Coppa America, è l'ora dell'esame per Napoli

Coppa America, è l'ora dell'esame per Napoli A DICEMBRE LA DECISIONE FINALE Coppa America, è l'ora dell'esame per Napoli Il test a Ginevra su regime fiscale, investimenti e sicurezza Mariella Cirillo NAPOLI E' il momento di giocare le carte vincenti, dimostrare con i fatti che il sogno di Coppa America può diventare realtà. Ma per regalare all'Italia la più famosa competizione velica intemazionale e a se stessa un'irripetibile occasione di sviluppo, Napoli deve superare l'agguerrita concorrenza delle altre quattro candidate, Valencia, Palma di Maiorca, Lisbona e Marsiglia. Una sfida che entra nel vivo oggi a Ginevra, dove le delegazioni incontreranno il patron di Alinghi, Emesto Bertarelli, e l'Ac Management, primo passo della selezione che porterà in dicembre all'ufficializzazione della scelta finale. Appuntamento alle 9 in un hotel della città svizzera che tutti cercano di tenere segreto, in ossequio alla richiesta di riservatezza degli organizzatori dell'America's Cup. Il gruppo italiano si presenta con grafici, centinaia di informazioni su infrastrutture, ospitalità, trasporti, ma anche un video che mostra dall' alto i campi di regata, l'incomparabile scenario dei golfi di Napoli e Pozzuoli, la linea di costa da Bagnoli ai Campi Flegrei. Ma nel confronto preliminare con il team Alinghi, la delegazione partenopea accompagnata dal consulente militare del presidente del Consiglio, il generale Leonardo Tricarico, e dal consulente diplomatico di Berlusconi, Giampaolo Scarante - dovrà andare ben oltre le bellezze naturali e fornire risposte convincenti su regime fiscale, investimenti, sicurezza. Un vero e proprio esame, che durerà quasi due ore: una quarantina di minuti per la presentazione della candida- tura, prima del fuoco di fila delle domande degli organizzatori di Coppa America che hanno già ritirato nelle scorse settimane il questionario (80 quesiti) su cui si sono misurate le città candidate. Competizione difficile, viste le chance delle spagnole e i numeri dell'outsider Lisbona, che i bookmaker danno per favorita. Lo ammette anche il governatore della Campania, Antonio Bassolino, che ha partecipato alla preparazione del meeting di Ginevra - interrompendo la vacanza-convalescenza dopo un intervento alle corde vocali - e che ieri ha voluto spiegare i motivi del suo ottimismo. Napoli, dice Bassolino, ha tutti i requisiti per «vincere bene» senza «visioni miracolistiche» dell' evento e senza i «mal di pancia» di chi teme speculazioni urbanistiche a Bagnoli. «Sul piano fiscale, un punto serio da affrontare, noi - assicura il presidente della Regione - siamo in grado di offrire almeno quello che possono offrire, per esempio, Valencia e Palma di Maiorca. E per gli investimenti, grazie ai fondi europei, possiamo utilizzare risorse importanti, visto che siamo l'unica regione, tra quelle concorrenti, a rientrare nella fascia dell'obiettivo 1». Bassolino sottolinea l'unità di intenti tra istituzioni locali e governo e tacita i dissensi intemi, pensando ai progetti per Bagnoli e definendo incomprensibili i «mal di pancia» di chi teme colate di cemento: «Con il sindaco lervolino, garantiamo che la Coppa America si può svolgere nel pieno rispetto delle questioni urbanistiche, senza alcuna speculazione che non consentiremmo e che, devo dire, non vogliono assolutamente Bertarelli e gli altri organizzatori, interessati come noi ad un rapporto velaambiente». Ma la città che spera di bissare l'effetto G7, utilizzando il volano di risorse fresche per nuovo sviluppo e occasioni di lavoro, deve convincere il team Alinghi anche su un argomento che potrebbe essere il suo tallone d'Achille: la questione sicurezza e le fibril¬ lazioni legate alle proteste dei disoccupati, già oggetto di polemiche estive sulla possibilità che rappresentino un handicap per Coppa America. C'è però l'impegno diretto del ministro dell'Interno Pisanu per la massima sicurezza durante tutta la durata dell'America's Cup e qualche asso che Napoli è pronta a calare. La candidata italiana conta su 75 milioni di euro stanziati per la bonifica dell'ex area Italsider di Bagnoli, altri 50 da destinare alla Ac Managemente (sui 120 previsti) per l'organizzazione dell'evento, la realizzazione di tutte le infrastrutture. D'altra parte bisognerà essere pronti ben prima del 2007: dopo l'assegnazione a dicembre, ci saranno soltanto 18 mesi per costruire le basi di terra e di mare che dovranno essere pronte-entro'giugno 2005. Uno studio di fattibilità sull'area di Bagnoli, dove dal punto di vista ingegneristico è più facile operare proprio per l'assenza di strutture, dice che Napoli può farcela. Bassolino: «Abbiamo i requisiti per vincere bene, senza visioni miracolistiche» La città deve superare la concorrenza di Valencia Palma di Maiorca Lisbona e Marsiglia Ci saranno solo 18 mesi per costruire le basi che dovranno essere pronte per giugno 2005 Ernesto Bertarelli al timone di Alinghi Il sindaco di Napoli, Rosa Russo letvolino