Valentino, un giro mozzafiato per dire a tutti: sono il migliore
Valentino, un giro mozzafiato per dire a tutti: sono il migliore A BRNO ROSSI TORNA AL SUCCESSO CON UN FINALE THRILLING: SULTRAGUARDO INFILA GIBERNAU Valentino, un giro mozzafiato per dire a tutti: sono il migliore BRNO Meglio non fare troppi giri di parole e andare subito al sodo: .quella di ieri a Bmo, decima prova del motomondiale, è stata semplicemente «la gara più bella da quando esiste la MotoGp». Ha vinto il migliore, cioè Valentino Rossi, in virtù di un ultimo giro da brivido, corso a velocità pazzesca (record della pistaj.e praticamente sulle tele, visto che le gomme, quelle, erano già finite da un paio di ^ri. Ma avrebbero potuto vincere sia il suo nemico di quest'anno, lo spagnolo Sete Gibernau, (che di Valentino è grande amico ma che in pista, quando può, cerca di batterlo sempre e comunque) giunto secondo per un pugno di millesimi di distacco, sia l'australiano Troy Bayliss, il carrozziere volante, che con la Ducati Desmosedici ha giocato «a fare il Capirossi», visto che il suo compagno di squadra, più sfortunato che mai, è stato costretto al ritiro a due giri dalla fine (quando era terzo) per un problema elettrico. Gli altri? Non c'erano, non ci sono mai stati. Semphcemente. Né Max Biaggi, troppo presto fuori dai giochi, quinto all'arrivo a oltre 11", forse vittima di tutte le nuove diavolerie di motore che la Honda finalmente gli ha fatto avere, sia Checa, Hayden Barros, Ukawa e Melandri, tutti staccatissimi, poco più che comparse. Ha vinto Valentmo,-viva Valentino. Il quale, a fine gara, ha voluto togliersi alcuni sassolini dalle scarpe contro chi, soprattutto alcuni mass-media, avevano cominciato a dipingerlo come un uomo in crisi, all'asciutto di vittorie per due mesi (quattro gare), distratto dalle sirene della Formula 1 eccetera eccetera. Così, taghato il traguardo, i ragazzi del Fans Club, travestiti da galeotti, gh hanno messo una palla al piede, gh hanno dato un piccone e lo hanno costretto a spaccare pietre in mezzo alla pista. Come a dire: visto che sei costretto a vincere, che la gente non si accontenta, ti condanniamo ai lavori forzati. Lo show è continuato poi sul palco, quando Rossi ha indossato sulla sua chioma rosso fuoco (altra novità del weekend) il cappellino dei forzati con la scritta «1111-46» (il numero delle vittorie e quello ormai mitico di gara) innaffiando di champagne la tribù che lo osannava nei pressi. Un finale di giornata esaltante per gh appassionati, dopo che in gara si erano'visti numeri di alta scuola, miracoli di equilibrismo, adrenalina dispensata a piene mani e naturalmente coraggio da vendere. Sì, perché vincere in queste condizioni vuol dire avere un corag- gio fuori dal comune: e Valentino ieri ha dato una lezione a tutti, ha rimesso le cose a posto (54" successo in carriera, uguaghato Doohan) e posto un'altra serie ipoteca sul mondiale, che sarebbe il 50. Celebrato il campione di Tavullia, detto che molto presto avremo notizie sul suo contratto (oggi a Bmo scenderà in pista la versione evoluzione della 211 che verrà presentata al Gp del Portogallo e se Valentino ci salirà sopra vuol dire che resterà alla Honda), diamo uno sguardo anche alle altre prove. Nella classe 2501'Aprilia si è vendicata subito: nel senso che dopo il ko del Sachsenring ad opera di Roberto Rolfo, ieri si è ripresa tutto il podio. Solo che a vincere non è stato Poggiali. D sammarinese in pista si è messo a Utigare con lo spagnolo Ehas, un po' irruento ma entro limiti accettabili. I due, a forza di controllarsi, hanno lasciato fuggire il francese De Puniet al quale non è rimasto che ringraziare del regalo e andare a vincere, regolando lo spagnolo e il sammarinese. Morale: nonostante la sconfitta Poggiah aumenta il vantaggio sia su Nieto (6") che su Rolfo (quarto e troppo presto taghato fuori dalla bagarre). Baciato dalla fortuna, Manuel. Però stia attento/perché ci sono 5 piloti in 19 punti: una bella ammucchiata. Nella classe 125, infine, è tornato alla vittoria lo spagnolo Pedrosa che ha regolato alla distanza un Perugini a corto di gomme e un De Angelis superlativo: Alex era primi quando il motore gh si è spento, è piombato in 13a posizione, ha ripreso la gara ed ha chiuso terzo. Senza quell'inconveniente chissà come sarebbe finita la gara. Adesso tutti in Portogallo, penultima tappa europea prima di 4 gare oltre oceano (Brasile, Giappone, Malesia e Australia) prima del gran finale a Valencia: indovinare i vincitori sarebbe come azzeccare il «6» al Superenalotto.E di questi tempi non è impresa facile [r.m.] Il «galeotto» Valentino Rossi festeggia a champagne la vittoria n" 54 in carriera: tante quante l'australiano Doohan
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