Una muraglia difenderà dalla furia dello Stura

Una muraglia difenderà dalla furia dello Stura SARA INNALZATA TRA LANZO, BALANGERO, CAPASSE, MATHI, VILLANOVAE NOLE Una muraglia difenderà dalla furia dello Stura L'opera in pietra proteggerà sei Comuni colpiti dalle ultime esondazioni Giovanni Giacomino NQLE CANAVESE È pronto il progetto che dovrebbe contenere per sempre la furia del torrente Stura. Sono tre chilometri e mezzo di alti muraglioni in pietra per difendere i comuni di Lanzo, Balangero, Cafasse, Mathi, Villanova e Noie dalle terribili esondazioni che durante le ultime alluvioni hanno eroso e divorato chilometri di sponde provocando danni enormi. L'opera costerà più di 4 milioni di euro: metà verranno dati dalla Regione (sono finanziamenti per la ricostruzione post alluvione), mentre la parte rimanente sarà a carico della ditta che si aggiudicherà l'appalto. Proprio così: l'impresa userà anche camion ed escavatori per ripulire il letto del fiume da quasi un milione di metri cubi di materiale. Massi, pietre, ghiaia e altri detriti trasportati a valle dalle piene che potranno essere impiegati per innalzare le difese spendali o venduti a circa 3 euro al metro cubo. «È un'ottima soluzione, anche perché da almeno una trentina di anni non si ripuliva in maniera radicale l'alveo dello Stura», spiega Walter Togni, assessore all'Ambiente del comune di Noie Canavese e coordinatore delle sei amministrazioni che sono coinvolte nel progetto redatto dai professionisti della Provana Spa di Leinì. Il grosso dei lavori si eseguirà lungo gli argini del torrente che insistono sul territorio di Lanzo e Cafasse. Nel primo caso le scogliere (edificate sulla sponda sinistra del torrente) lunghe mille e cento metri e alte cinque serviranno soprattutto ad evitare gli allagamenti del complesso polisportivo al confine con il comune di Balangero. «Proprio lì perché tra pochi mesi questa amministrazione e la Provincia investiranno oltre due milioni di euro per la ristrutturazione della piscina e della palestra - illustra Andrea Filippin, il sindaco di Lanzo -. Proprio in questi giorni gli operai stanno rimettendo a nuovo i campi da tennis». Nel caso di Cafasse (sponda destra,) invece, il chilometro di muragliene è davvero vitale perché dovrebbe evitare di far finire sott'acqua una parto del paese, l,e borgate Barra e Paschero, dove durante l'ultima alluvione gli abitanti erano stati costretti a lasciare le loro case per una notte intera. Poi rimarranno ancora più di mille metri di sponde per proteggere Noie e Villanova. Adesso è solo più una questione di tempistiche. Dopo la conferenza dei servizi prevista per settembre, se non spunteranno degli intoppi, sia burocratici che atmosferici, a fine ottobre dovrebbero essere appaltati i lavori che porteranno diritto verso l'apertura del cantiere prevista al più tardi per il gennaio 2004. I mezzi cingolati dovrebbero lasciare il letto dello Stura dopo più di un anno di manovre. «Lavorando gomito a gomito con l'assessore alla difesa del suolo e opere pubbliche della Regione Caterina Ferrerò abbiamo scelto di unire sei amministrazioni e di affidare tutto alla Provana per accelerare i tempi di realizzazione - dice ancora Togni -. Perché francamente queste sono opere che avrebbe dovuto studiare e costruire l'ex Magistrato del Po, ma i tempi si sarebbero allungati parecchio e qui nessuno aveva voglia di aspettare». Dopo la messa in sicurezza dello Stura i sei comuni partiranno di nuovo insieme per cercare di capire come si possono rivalutare dal punto di vista ambientale le zone di verde che si affacciano sul corso d'acqua. Il costo totale è di quattro milioni di euro: la metà arriverà dalla Regione Il resto sarà a carico di chi vincerà l'appalto L'alveo del torrente non veniva ripulito da almeno trent'anni L'apertura del cantiere è prevista per ottobre Case distrutte in frazione Inverso nelle Valli di Lanzo durante l'ultima alluvione

Luoghi citati: Balangero, Cafasse, Capasse, Lanzo, Mathi