Il jazz del diavolo con Caine e Fabi

Il jazz del diavolo con Caine e Fabi «RUMORI MEDITERRANEI» A ROCCELLA JONICA Il jazz del diavolo con Caine e Fabi ROCCELLA JONICA Un rito che non smette di consumarsi, per fortuna. Si ripete per la 23a volta e conquista di anno in anno i favori della critica e un crescente interesse da parte del pubblico. «Rumori Mediterranei», quest'anno sottotitolato «Il trillo del diavolo» è l'ultimo dei grandi festival jazz della stagione, l'unico dì grande spessore anistico che si svolge in Calabria, e conquista grazie ad un'attenta direzione artistica un posto dì rilevanza primaria a liveUo intemazionale. L'Arena dello Stretto di Reggio Calabria ha ospitato ieri la prima delle due anteprime fuori sede della rassegna, con due nomi di cultura musicale opposta ma conosciuti dagli appassionati del jazz e del pop. Il primo è Uri Game, artista di classe superba e neo direttore della Biennale Musica di Venezia. Il secondo è Niccolò Fabi, cantautore dolce e melodico dell'ultima generazione. Stasera tappa di avvicinamento a Martone con Ada Montellanico e Danilo Rea seguiti da George Garzone e Mike Mainieri. Da domani al 30 agosto la sede diventa Roccella con una ricca serie di eventi, quasi sempre di performance inedite, spesso incontri fra poesia, prosa e jazz che coinvolgono attori e scrittori insieme a musicisti di varia estrazione. Ci sono Valerio Mastandrea insieme a Rea e Gianluca Petrella il 27, Gianmaria Testa con Mario Brunello al violoncello il 28 mentre il 29 tocca a Stefano Benni in letture di brani scelti da «Lolita» dì Nabokov con il sottofondo dì Paolo Damiani e la presenza scenica del ballerino Giorgio Rossi. Infine il 30 l'attore Danilo De Summa incontra il trombone di J ADeane e il pianoforte di Riccardo Passi in «Drak, diavolo o drago?». Gli spettacoli serali in teatro vedono esibirsi le marionette di Giorgio Gabrielli sulle note dell'ottetto di Gianluigi Trovesi e poi i solisti Marc Ribot e Butch Morris quest'ultimo anche direttore di una grande orchestra di giovani. Il 28 si riascolta il virtuosismo dì Uri Caine, a seguire spazio alla Mingus Big Band che recupera il gemale repertorio del gigante Charles, uno dei miti del jazz di tutti i tempi. Grande attesa per la messa in scena de «La Tempesta» ispirata alla celebre opera shakespeariana, da un'idea del trombettista e compositore Massimo Nunzi e sempre il 29 l'Orchestra Leucasia guidata dal sassofonista Garzone. Sul palco anche Moni Ovadia, il 30, insieme alla formazione Sentieri Selvaggi con elementi provenienti da diverse estrarioni musicali e chiusura affidata ai senegalesi dell'Orchestra Baobab, solisti capaci di creare una fusion con le tradìziom del ritmo africano, cubano, del rock-blues e delreggae. [m.pr.]

Luoghi citati: Calabria, Martone, Reggio Calabria, Venezia