Trap lancia l'Ital-Juve «Ci giochiamo la faccia»

Trap lancia l'Ital-Juve «Ci giochiamo la faccia» SEI BIANCONERI TITOLARI A STOCCARDA: NON ACCADEVA DAL 1974 Trap lancia l'Ital-Juve «Ci giochiamo la faccia» Domani l'amichevole contro i tedeschi prima dell'esame europeo: «Noi dobbiamo dimostrare al mondo che il calcio italiano è ancora credibile, loro si mettono il chiodo sull'elmetto e vanno alla carica» Marco Ansaldo inviato a MILANO «Manderemo nel mondo il messaggio che il calcio italiano è credibile oggi, come lo era quando sopravvisse alle scommesse clandestine e al doping», dice il Trap. Si parte per Stoccarda, dove la Nazionale affronterà domani sera la Germania, con quest'altro bel compito di riannodare le lenzuola strappate del nostro football: un anno fa lo imponeva la figuraccia nel Mondiale, adesso lo pretende l'immagine litigiosa e becera che diffondiamo tra i parenti europei, stupiti che in questo Paese qualche giudice abbia così poco lavoro da occuparsi di riscrivere le classifiche. Prima amichevole di stagione. L'estate scorsa la Nazionale perse a Trieste contro la Slovenia e parve il punto più basso di una gestione in declino. In un anno è cambiato qualcosa. «Eravamo allo sbando ammette Buffon - senza l'identità e la carica che abbiamo adesso». Questione di risultali. Gb azzurri si sono rimessi in rotta per l'Europeo, Galles e Serbia dovranno garantirne la qualificazione il mese prossimo e il Trap pensa sempre più a una squadra fondata sulla Juve. Giocheranno in sei, a Stoccarda. Solo Miccob andrà in panchina, felice però di aver rimesso l'orecchino che Moggi gli vieta di portare quando indossa il bianconero. A Stoccarda e in sei. La storia non soccorre. Nel '74 l'Itaba di Valcareggi venne eliminata dal Mondiale, perdendo contro la Polonia: anche allora gb juventini erano mezza dozzina. «Ma non si possono fare confronti a trent'anni di distanza - dice Del Piero - è come misurare Rivera con Platini o Maradona. Io sono soltanto orgogboso di essere capitano della Juve, la squadra che porta tanti uomini in Nazionale. C'è orgogbo e non paura per la fatica che si aggiunge in un momento delicato, in cui cerchiamo tutti di ritrovarci». Buffon, Legrottagbe (al posto di Nesta, rimasto a casa come Zanetti per un risentimento muscolare), Zambrotta, Camoranesi, Tacchinardi e Del Piero. L'ItaUuve è l'anomaba in un calcio dove i blocchi non sono più di moda. «Siamo tra i più in forma perchè abbiamo cominciato con l'obiettivo di essere già pronti il 3 agosto per la Supercoppa», spiega Zambrotta. E Tacchinardi che non vestiva l'azzurro daba vigiba del Mondiale, anche perchè non accettava di fare la riserva a Zanetti e Perrotta, racconta di uno stato d'animo rabbioso degbjuventini, alimentato dai molti confronti con il Milan. «Tre vittorie in agosto non bastano a cancellare la delusione di Manchester, soltanto la conquista di una coppa vera lo potrà fare. Tuttavia ho avuto la conferma di quanto pensavo, cioè che se avessimo affrontato il Milan con Nedved in campo non avremmo mai perso la finale». Insomma gli altri faticano a trovare le stesse motivazioni degbjuventini. «Le vere partite verranno tra 15 giorni, sia in campionato che con la Nazionale - dice Del Piero - allora sarà importante avere una condizione ottimale. Abbiamo dimostrato di essere ima squadra solida, il che non significa che sarà facile rimanere i primi, ma ci dà fiducia. Abbiamo trovato in Appiah la conferma che la Juve sa scegliere bene gb acquisti. Ma non si è ancora visto il vero Davids: farà una grande stagione con noi». Alex tornerà in compagnia di Vieri e Totti, per la prima volta dopo il match contro la Corea al Mondiale. Trapattoni insisterà sulla formula che ha convinto anche Lippi, con una punta pesante e tre fantasisti abe spabe. Anche per questo gb tornano utib gb juventini mentre sarebbe stato un incomodo portare Inzagbi, escluso «ma sempre parte del gruppo», come dice il Trap attento a non scaricare mai nessuno. Il et è beUo e carico. La Germania gb è rimasta dentro. «Nel calcio ma soprattutto neba struttura deba società. E' gente che non moba mai, non parte mai battuta: loro si metto¬ no il chiodo suU'elmetto e vanno aba carica. Credo di averci lasciato degb affetti». E Strunz, Iba più sentito dopo queba famosa invettiva in tv? «Lui no, ho sentito qualche suo amico. Poveretto, ha un cognome infebee per noi itabani. Ma era un giocatore bravissimo». Che i tedeschi, da quel giomo, non hanno mai dimenticato. Francesco Totti con Vieri e Del Piero: il trio si ricompone per la prima volta dopo il match contro la Corea al Mondiale