Italia, falsa partenza Perrone: ci penso io

Italia, falsa partenza Perrone: ci penso io IL PESO A UN EX DOPATO, DOPPIETTA ETIOPE NEI 10 MILA FEMMINILI Italia, falsa partenza Perrone: ci penso io Subito bocciati Vizzoni, Donato e il trio di saltatori in alto. Stamane tocca alle marciatrici con la biellese annunciata in gran forma. Beffa per Perez: vince l'oro ma non incasserà il bonus per il suo primato Giorgio Barberis inviato a PARIGI Quattrocentocinquantanove chilometri, per un marciatore abituato a lunghi allenamenti, non sono poi tanti. Il discorso cambia se sono quelli della Pan American Freeway che pennettono di salire dai 2500 metri di altitudine della capitale Quito ai 4800 di Cuenca, città natale di Jefferson Perez, il marciatore ecuadoregno che, 7 anni dopo l'oro di Atlanta che diede il primo alloro intemazionale al suo Paese, si è ripetuto nella 20 km, andando a riprendere con un finale eccezionale che gli ha permesso di ottenere il nuovo limite mondiale della distanza lo spagnolo Femandez, che troppo aveva osato in avvio. I 459 km Perez lì percorse per adempiere al voto fatto alla Madonna prima dell'Olimpiade che lo portò all'onor del mondo e questa voltasarebbe stato disposto amarciame anche di più se la laaf non lo avesse beffato dicendogli che non gli spettano i 100 mila dollari con i quali vengono premiati eventuali record del mondo: fino al 1" gennaio 2004 nella marcia non verranno riconosciuti primati mondiah, ma soltanto migliori prestazioni e, grazie a questo cavillo, niente bonus. Una beffa, anche se comunque gli verranno riconosciuti i 60 mila dollari spettanti ai vincitori di medaglie d'oro. Deludente GandeUini, degli italiani a farsi valere più di tutti (110) è stato Lorenzo Civallero, l'allievo di Sandro Damilano, che ha ritoccato di 38" il primato personale e, alla soddisfazione di un Mondiale speso bene, potrà aggiungere il premio Fidai per chi riesce a migliorarsi: un regalo del valore di 500 euro, nella fattispecie valido anche per i marciatori. Discreta anche la gara di Michele Didoni. La giornata inaugurale dei Mondiah ha visto salire sul podio più alto, oltre a Perez, il pesista bielorusso Andrei Mikhnevich, che appena il 4 agosto aveva finito di scontare due anni di squalifica per doping, e la fondista etiope Berhane Adere, che succede così alla connazionale Tulu, firmando il terzo tempo all-time dei 10 mila. qlppiR ù i r a l . Ed è stata gara davvero bella, con un quartetto formato dalle etiopi Adere e Ridane, dalla cinese Sun e dall'olandese Kiplagat, che fino a qualche mese fa era cittadina keniana, a darsi battaglia fino in fondo. La Sun ha tentato la sorpresa a 700 metri dal traguardo, ma proprio la Adere è stata prontissima ad andare a riprenderla per poi allungare, irresistibile, a 250 metri dall'arrivo. Se il buongiorno dei Mondiah è stato amaro per l'Italia (il solo Obrist ha superato la fase iniziale dei 1500, dove peraltro dei 28 partecipanti alle batterie 24 sono stati promossi in semifinale) c'è da augurarsi che oggi il vento cambi e che Betty Perrone riesca a regalarci un sorriso. Ancora marcia, dunque, per sperare in un podio, con la biellese leader del terzetto di piemontesi in gara: la Perrone, pur vivendo da anni a Firenze, è infatti biellese di Cambursano, Rossella Giordano di Asti e Elisa Kigaudo cuneese di Roccavione. «Sto bene e il cambio di allenatore, da Sandro Damilano a Gianni Perricelli, è servito soprattutto a darmi nuovi stimoli - spiega la Perrone - in quanto la qualità del lavoro svolto negh anni passati con Sandro è fuori discussione. Aver partecipato alle prove del Grand Prix, dopo' la delusione dello scorso ottobre a Torino in Coppa del Mondo dove un attacco febbrile condizionò la mia gara, è servito per verificare delle condizioni differenti per affrontare i 20 chilometri, soprattutto a livello di comportamento delle avversarie. Le rivali sono tante e qualificate, a partire dalle russe Ivanova e Nikolayeva e dell'irlandese O'Sulhvan. Vedremo». Non si sbilancia, Betty. Ma i test svolti al Sestriere parlano di condizioni di forma simili a quelle di Sydney 2000, dove solo un'immeritata squalifica a poco più di un chilometro dal traguardo privò la biellese dell'oro che era avviata a conquistare. E, sempre oggi, ma nel pomeriggio vedremo in pedana anche Magdelin Martinez per una qualificazione del salto triplo tutta da seguire dopo le sorprendenti eliminazioni, ieri al maschile, del romeno Oprea e dello statu¬ nitense Davis. Tra i titoli in palio, particolare attesa per i diecimila con gli etiopi Gebrselassie e Bekele, il veterano e il delfino, a fare fronte comune per respingere l'attacco dei keniani e poi giocarsi il successo tra loro. E ancora gran finale dei 100 donne, dal pronostico apertissimo, e conclusione dell'eptathlon dove la svedese Kluft ha condotto la prima giornata a suon di primati personali nelle quattro gare disputate. :^^ Grazia e grinta in un'inconsueta posa di Betty Perrone, regina della marcia italiana che stamane vuole un podio mondiale