«Serrata» in serie B: scioperano 19 squadre su 24 di Guglielmo Buccheri

«Serrata» in serie B: scioperano 19 squadre su 24 PIOGGIA DI RIFIUTI PER LA COPPA ITALIA DI DOMENICA DOPO I RIPESCAGGI DI CATANIA, SALERNITANA, GENOA E FIORENTINA «Serrata» in serie B: scioperano 19 squadre su 24 Carrara: sanzioni a chi non gioca. Petrucci: si parte, o commissariamento Guglielmo Buccheri ROMA «Parlare di etica nel mondo del calcio evidentemente non ha senso se le parole non sono accompagnate dalla minaccia della penalizzazione di punti in classifica. Se la Federcalcio non farà rispettare le regole siamo pronti al commissariamento». E' già tardo pomeriggio quando il presidente del Coni, Gianni Petracci invia una lettera, dai toni decisi e senza spazio per le interpretazioni, al numero uno del calcio itahano: per spegnere la minaccia del cartello delle 19 squadre di B in rivolta contro un campionato allargato tanto da.annunciare il rifiuto di scendere in campo già domenica in coppa Itaha, la Giunta straordinaria del Coni decide di offrire una sponda a Carraro per mettere spalle al muro i ribelli, «Il governo ha fatto la sua parte con il decreto stoppa-Tar e un intervento che mancava dai tempi del calcio scommesse, il Coni così Petrucci - ha accolto la proposta di una B a 24 avanzata dalla Federcalcio, adesso spetta alla Figc far partire i campionati nel rispetto delle regole. Se non sarà così si aprirà la strada al commissariamento con la Giunta del Coni pronta ad adottare anche autoritativamente tutte le misure necessarie per assicurare il regolare svolgimento dei campionati». Una scossa, quella del presidente del massimo organo dello sport italiano, che trova immediata risposta negh uffici di via Allegri: Carraro si dice disponibile al dialogo anche con i club «ribelli», ma poi passa al contrattacco. «Se le società non scenderanno in campo, gh organi della giustizia sportiva adotteranno i provvedimenti in base alle disposizioni federah». Tradotto: sulla testa dei 19 club che oggi a Milano si riuniranno per definire le linee d'azione futura, pesa la sconfitta a tavolino e i punti di penalizzazione per ogni partita dove non si presenteranno al fischio d'inizio. A provocare il nuovo cortocircuito nel calcio quelle società che considerano il decreto «stoppaTar» come un'invasione della pohtica sui regolamenti della giustizia sportiva, che vedono nella scelta del ripescaggio della Fiorentina una scelta dettata da logiche commerciah alla faccia di meriti o titoli sportivi guadagnati sul campo. Al gioco del tutti contro la Federcalcio si sono per primi iscritti quei 19 club di B (con l'appoggio esterno anche del Como di Preziosi), ovvero tutto il panorama della serie cadetta senza le quattro ripescate, che in una lettera inviata ai vertici delle istituzioni sportive annunciano il proprio voltafaccia ad ogni prossimo appuntamento sul campo. La reazione a catena vede una Lega che si spacca con il principio della mutualità (Genoa, Fiorentina, Catania e Salernitana chiedono di partecipare alla spartizione, circa 190 miliardi delle vecchie lire, che dalla serie A sono destinate alla B) a condizionare mosse e scenari. «Siamo compatti - spiega il presidente del Torino, Attilio Romero ma speriamo di esserlo anche dopo l'incontro che ci vedrà protagonisti fra qualche ora». L'Atalanta sceghe la strada più «pericolosa»: per protesta contro la pohtica e le decisioni della Federcalcio, il club bergamasco decide di respingere le convocazioni in Nazionale dei propri giocatori Under 16, 17 e 19. Maurizio Zamparini, patron del Palermo, pensa alla via dell'azione legale contro la Figc. «Quello che hanno fatto è disgustoso, lunedì mi dimetterò dalla carica di presidente, poi citerò i vertici della Federcalcio in tribunale». Da Trieste, il numero uno della società alabardata, Amilcare Berti, chiede «la nostra ammissione in serie A per meriti sportivi e patriottici visto che Trieste sta per celebrare il cinquantennale del ritorno all'Ita¬ lia», mentre il Bari e il Livomo bloccano la vendita dei biglietti per la partite di coppa Italia. E dalla massima serie arriva anche la solidarietà del presidente del Brescia, Gino Corioni, che avanza la candidatura del club bresciano per l'adesione al cartello dei 19 ribelli, «Il Coni adotterà tutte le misure necessarie ed opportune per garantire anche autoritativamente il regolare svolgimento dell'attività sportiva», ripete Petrucci, A Carraro il testimone per far rispettare le regole con la minaccia di punti di penalizzazione che accompagnerà la riunione dei rivoltosi di questa mattina negli uffici della Lega calcio a Milano. La serie B tira la corda, la A si mette alla finestra: nel mezzo la paura, ma anche l'attesa, per un compromesso introvabile e che potrebbe aprire la strada alla SuperLega con attori protagonisti i club di vertice del campionato con tanti saluti alla mutualità fra grandi e piccole. Oggi a Milano il summit decisivo dei club «ribelli» Bari e Livorno bloccano la vendita dei biglietti Il Coni: parlare di etica nel calcio non ha senso se le parole non sono accompagnate dalla minaccia di penalizzazioni