Insegnanti precari in rivolta A rischio l'inizio della scuola

Insegnanti precari in rivolta A rischio l'inizio della scuola MANIFESTAZIONE DAVANTI A MONTECITORIO Insegnanti precari in rivolta A rischio l'inizio della scuola «Se il governo non troverà rapidamente una soluzione al caos delle graduatorie, sarà impossibile il regolare avvio delle lezioni» I professori chiedono l'immediato «riassorbimento in ruolo» ROMA La sopportazione dei precari della scuola è arrivata al limite: molti di loro - abilitati e vincitori di concorso - vengono sballottati da una scuola all'altra e da una supplenza all'altra, anche da vent'anni. Ieri mattina hanno manifestato davanti a Montecitorio, dopo che una iniziativa analoga era stata presa il 30 luglio scorso. Se il governo non troverà rapidamente una soluzione al sovvertimento delle graduatorie determinato da alcune sentenze del tar e se, in un secondo tempo, il Parlamento non congederà un disegno di legge che metta tregua nel sistema di reclutamento dei docenti, i precari in questione potrebbero portare avanti la loro protesta - sostenuti dai sindacati - fino al punto da mettere in difficoltà la riapertura delle scuole prevista per metà settembre. Il rischi^ è.serio, tant^'à che il capogruppo dei ds alla Camera, Luciano Violante ha mandato una lettera al presidente della commissione Cultura Ferdinando Adomato, sollecitando un intervento in Parlamento del ministro dell'Istruzione, per chiarire se l'anno scolastico si potrà aprire in tutta tranquillità o no, proprio alla luce della «vertenza precari». Per quanto riguarda il problema delle graduatorie, la questione è scoppiata quando, due anni fa, sono usciti i primi specializzati delle Ssis (le scuole postlaurea per la formazione dei docenti) ai quali è stato attribuito un totale di 30 punti per i due anni di durata della scuola. Questi punti hanno sovvertito il fragile equilibrio delle graduatorie dei precari storici, al punto che si sono determinate delle situazioni paradossali per cui alcuni «sissini» hanno scavalcato docenti che erano in attesa da anni. I precari che ieri hanno protestato non ce l'hanno con i «sissini», hanno voluto precisare, ma con il sistema che si è innescato. Chiedono dunque al Parlamento di intervenire con un ddl che regoli la fase transitoria tra i due sistemi di reclutamento (per concorso pubblico e per Ssis). Senza dire che, dal momento che i precari sono già nell'organico della scuola, si dovrebbe dare attuazione alla legge 124/99 sul rias- sorbimento graduale di questi pro- fessionisti nei ruoli. Ma su questo punto il governo tentenna, per gli evidenti problemi di spesa che la cosa comporterebbe. «Il gelo che cala ogni volta che si chiede al Governo di immettere in ruolo, in presenza di migliaia di posti liberi, lavoratori che hanno superato i concorsi, che insegnano da anni, che hanno i titoli universitari - ha detto il segretario della Cgil scuola Enrico Panini - la dice lunga sulle reali intenzioni dell'esecutivo. Prima si è prodotto il caos, cambiando sei volte le graduatorie in due anni, e poi si sono bloccate le nomine in ruolo, ivi comprese le 30.000 fissate dal precedente governo e che dovevano essere fatte a settembre 2002». Anche la Uil scuola ha chiesto al ministro dell'Istruzione di aprire un confronto con il sindacato per un nuovo sistema di reclutamento degli insegnanti: ((Abbiamo richiesto ha detto il segretario Massimo Di Menna - con forza, e da tempo, l'emanazione del decreto per le immissioni in ruolo. Occorre un disegno di legge che governi in modo equo la fase transitoria in attesa di nuove modalità di reclutamento al fine di evitare che si riproducano situazioni di contrasti e di insicurezza normativa». E comunque - ha aggiunto il segretario dello Snals Fedele Ricciato, «il Governo dovrà intervenire in materia di riequili- brio dei punteggi relativi ai titoli culturali, professionali e di servizio, dando un giusto riconoscimento alle consolidate esperienze lavorative, dovrà dar seguito all'ordine del giorno Asciutti in materia di acquisizione di titoli di accesso alle graduatorie permanenti e, infine, dovrà emanare il provvedimento autorizzativo per le immediate immissioni in ruo o nel quadro di un ormai irrinunciabile piano pluriennale di assunzioni in ruolo, in relazione alle migliaia di posti vacanti e alla copertura annuale del tum over». I sindacati annunciano, in mancanza di un gesto da parte dell'esecutivo, «azioni di lotta alla riapertura delle scuole». Mapoiclié ilproblema della scuola èun problema di risorse, il responsabile Cultura della Margherita, Enzo Carra, ha chiesto che con la Moratti in Parlamento venga anche il ministro Tremonti, «sarà lui infatti - ha detto Carra - a dover chiarire quale destino attende i supplenti precari e in che misura vorrà mettere mano ai cordoni della borsa per garantire la regolare riapertura dell' anno scolastico». [r.mas.j La manifestazione di fronte a Montecitorio degli insegnanti precari LE SPESE PER LA SCUOLA Valori espressi in milioni di euro e variazione 0Zo rispetto al 2002 Corredo scolastico Libri di testo Lezioni private Corsi di lingue, inforni, ecc. Enciclopedie Acquisto del computer Tasse e contributi -t-3,4% 10 TOTALE 4515 4-4,707o V. 735 0^ -l-8,207o ^ 130 ^ -M,o0/,, SM

Persone citate: Carra, Enrico Panini, Enzo Carra, Fedele Ricciato, Luciano Violante, Massimo Di Menna, Moratti, Tremonti

Luoghi citati: Roma