Golf e Astra, il duello infinito delle tedesche di Giulio Mangano

Golf e Astra, il duello infinito delle tedesche Golf e Astra, il duello infinito delle tedesche Giulio Mangano FRANCOFORTE Ricomincia il duello infinito. Nonostante il prossimo Salone di Francoforte sia talmente ridondante di nuovi modelh e concept car al punto che è più facile ricordare chi ha poco o nulla di nuovo da esibire, gli osservatori e - soprattutto - il grande pubblico degU automobilisti, concordano sul fatto che, quanto meno per i previsti volumi di produzione (e di vendita), tra le grandi protagoniste della rassegna tedesca ci saranno sicuramente due attese novità: la Volkswagen Golf numero 5, con la chicca del cambio DSG di origine Ai ii, e la Opel Astra 3, che propone addirittura i fari che «seguono» la curva. Due modelli che regnano su quel palcoscenico europeo che da anni li vede ai vertici delle consegne. La Golf, a lungo leader continentale prima di essere disarcionata lo scorso anno (per sole 1.066 immatricolazioni) dalla Peugeot 206, ha venduto in Europa, dal '99 ad oggi, quasi tre milioni di esemplari (860 mila nell'ultimo anno e mezzo), mentre l'Astra è quasi a quota 2,2 milioni (mezzo milione nel 2002 e nella prima metà di quest'anno), recentemente scavalcata nel segmento da Ford Focus e Peugeot 307. Risultati importanti per due modelli che si sapeva destinati a essere cambiati in tutto fuorché nel nome. La Golf e l'Astra restano, comunque, le antagoniste per antonomasia - con la Focus a fare da terzo incomodo, e le francesi 307 e Mégane a incalzarle - ed è ormai un tormentone che le nuove generazioni di queste due bestsellers vengano presentate sostanzialmente insieme, sgomitando per conquistare spazio e attenzioni fino alle prime, sospirate consegne. Dell'attuale Astra, nata nel 1998 come seconda generazione della precedente (presentata nel luglio del '91 per succedere alla gloriosa Kadett) in cinque armi e mezzo sono stati venduti circa 3,4 milioni di esemplari, commercializzati in 80 Paesi differenti. La quarta generazione della Golf, che sta per andare in pensione, dal '97 a oggi ha trovato invece 4,3 milio¬ ni di acquirenti. Curiosamente, ma non tanto, visto che nel frattempo è aumentato il numero deUe concorrenti (da dieci a oltre venti), l'intramontabile Golf, l'auto più costruita della storia, man mano che si è evoluta ha venduto sempre meno: della prima generazione (1974-'83) furono acquistati 6,8 milioni di esemplari, della seconda ('83-'91) 6,3 milioni, della terza ('91-'97) 4,8 milioni) e dell'ultima ('97-'03) «soltanto» 4,3 milioni. Va detto che, a differenza dell'Astra, la Golf ha trovato molti clienti fedeli anche negli Stati Uniti, dove la «piccola» della filiale tedesca della General Motors non è stata, invece, mai commercializzata. Ma veniamo alle nuove contendenti, che hanno scelto filosofie differenti. Mentre la Volkswagen fa da sempre della continuità stilistica, prima di tutto - una priorità irrinunciabile e tutte le Golf, a parte le dimensioni in crescita irrefrenabile, con una lunghezza passata da 3,82 ad oltre 4,2 metri in 29 anni, cioè più del 1007o, si riconoscono anche di notte e in velocità, la nuova Astra punta a rivoluzionare stilemi e tradizioni estetiche. In sintonia con il nuovo look Opel introdotto con la Signum, la compatta di Rùsselsheim si presenta con una linea estremamente innovativa e molto personale, evidente soprattutto sulla berlina a 3 porte, che si accompagna alla 5 porte e alla station wagon. Con un passo più generoso (2.614 mm contro i 2.578 della VW, -1-3,6 cm) rispetto alla Golf, rispetto alla rivale è anche più lunga di 4,5 cm, ma è più stretta di 6 mm e più bassa di 2,3 cm. La nuova Astra, proposta al lancio nella carrozzeria 5 porte, si presenta per ora più potente della Golf, con un motore turbocompresso - a benzina - di due litri, 200 Cv, 230 km/h ed accelerazioni da 0 a 100 km/h in circa 8 secondi. Per la rivale di Wolfsburg la motorizzazione più spinta (al momento, perché in seguito amveranno propulsori con più cavalli visto che esce adesso di produzione la versione da 241 Cv) è a gasolio, con un due litri turbodiesel da 140 Cv e sei marce. Mentre è prevedibile che per la Golf sarà disponibi- le l'immancabile Syncro a trazione integrale pennanente, l'Astra (da cui uscirà fra due anni la nuova Zafira) dovrebbe limitarsi alle ruote motrici anteriori. Insomma, la guerra riprende e nessuno sembra disposto a concedere nulla ah'avversario. Non solo le due regine, ma anche e soprattutto i concorrenti dell'ultima ora. Focus, 307, Mégane, (mentre comincia a crescere la Fiat Stilo) che insieme alle monovolume compatte (Scénic, Picasso, Zafira, C-Max, Touran) contribuiscono a rendere il segmento C sempre più combattuto. Non sono più i tempi in cui i modelh medio-com¬ patti disponibili dominavano senza troppi sforzi il mercato continentale. Ed ai concorrenti europei, si sono aggiunti giapponesi e coreani: Astra e Golf sono davvero condannate al successo. La Golf n. 5 ricorda nel look i modelli precedenti: una precisa scelta della VW Design aggressivo per la nuova Astra, proposta come berlina a 5/3 porte e sw

Persone citate: Picasso, Touran

Luoghi citati: Europa, Francoforte, Stati Uniti