Sky non indossa la Maglia Rosa

Sky non indossa la Maglia Rosa L'ESORDIO ITALIANO DELLA NUOVA TIVÙ' A PAGAMENTO FRA PREGI E DIFETTI Sky non indossa la Maglia Rosa Gianni Romeo APRITE l'ombrello, amici sportivi che vi state inoltrando nel mondo di Sky. Sarà impresa non da poco ripararsi dalla pioggia di gol della nuova tivù a pagamento. Nel primo weekend di massiccio monitoraggio sui campi d'Europa, Manchester, Chelsea, Bayem sono stati un sontuoso avvicinamento al match dei match. Dal quale però ci aspettavamo di più, sul piano delle riprese televisive. Sky aveva annunciato 17 telecamere piazzate sul campo per sbalordire i voyeurs, ma alla resa dei conti non abbiamo capito dove fossero, tutti questi occhi. Cercavano di stare molto dentro la partita, e questo è un giusto modo di offrire calcio alla maniera inglese con i particolari sempre in primo piano. Ma al momento opportuno l'angolazione deve aprirsi per aiutare il telespettatore a rendersi conto dello sviluppo globale dell'azione. Cosa che avveniva molto raramente. Anzi, l'affanno di stare agganciati ai primi piani era tale che qualche volta alla telecamera di turno scappava via persino la palla. Era anche stata annunciata ima nuova veste grafica, una lavagna elettronica battezzata Telestrator, ma in realtà non si è visto nulla che già non si conoscesse. Segnali, righe gialle e frecce per far comprendere la disposizione in campo dei giocatori, misurazione delle distanze, un rigo nero per indicare l'eventuale posizione di fuorigioco: tutte cose già sperimentate in passato e usate anche nel presente. Semmai un tentativo di passo avanti c'è stato nell'uso meno assillante dei replay, che stanno diventando un'ossessione. Qualche volta ci propinano otto volte la stessa ripetizione, e intanto la partita sta andando avanti. Ebbene, ieri sera c'è stato rispetto per l'evento. Fin troppo, forse. Gol a parte, i replay erano minimi e spesso poco chiarificatori, come nel caso del battibecco fra Del Piero e Roque Junior che meritava un approfondimento. Il telecronista, Fabio Caressa, ha ritmo, non fa papere, indica al volo i giocatori, segue il match senza divagare troppo. Insomma, funziona. Funzionerebbe ancor megho se limasse quell'enfasi alla sudamericana che lo porta ad esempio ad «allungare» il nome del giocatore quando tira o fa gol (Del Pierooooo...). Lo affianca bene Beppe Bergomi, esattamente uguale a quando giocava: solido, essenziale, comprensibile, senza fronzoli. Buona la costruzione grafica, diciamo megho la finzione, di collocare Altafini e Porrà, che introducevano l'incontro, come su una scrivania affacciata sul campo. Ma l'esordio di Sky nel «giro» del calcio non è stato trionfale come annunciato. Normale: e di questi tempi la normalità è un merito. La Maglia Rosa ieri sera l'ha indossata giustamente soltanto la Juventus.

Persone citate: Altafini, Beppe Bergomi, Del Piero, Del Pierooooo, Fabio Caressa, Gianni Romeo, Maglia Rosa, Porrà, Roque Junior

Luoghi citati: Europa, Manchester