La fede si propone e non si impone

La fede si propone e non si impone RADICI CRISTIANE E COSTITUZIONE EUROPEA La fede si propone e non si impone Antonio Padoa Schioppa ^P RA le culture nate nel mondo antico, non può esservi dubbio che il pensiero greco, il diritto romano e il cristianesimo con le sue fonti ebraiche e scritturistiche hanno costituito altrettanti pilastri culturali della futura Europa. Lungo l'intero corso storico successivo è altrettanto indubbio che il ruolo svolto dal cristianesimo - prima e dopo lo scisma d'Oriente del 1054, prima e dopo la divisione religiosa dell' Europa nell'età della Riforma protestante - è stato incommensurabile: nel pensiero, nell'arte, nella musica, nella poesia, nell'architettura, nel diritto, nei modelli di organizzazione della società e delle istituzioni secolari, nella concezione della vita e della famiglia, nel costume, quasi in ogni aspetto della vita umana. Una larga parte dei valori enunciati nelle moderne costituzioni ha una matrice cristiana. L'affermazione della eguale dignità di ogni persona umana ha questa fonte, esplicita nel Nuovo Testamento. E così il riconoscimento dei diritti dell'uomo, la pari dignità della donna, le istituzioni per la protezione dei deboli, il potere inteso come servizio, ma anche l'abolizione della servitù, il principio del libero consenso matrimoniale, il principio di sussidiarietà e tanti altri. La consapevolezza dei fondamentali apporti della cultura moderna di fonte non direttamente religiosa - come dimenticare che non poche battaglie di civiltà sono state combattute senza la Chiesa, quando non contro la Chiesa 0 almeno contro una parte di essa? - non deve impedire di riconoscere che questi e altri valori, oggi largamente condivisi a livello planetario, sono il frutto di principi originariamente germogliati sul terreno religioso, in seguito secolarizzati attraverso percorsi storici della più varia natura. Anche il principio della separazione tra la sfera temporale e la sfera spirituale ha un'origine religiosa, nato com'è da un singolo passo evangelico («date a Cesare... date a Dio...») che è stato sviluppato proprio e solo nell'Occidente europeo, lungo un affascinante tortuoso tracciato che dall'età di Sant' Ambrogio giunge al Medioevo e copre l'intera età moderna, sino al presente. Né la civiltà ebraica, né la cinese, né la bizantina, né l'Islam - ciascuna per ragioni diverse - hanno sviluppato una paragonabile nozione distintiva delle due sfere. È giusto, allora, menzionare esplicitamente il cristianesimo tra le radici della storia e della civiltà europea? Sul piano del giudizio storico, la risposta affermativa non è dubbia, anche se non è affatto scontata: perché una miope e tuttora imperante tradizione culturale ha espunto la cultura religiosa (che non si deve identificare con l'insegnamento della religione introdotto in Italia col Concordato!) dall'orizzonte della formazione intellettuale corrente. Un liceale uscito dal classico 0 un laureato in lettere possono essere in grado di discettare della questione omerica e aver letto Platone 0 Tacito 0 Shakespeare in originale, ma ignorare tutto del Deuteronomio e dell'Apocalisse, dell'esegesi biblica e delle regole monastiche. Sul piano politico-costituzionale il discorso è più delicato. Un riferimento della costituzione europea al cristianesimo come a un fondamento vitale della civiltà europea, ineccepibile dal punto di vista storico, non dovrebbe venire inteso (come invece temiamo che verrebbe inteso) quale affermazione di un'identità culturale per così dire esclusiva 0 privilegiata, quasi che l'Europa politica del futuro debba per decreto proclamarsi cristiana davanti al mondo. Perché la fede si propone e non si impone. E perché in tal caso nella costituzione europea potrebbe non più riconoscersi chi non crede 0 chi diversamente crede. Mentre il principio della piena libertà di pensiero e di religione - e la conseguente aconfessionalità e laicità delle istituzioni - costituiscono a loro volta valori essenziali della civiltà europea, frutto di conquiste che hanno aUa spalle una storia lunga e dolorosa.

Persone citate: Antonio Padoa Schioppa, Platone, Radici Cristiane, Shakespeare

Luoghi citati: Europa, Italia, Sant' Ambrogio