I tifosi dell'Ischia occupano il Comune «A noi non furono concesse proroghe»

I tifosi dell'Ischia occupano il Comune «A noi non furono concesse proroghe» LA PROTESTA I tifosi dell'Ischia occupano il Comune «A noi non furono concesse proroghe» NAPOLI Un gruppo di tifosi dell'Ischia ha occupato ieri per alcune ore la sala consibare del Comune per protestare contro la decisione della Figo che ha concesso una proroga per la sostituzione delle fideiussioni false a Roma, Napob e Spai. Analogo trattamento, dicono i tifosi, non ebbe nel luglio del 1998 l'Ischia che, per una fideiussione risultata non valida, fu esclusa dal campionato di CI con il conseguente fallimento della società. «La Federazione non concesse proroghe, fummo cancebati dopo oltre vent'anni di calcio professionistico. Ci toccò ripartire daUa seconda categoria dilettanti ed è ancora in corso il processo penale al tribunale di Roma» dice l'amministratore unico dell'Ischia, Antonello D'Abbundo, che si è costituito come parte offesa nel procedimento penale e ha chiesto alla Figo la riammissione della società al campionato di GÌ. Il gruppo di tifosi è stato ricevuto dal sindaco Giuseppe Brandi che ha chiesto un incontro con i vertici deba Figo per esaminare la possibibtà di iscrivere in CI la nuova società A. C. Ischia, che ba presentato la richiesta il 22 agosto. Brandi ha anche sollecitato un intervento del prefetto di Napob, Renato Profib, poiché i tifosi hanno annunciato altre azioni di protesta come il blocco del porto nel fine settimana. [r. s.l

Persone citate: Antonello D'abbundo, Giuseppe Brandi, Renato Profib

Luoghi citati: Ischia, Napob, Napoli, Roma, Spai