Igor Marini, il detenuto meno solo delle Vallette di Gianfranco Quaglia

Igor Marini, il detenuto meno solo delle Vallette IL FACCENDIERE PROTAGONISTA DELLA VICENDA TELEKOM SERBIA ALLA VIGILIA DEL CONFRONTO DECISIVO Igor Marini, il detenuto meno solo delle Vallette Visita dei radicali, poi di un parlamentare di An: «Sto meglio qui che in Svizzera » Gianfranco Quaglia «Mi è parso sereno, in buona forma fisica e a tratti anche spiritoso». Gianni Mancuso, parlamentare novarese di An, ha visitato in carcere Igor Marini alla vigilia del confronto con Fabrizio Paoletti, l'avvocato romano che il faccendiere accusa di averlo incaricato dei pagamenti delle tangenti a Prodi, Fassino e Dini nell'ambito dell'acquisto di Telekom Serbia. Il confronto è previsto per domani nel carcere delle «Vallette». Luciano Randazzo, legale di Marini, ha aperto il fuoco di sbarramento preannunciando un ricorso in Cassazione per far spostare a Roma la competenza territoriale dell'inchiesta contro Marini e Paoletti per associazione per delinquere, ricettazione e truffa (un vorticoso giro di titoli in gran parte falsi). Il parlamentare di An ha raccolto alarne confidenze di Marini. Il detenuto si è lamentato anche con lui del carcere in Svizzera: «Sono stato trattato male, forse volevano farmi pagare qualche scotto, mangiavo in modo pessimo, peggio di un cane, e ho perso anche peso. Qui, alle Vallette, invece, è tutta un'altra cosa, mi sento sereno e mi sono ripreso». Marini è stato sottoposto anche ad alcuni accertamenti clinici che gli hanno diagnosticato alcuni disturbi. Secondo quanto ha appreso Mancuso, una forma di gastrite dovuta allo stress non avrebbe risparmiato Igor Marini, che pur sottoposto al regime di isolamento, gode tuttavia di una cella abbastanza confortevole con servizi privati. «Mi ha confidato che in questi giorni di grande e insopportabile calura si è sentito un privilegiato rispetto agli altri detenuti, perchè poteva farsi la doccia due volte al giorno». Mancuso gli ha portato due libri di viaggi, «Oasi proibite» e «Sabbie arabe». «Li ha graditi molto - aggiunge il parlamentare di Novara - e mi ha ricordato il suo passato di uomo di viaggi e d'avventura. A 18 anni aveva già avuto una parentesi di notorietà come viaggiatore puro, quando attraversoT'Africa da Nord a Sud su un "Ciao"». A Mancuso Igor Marini ha confidato di essere un uomo animato da una profonda fede: «Mi ha confessato candidamente che se non avesse avuto un forte debole per le donne probabilmente avrebbe preso i voti e si sarebbe fatto prete». Igor Marini è stato detenuto prima in Svizzera ed ora è a Torino

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