«Sono Marescay non solo una riserva» di Roberto Condio
«Sono Marescay non solo una riserva» E' CRESCIUTO IL CENTROCAMPISTA CHE LIPPI HA RIVOLUTO ALLA JUVE: «MI CERCAVANO IN TANTI MA RESTERO' QUI» «Sono Marescay non solo una riserva» Dalle corna al Toro ai 9 gol di Piacenza 1 •a/ Roberto Condio TORINO Alle sei della sera, il sole è ancora caldissimo, quasi stordente. Al centro sportivo Sisport, i pensionati Fiat giocano a calte all'ombra, in canottiera e braghr ole nuaichc decina di metri più in là, invece, sgobba e suda quel che rosta iella Juve spolpata dal mercoledì delle Nazionali. Dodici i biancousp. in trasferta; Nedved, Appiah e Ferrara tirano il gruppo di chi è rimasto con Lippi, a preparare in casa gli ultimi due collaudi precampionato: venerdì a Napoli, giovedì 28 la galoppata in famiglia a Villar Perosa. Uno dei più pimpanti è Enzo Maresca: l'estate gli sta sorridendo. A maggio il suo Piacenza è retrocesso, lui invece è stato promosso: è tornato alla base con una dote importante di 9 reti nelle 31 partite giocate con gli emiliani, poi ha firmato un gol-gioiello alla Reggina e prove convincenti quando è stato chiamato in causa nel centrocampo bianconero che cerca nuove soluzioni. Anche per il 23enne salernitano lippi ha trovato una collocazione medita: esterno sinistro pronto ad accentrarsi, quasi un vice Nedved. Maresca è piaciuto, si è persino scoperto titolare sui giornali in una delle tre diverse Juventus che si potrebbero vedere in campo in questa stagione. «Bella sensazione assicura -. Però la soddisfazione vera è quando è il mister a dirti che toccaate scendere in campo». Quante volte capiterà, dal 31 agosto a maggio? «Difficile dirlo. Le occasioni, comunque, non mancheranno visto che avremo spesso tre partite per settimana. Io sono qui per gioca- re il più possibile, per dare il massimo. Disponibile a fare di tutto, anche se ho le mie caratteristiche e snaturarle potrebbe limitare il mio contributo». Maresca ha parlato chiaro fin dal primo giorno di ritiro: «Sono tornato per restare. L'esperienza di Piacenza mi ha maturato: sono più sicuro, più consapevole di quel che posso fare». Adesso è sempre più convinto di non essere un precario, in bianconero: «Quest'estate ho portato alla Juve richieste di 4-5 club importanti che mi volevano. Moggi mi ha risposto che non se ne parlava nem¬ meno. Segno che hanno fiducia in me, che mi voghono tenere. Anch'io voglio restare. E finché le due volontà coincidono, da qui io non mi muovo di certo». Intanto, però, Maresca per il momento resta una riserva, mentre Appiah e Legrottaghe sono già titolari e Miccoli, l'altro «nuovo», là davanti è messo benissimo. Il tosto Enzo incassa senza fare una piega e, anzi, contrattacca: «Sappiate che non tutti i giovani mandati in giro in prestito dalla Juve, poi rientrano. Questo è già un segnale importante. Poi, rispetto agh altri ultimi arrivati, parto con un handicap: io sono retrocesso, loro no. E, per questo, i nove gol che ho segnato da centrocampista a Piacenza, alla fine sono risaltati meno dei nove che ha segnato Miccoh da punta a Perugia». Non male come stoccatina. Maresca, d'altra parte, non le ha mai mandate dire. Ha personalità da vendere, il ragazzo. Famose restano le corna fatte per festeggiare il gol del 2-2 nel derby di due campionati fa («Basta con questa storia, però: mi spiace davvero che il Toro sia sceso in B») e oggi non ha pudori a rivelare che sì, un pensiero alla Nazionale lo ha fatto anche lui: «Ci ho sperato col Piacenza: andavo bene e il Trap mi vedeva spesso». Per coltivare il sogno, dovrebbe continuare a giocare molto. «Si vedrà. Nell'attesa, mi godo questa Juve già brillante. So che qualche tifoso è quasi preoccupato di vederci così in palla ad agosto: anche noi un po' lo siamo, ma non dimentichiamoci che la preparazione è stata diversa per arrivare pronti alla Supercoppa. Vincere giocando bene, intanto, dà morale e sicurezza». tACVvl
Luoghi citati: Napoli, Perugia, Piacenza, Torino, Villar Perosa
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