LACRIME DI ORSACCHIOTTO di Marco Belpoliti

LACRIME DI ORSACCHIOTTO ROZZANO. LE NUOVE FORME DEL CORDOGLIO SCRITTO LACRIME DI ORSACCHIOTTO Marco Belpoliti LA scritta a spray sull'asfalto, i bigliettini, gli oggetti deposti orsacchiotti, pupazzi, uno spinello - segnano a Rozzano il luogo dell'uccisione di tre adulti e di una bambina. Era accaduto anche in Piazza Alimonda, a Genova, per la morte di Carlo Giuliani. Scritture private in luogo pubblico: la dichiarazione d'amore della moglie per Alessio; il ricordo della sorellastra per lo stesso; i ragazzi del cortile per Attilio, «il signore più simpatico...». Nell'epoca di Internet e degli Sms il cordoglio si esprime anche così, con la scrittura in absentia, sacralizzando il luogo della morte: cippi lungo le strade, i mazzi di fiori con biglie 'i legati ai paracarri, invocazioni vergate da amici. Nell'età in cui i cimiteri diventano invisibili - il culto dei morti, degli avi, è in crisi - le «scritture in morte» si trasferiscono negli spazi pubblici. E a farlo sono soprattutto i ceti popolari, i giovani, i gruppi marginali. Il cordoglio scritto pare sostituire i necrologi e gli annunci sui quotidiani inventati dalla borghesia, la cui diffusione ha coinciso con l'affermazione del biglietto da visita a stampa, entrambi strumenti di autocelebrazione in cui, come ha sottolineato J.-D. Urban, nome, cognome, titolo, indirizzo erano una sorta di cotpis honorum riprodotto in caratteri a stampa. Le scritture dei morti abbandonano dunque le superfici marmoree, le steli, le tombe, in cui si era esercitata negli ultimi cent'anni la pietà privata, per invadere lo spazio quotidiano. Lo fanno in modo più effimero, rivelando allo stesso tempo una forma di spontaneità e inventiva che non distingue troppo tra gli spazi a disposizione. Il testo funerario, ha notato Armando Petrucci {Le scritture ultime, Einaudi) descrive molto bene il nostro rapporto con i morti e allo stesso tempo con quello strumento meraviglioso di comunicazione che è la scrittura. Se i fan di Jim Morrison hanno coperto di «esplosioni di scrittura aggiuntiva» la sua tomba al Pére Lachaise di Parigi, utilizzando pennarelli, matite colorate é altri strumenti scrittori, i fogli che compaiono a Rozzano 0 a Genova sono fogli di diario 0 bigliettini, come quelli che si scambiano a scuola ragazzi e ragazze: scritti in corsivo 0 a stampatello esprimono in forma grafica il loro carattere e le loro emozioni mediante ghirigori, segni colorati, grafie rotonde 0 stilizzate proprie degli adolescenti. I mass media ci hanno abituato all'espressione pubblica del dolore, all'esibizione drammatica dei sentimenti, al patetismo. La televisione, in particolare, ha assunto nei confronti della morte altrui quel ruolo che nell'età barocca svolgevano i cartigli arrotolati nelle tombe degli uomini illustri carichi di scritte e motti: aiutare a suscitare commozione e dolore nello spettatore, a dirigerlo, a incanalarlo. Con i fogli di Rozzano e Genova, la scrittura, per quanto spesso sgrammaticata, dimostra, a dispetto dei nuovi linguaggi, una forza e una resistenza davvero straordinarie.

Persone citate: Armando Petrucci, Carlo Giuliani, Einaudi, Jim Morrison

Luoghi citati: Genova, Parigi, Rozzano