Gaspare Traversi, uno scugnizzo über alles

Gaspare Traversi, uno scugnizzo über alles A STOCCARDA LA PRIMA MOSTRA MONOGRAFICA DEDICATA AL PITTORE NAPOLETANO DEL '700 CHE RAPPRESENTO UN'UMANITÀ PASSIONALE E GODERECCIA Gaspare Traversi, uno scugnizzo über alles Alessandro Melazzini A conferma del detto «nemo propbeta in patria», la prima mostra monografica sul pittore napoletano Gaspare Traversi (1722-1770) si tiene in una pinacoteca tedesca: la Galleria Nazionale di Stoccarda (www. staatsgalerie.de). L'errata attribuzione di molte opere deb'artista ad altra mano, così come la generale assenza di notizie biografiche sul suo conto (l'esatta data di nàscita è ignota), hanno fatto sì che il nome di Traversi sia rimasto per moltissimo tempo quasi del tutto sconosciuto al ;rande pubblico. Nel 1999 però, a pinacoteca di Stoccarda acquisisce L'operazione chirurgica, dipinto inserito in queba Gaspare Traversi, La lezione di disegno (1750 circa ) nei luogbi natali del pittore, presso il museo di Capodimonte a Napob (www.cib.na.cnr.it/romuna/capod/indice.btml), arricchendosi di ulteriori tele in esposizione e rendendo così la visita ancor più abettante. alessandro@skabadip.com tradizione barocca, segydta anche dal Caravaggio, mirante a colpire e impressionare lo sguardo tramite una vivida rappresentazione di atti a tinte forti. L'operazione chirurgica, forse uno dei quadri più icastici del Traversi, ritrae un povero diavolo a bocca spalancata per il dolore mentre è costretto a subire senza anestesia, punzonato da un medico in parrucca, un raccapricciante intervento aba cistifellea. Il puntiglioso scavare del dottore nella carne del paziente, oltre a un naturale ribrezzo, provoca senz'altro un moto di pietà nebo spettatore, che pare quasi avvertire il grido di dolore emesso dal poveraccio, tenuto fermo da un terzo figuro intento a guardare l'operazione con fredda professiona¬ lità. L'acquisizione del dipinto ba portato la pinacoteca di Stoccarda a interessarsi vieppiù ab' opera del Traversi, giungendo infine ad abestire la mostra attuale, per esporre così sessantacinque tele, fra cui alcune mai mostrate prima d'ora in pubbbco, su un totale di circa duecento lavori attribuiti a oggi con certezza al pittore partenopeo. 1 Nato da famiglia di umili origini, il Traversi trascorre la sua giovinezza immerso nel vivace e popolare quartiere del teatro San Bartolomeo (chiuso poi nel 1737 per erigere il San Carlo), attingendo dai libretti, dagli attori e dabe arie deU'«opera buffa», oltreché dagli avventori debe taverne locali, spunti e volti per i suoi futuri dipinti. Ironico pittore di scene tratte dalla vita quotidiana, Gaspare Traversi ci mostra spesso un' umanità popolare, passionale e godereccia. Passiamo così dall' immancabile suonatore di mandolino, all'indovina che predice chissà quali fortune, dalla figba in lacrime per la scoperta, da parte dei genitori, di una lettera d'amore segreta, alla circuizione di un'ingenua e tanto brutta giovinetta a opera di due melbflue e avvizzite mezzane. Di tutti questi volti popolani, per naturalezza e dolcezza, spicca il gioioso ritratto di una semplice fantesca, dal caldo e rasserenante sorriso. Sebbene lontano dabe grazie del papato. Traversi conta alcuni facoltosi ammiratori ab'interno del clero romano. Per questo, l'opera del pittore non si limita esclusivamente a dipinti di tema profano, ma comprende anche numerosi quadri a sfondo religioso, benché dotati forse di minore fascino e freschezza. Ab'osservatore attento non sfuggirà che alcuni dei biblici vegbardi rappresentati, come nel dipinto di Giobbe, assomigliano curiosamente ai ritratti delle sue opere profane, in cui sono raffigurati vecchi mendicanti. Terminata U 16 novembre l'esposizione a Stoccarda, la mostra monografica di Gaspare Traversi si sposterà a dicembre Nato da una umile famiglia nel quartiere del teatro San Bartolomeo (dove oggi sorge il San Carlo), è rimasto a lungo quasi del tutto sconosciuto

Persone citate: Alessandro Melazzini, Gaspare Traversi, Giobbe

Luoghi citati: Capodimonte, Napob, Stoccarda