Monti: la Cina non è un perìcolo per l'Europa

Monti: la Cina non è un perìcolo per l'Europa ALTRI «NO» ALL'IPOTESI DI DAZI GENERALIZZATI A PECHINO. COLDIRETTI: SE VINCIAMO A CANCUN, L'EXPORT DI FORMAGGI SALIRÀ D110 VOLTE Monti: la Cina non è un perìcolo per l'Europa I Quindici approvano la lista di 41 prodotti tipici da far tutelare dal Wto BRUXELLES La Cina non è un pericolo, anzi, più si sviluppa e maggiori saranno i vantaggi per il resto del mondo». È questo il parere del commissario Uè alla concorrenza, Mario Monti, che in un'intervista all'Espresso (in edicola oggi) ribadisce che Bruxelles già vigila e impone selettivamente dazi antidumping quando vengono violate le regole. «Abbiamo tutti gli strumenti assicura il commissario antitrust - per esercitare questa funzione di garanzia con fermezza, cautela e discrezione», senza bisogno di introdurre invece dazi generalizzati. Monti sostiene che il deficit commerciale dell'Ue nei confronti della Cina «non è allarmante» e sottolinea che «le esportazioni cinesi sono anche il risultato degli ingenti investimenti dei Paesi dell'Unione europea e dagli Usa proprio in Cina». Quanto ai dazi antidum- ping, sono imposti «ogni volta che viene provata la violazione delle regole: è già accaduto con i graniti, i metalli, le biciclette e certi prodotti chimici». «No ad alzare i dazi, no a bastioni fortificati» ha detto ieri il presidente di Confindustria, Antonio D'Amato, che però ha propugnato «un grande rigore contro la contraffazione» e «una politica che tuteli i brevetti e la proprietà intellettuale». In più «bisogna contrastare il dumping sociale e ambientale», cioè la possibilità (che molti imprenditori cinesi sfruttano) di produrre a prezzi stracciati, imponendo in fabbrica condizioni di lavoro inaccet- tabili in Occidente e inquinando senza preoccupazioni, così da risparmiare sui depuratori e sui filtri che invece gli imprenditori occidentali devono utilizzare. Il caso Cina sarà fra quelli da discutere alla conferenza annuale dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), in programma ai primi di settembre a Cancun (in Messico). In vita di questo appuntamento, ieri i Paesi dell'Ue hanno approvato un elenco definitivo di 41 prodotti di qualità, di cui proporranno la tutela a livello mondiale e non più solo europeo. Obiettivo è combattere gli imitatori che usano gli stessi nomi in altre aree geografiche. I 14 prodotti italiani inclusi nella ista dei Quindici sono i seguenti: Chianti, grappa (di Barolo, del Piemonte, del Trentino, del Friuli, del Veneto, dell'Alto Adige), marsala, asiago, fontina, gorgonzola, grana Padano, mortadella di Bologna, mozzarella di bufala campana, parmigiano reggiano, pecorino romano, prosciutto di Parma, prosciutto di San Daniele e prosciutto toscano. Fra i prodotti stranieri, figurano soprattutto alcolici come Beujolais. Bordeaux, Bourgogne, Champagne, Cognac, Malaga, Madeira, Moselle, Ouzo e Por¬ to. Nelle altre categorie si va dalla feta al roquefort. Commentando la pubblicazione della lista, il commissario europeo all'Agricoltura Franz Fischler ha detto che «l'TJe si adopererà nell'ambito delle negoziazioni al Wto per giungere a una migliore protezione dei prodotti regionali di qualità». La selezione dei prodotti non non è stata facile; ieri il ministro italiano alle Politiche agricole, Gianni Alemanno, che è anche presidente di turno del Consiglio dei ministri dell'Agricoltura europei, sottolineava il «ruolo di traino» del nostro Paese che «conferma la leadership italiana in Europa sul tema dei prodotti a denominazione d'origine». «Si tratta di un risultato fondamentale osserva Alemanno - anche perché conseguito all'unanimità. Adesso il fronte europeo è compatto per proseguire questa battaglia in sede multilaterale». Il ministro ha aggiunto che «la Commissione europea sta già notificando al Wto la lista, che diventa così parte integrante della posizione comunitaria da sostenere fra pochi giorni a Cancun». Esulta la Coldiretti: «Se passa la lista al Wto, l'export di formaggi tipici italiani verso gli Usa aumenterà di dieci volte». [lui.gra.]

Persone citate: Alemanno, Antonio D'amato, Franz Fischler, Gianni Alemanno, Madeira, Malaga, Mario Monti