Si riaccende il fronte dì Bassora, tre inglesi uccìsi

Si riaccende il fronte dì Bassora, tre inglesi uccìsi BUSH ALLA RADIO: «I TERRORISTI VOGLIONO INSTAURARE NEL MONDO GOVERNI DI TALEBAN» Si riaccende il fronte dì Bassora, tre inglesi uccìsi A Kirkuk scontri etnici fra curdi e turcomanni, i marines sparano sulla folla corrispondente da NEW YORK «I terroristi hanno dichiarato guerra a ogni nazione del mondo libero e si propongono di instaurare governi simili a quello dei taleban». Il presidente americano, George Bush, ha affidato al discorso radiofonico settimanale una lettura comune dei due attacchi avvenuti il 19 agosto: a Baghdad contro il quartier generale dell'Orni (23 morti) e a Gerusalemme contro un autobus (20 morti). «Questi due attentati rivelano la natura dei terroristi, commettono atrocità perché perseguono la fine del mondo civilizzato, per imporre la loro visione totalitaria», ha detto Bush assicurando che non ci saranno ritirate: «Dall'Afghanistan all'Iraq alle Filippine combattiamo contro i terroristi dovunque agiscono, si riuniscono e pianificano». Se i due attentati hanno inferto duri colpi alla ricostruzione dell'Iraq ed alla «Road Map» per il Medio Oriente, Bush rilancia l'impegno della sua amministrazione per la stabilizzazione della regione: «Gli Stati Uniti e le Nazioni Unite continueranno ad essere a fianco del popolo iracheno e in Medio Oriente nessuno Stato palestinese potrà mai sorgere sulla violenza». La cronaca irachena tuttavia disegna uno scenario di costante preoccupazione per la Casa Bianca. Ieri a Bassora, principale città del Sud, tre soldati britannici sono stati uccisi e uno gravemente ferito in un agguato della guerriglia - portando a 11 inglesi e 65 americani il bilancio delle vittime in combattimento dalla fine della guerra - mentre a Kirkuk, nel Nord, violenti scontri interetnici fra curdi e turcomanni si sono conclusi con l'uccisione di tre iracheni da parte delle truppe americane. La sovrapposizione fra guerriglia e tensioni locali crea crescenti problemi all'amministrazione militare a causa di un Consiglio governativo iracheno sempre più inquieto: l'ambasciatore Paul Bremer è stato contestato per non essere ancora riuscito a ripristinare la corrente elettrica alla situazione precedente alla guerra, e lui si è difeso ribattendo che il 90 per cento degli ospedali è tornato a funzionare normalmente. Bremer da Baghdad ha parlato all'unisono con Bush: «L'Iraq è divenuto uno dei campi di battaglia della guerra globale contro il terrorismo, l'attentato all'Orni non significa che abbiamo perduto il controllo della situazione ma che a Baghdad colpisce lo stesso terrorismo che abbiamo visto all'opera a New York, Nairobi e Beirut». Tre le ipotesi per la matrice dell'esplosione che ha ucciso anche il rappresentante dell' Onu Sergio Veira de Mollo: «Membri del deposto regime, terroristi stranieri oppure una forma di cooperazione fra entrambi». In una intervista alla tv araba Al-Jazeera il vicesegretario di Stato, Richard Armitage, ha aggiunto: «I confini dell' Iraq con Iran, Siria ed Arabia Saudita sono notoriamente porosi e consentono il passaggio di combattenti stranieri, non sono in grado di affermare che questi tre Paesi sono direttamente responsabili, ma come minimo non fermano questi terroristi lungo i confini». E' la prima volta che un alto funzionario dell'amministrazione Usa accusa l'alleata Arabia Saudita di consentire l'infiltrazione di terroristi. A negare ogni contributo estemo alle azioni militari antiamericane è stato invece un comunicato del «Jaish Mohammed» (Esercito di Mohammed), che ribadendo la rivendicazione dell'attacco alla sede deU'Ònu ha precisato che «è stato compiuto solo da iracheni», per sottolineare il carattere nazionale dell'opposizione alla presenza straniera. La preoccupazione per nuovi possibili attentati ha fatto sgomberare da mercoledì l'ambasciata della Gran Bretagna a Baghdad. Sul fronte degli sforzi diplomatici in corso a Washington per convincere un maggior numero di Paesi ad inviare soldati in Iraq c'è dei registrare la decisione della Thailandia di far partire 443 militari, che operaranno a Karbala. La Turchia sta invece esaminando l'ipotesi di dispiegare un contingente di diecimila uomini, ma la decisione finale resta condi¬ zionata alle trattative in corso all'Orni per ima nuova risoluzione. AI fine di raggiungere un compromesso al Consiglio di Sicurezza - secondo il «New York Times» - il Segretario generale dell'Orni, Kofi Annan, avrebbe proposto di affidare agli Usa la guida della forza intemazionale di polizia che agirebbe su mandato delle Nazioni Unite. [m. me] Il vice di Powell accusa anche l'Arabia Saudita di lasciar infiltrare combattenti stranieri attraverso i suoi confini Un'immagine dei violenti scontri avvenuti ieri a Kirkukfra curdi e turcomanni: i soldati americani sono intervenuti facendo tre vittime

Persone citate: Bremer, Bush, George Bush, Kofi Annan, Paul Bremer, Powell, Richard Armitage, Sergio Veira De Mollo