lungo, mezzo litro d'acqua di colonia. Difficile immaginare che la vanità abiti da queste parti. Invece, nella scatola di cartone adibita ad infermeria stanno inzeppate pastiglie per la gola Augmentin, un tubetto di Fluocinolone, una vezzosa cintura con paillettes del tipo che le teenargers sfoggiavano quest'estate sulla pancia scoperta e un fermaglio di perle per capelli. Qualcuno nella fretta di sloggiare ha dimenticato di pettinarsi. C'è chi se n'è andato senza portare con sé le magliette «taroccate», una donna ha scordato la cintura con le paillettes Su un cartone: «Sono povero con fratellini, una moneta per mangiare» Alcuni segni che testimoniano Il desiderio di trasformare gli stanzoni delia palazzina In un ambiente Intimo: in alto a sinistra una bambola, sopra, a destra, qualche fotografia appesa alla parete Qui a sinistra un letto abbandonato in fretta

Persone citate: Fraga, Francesca Pad, Grafian Caldararu, Moretti, Rancu Stanescu, Stanescu

Luoghi citati: Bucarest, Romania