Per Prodi e D'Alema sulle liste europee l'incontro del disgelo di Fabio Martini

Per Prodi e D'Alema sulle liste europee l'incontro del disgelo E' IMMINENTE LA SVOLTA NEI RAPPORTI FRA I DUE LEADER Per Prodi e D'Alema sulle liste europee l'incontro del disgelo Si sono parlati per telefono sabato pomeriggio. L'accordo dopo una lunga chiacchierata: «Ci vediamo la prossima settimana» retroscena Fabio Martini ROMA NON sono mai riusciti a capirsi fino in fondo, a tu per tu non si parlano da anni, ma fra qualche giorno quel grumo di diffidenza potrebbe sciogliersi: Romano Prodi e Massimo D'Alema si vedranno a quattr'occhi. I due si sono parlati per telefono sabato pomeriggio: D'Alema, che si trovava nella Masseria di San Domenico a Fasano - assieme a Paolo Onofri, Giulio Santagata e Luca Marcora - ha telefonato a Prodi che era a Novellara nella casa di famiglia della moglie Flavia. Una lunga chiacchierata e poi l'accordo; «Ci vediamo la prossima settimana». Nella tormentata storia dell'Ulivo, un evento. Preparato con la scontata riservatezza, l'incontro è destinato'a segnare una svolta nella intricata vicenda della lista ulivista per le Europee. Nel vis-à-vis, senza testimoni, i due potranno dirsela chiara: ci conviene o no farla questa lista assieme? Vogliamo chiuderla la stagione dei dispetti? Certo, non siamo più al 1994. Allora potevano decidere tutto, o quasi, loro due: D'Alema, appena eletto segretario, in missione segreta chiese a Prodi: «Che ne dici? Potresti essere tu lo sfidante di Berlusconi?». Oggi alla guida dei Ds c'è Piero Fassino, i popolari non esistono più e il capo della Margherita si chiama Francesco Rutelli. Ma Prodi e D'Alema restano due personaggi decisivi: il Professore è l'unico che sia riuscito a battere Berlusconi in un match elettorale, l'altro è il primo figlio del Pei che sia entrato nello studio del presidente del Consiglio. Certo, li unisce un mito: uno è il "tradito", l'altro è il "complottardo" in occasione della caduta del governo Prodi. Ma di mito si tratta, perché è uno dei rari casi in cui la storia l'hanno scritta gli sconfitti, i prodiani. In attesa della "vera storia" del 1998, per cinque anni Romano Prodi e Massimo D'Alema hanno rarefatto i loro rapporti. Si sono incontrati quando proprio non ne potevano fare a meno: D'Alema, da Presidente del Consiglio, è andato a Bruxelles far visita a Prodi, diventato Presidente della Commissione Europea, guarda caso su "interessamento" del premier italiano che nei primi mesi del 1999 non aveva lesinato "raccomandazioni" presso i premier socialisti, da Schroeder a Blair. Per cinque anni i due si sono studiati, sogguardandosi e mai fidandosi l'uno dell'altro. Negli ultimi tempi è stato D'Alema che ha provato a stanare Prodi. Esattamente un anno fa, il presidente dei Ds ha telefonato al Professore: «Vorrei che tu leggessi per primo le bozze del mio ultimo libro». Scambi di corte1 sie, ma senza mai guardarsi negli occhi. Anche sul piano politico le novità sono venute da Massimo D'Alema. E' stato lui a rinunciare alia sua concezione sul primato dei partiti a discapito dell'Ulivo indistinto. Una "conversione" ulivista, quella di D'Alema, che nel febbraio scorso ha indotto Arturo Parisi, attentissimo agli aspetti simbolici, ad un gesto inimmaginabile: invitare proprio D'Ale- ma a Bologna ad un convegno indetto per l'ottavo "anniversario" della partenza del famoso pullman prodiano. E in quella occasione il puntiglioso Parisi ha persino applaudito D'Alema. E ancora: quaranta giorni fa, quando Romano Prodi ha lanciato l'idea della lista unica dell'Ulivo perle Europee, D'Alema ha spiegato che la lista era complicata da farsi («La proposta è seria, ma la prova del budino è nel mangiarlo, non nel discuterne»), ma che si poteva affrontare un piano più ambizioso: «Penso a qualcosa che non sia un mero cartello elettorale», ad «una grande formazione politica riformista». Almeno a parole un rilancio. E per capire meglio come la pensassero i capi del centro-sinistra. Prodi in vacanza in Maremma ha aperto consultazioni informali, ricevendo uno dopo l'altro Francesco Rutelli e Arturo Parisi, Piero Fassino, Enrico Boselli e parlando per telefono con Giuliano Amato. E D'Alema? E' restato a Roma, in attesa di trovare il tempo giusto per l'incontro del disgelo. Ma nel frattempo, a fine luglio, un evento che ha gelato i prodiani. Nella sede dei Ds si sono incontrate le delegazioni al massimo livello della Quercia e della Margherita proprio per verificare se fosse possibile far decollare la proposta di Prodi. E in quella occasione i massimi dirigenti della Ouercia - Piero Fassino e Massimo D'Alema in testa - hanno spiegato tutte le difficoltà dell'operazione e in particolare è stato Luciano Violante a sgomberare le consuete ipocrisie: «Ma avete mai visto un partito che avanza, mettersi assieme ad altri?». Sembrava una gelata irrimediabile. E invece Romano Prodi ha deciso di non mollare e ai suoi ha confidato che a settembre è intenzionato a rilanciare, incalzando i riottosi. Stavolta sul piano del programma elettorale: «Se sulla politica per l'Europa siamo d'accordo su tutto, perché presentare più liste?». Con un avvertenza decisiva: nel mese di novembre i tre grandi partiti europei - il Ppe, il Pse, l'Edr - terranno i loro congressi nei quali decideranno come schierarsi alle elezioni europee. «E dunque - dice Arturo Parisi per fine settembre dovrà essere presa una decisione. Di tempo oramai ne è rimasto poco». Le diffidenze della Quercia sul «listone» hanno un po' frenato il riawicinamento Ma il presidente Uè sembra intenzionato a rilanciare Un anno fa l'ex premier ha fatto il primo passo con una telefonata al Professore: «Vorrei che tu leggessi per primo le bozze del mio libro» Il presidente dei Ds ha anche rinunciato a difendere il «primato» dei partiti per una concezione più ulivista della coalizione Francesco Rutelli, leader della Margherita ^■•'•'^ •*• 1 ■ • • • • • 4 ^ m • « ♦ • »' ,-..■•. .^ ,. Td « » » • « KgflV * m ' • t ■ ' .■.»♦.■■". • ■ i » Un'immagine d'archivio di Romano Prodi e Massimo D'Alema Piero Fassino, segretario dei Ds

Luoghi citati: Bologna, Bruxelles, Europa, Novellara, Roma