Del Piero-Camoranesi S. Siro applaude la Juve

Del Piero-Camoranesi S. Siro applaude la Juve NUOVO CONVINCENTE SUCCESSO AL «TROFEO BERLUSCONI» Del Piero-Camoranesi S. Siro applaude la Juve Con un gran 10 tempo i bianconeri piegano un Milan in ritardo Appiah manda in rete il capitano, l'italo-argentino sigiHall 2-0 Il premier in tribuna si consola coccolando il neo acquisto Kakà Marco Ansaldo inviato a MILANO Numerose ma piccole rivincite non consumeranno mai una grande vendetta, tuttavia la Juve si toglie in questo scorcio d'estate qualche sassolino nei confronti di chi, come GaUiani, l'aveva definita meno forte del Milan dopo quanto era successo a Manchester. I bianconeri dopo la Supercoppa in America e l'amichevole di Ancona, hanno battuto i milanisti anche ieri sera a San Siro nel trofeo Berlusconi, che conta appena più di un'amichevole, eppure provoca qualche rodimento al presidente del Consigho. Un 2-0 netto, stampato dai gol di Del Kero e Camoranesi sul finire del primo tempo. E' stata la dimostrazione più nitida della superiorità juventina in questo momento, sia nel gioco che nel fisico, anche se le prove che contano arriveranno ben più tardi. Milan-Juve, come i discorsi sul caldo, è .diventata un'abitudine dell'estate ma ce ne sono di più sgradevoli: questo almeno è buon calcio che allontana i tifosi dai Tar e dai fideiussori imbroglioni. H ritmo è già alto, l'azione è piacevole soprattutto quando passa per i piedi già bene in sintonia con il cervello. Quelh di Appiah, ad esempio. Il ghanese si è inserito in fretta nel cuore del gioco juventino perché ha scelto la via più semplice per riuscirci; è il compagno che non ti lascia mai solo e corre come un maratoneta per togherti dai guai se non sai a chi dare la palla. Appiah gioca molto per gli altri, raramente sbaglia il tocco perché cerca il più agevole e ogni tanto ne sfodera uno illuminante, com'è stato l'assist che ha smarcato Del Piero in area per il gol dell'1-0. Non ha la potenza dirompente delle accelerazioni di Davids (osannato dai tifosi al suo ingresso nella ripresa), è un'altra cosa rispetto all'olandese eppure abbiamo l'impressione che per la Juve sarà difficile fame a meno: la formazione di ieri sera a San Siro si avvicina moltissimo a quella titolare, negli uomini e nella disposizione tattica, la stessa del finale dell'ultima stagione. C'è poco da inventare, va soltanto risistemata la condizione di giocatori chiave come Del Piero (in grande progresso nei movimenti in campo, ancora impreciso nell'impartire ordini alla palla che talvolta non lo capisce) e soprattutto Trezeguet, al rientro, se si può definire tale un match che la Juve ha giocato praticamente senza centravanti finché non è entrato Di Vaio. A due settimane dal presumibile avvio del campionato, i campioni d'Italia stanno meglio del Milan che ha cambiato gli estemi in difesa ma non ne ha migliorato la solidità. Pancaro è in palla, Cafu invece quasi fa rimpiangere Simic: il brasiliano per ora è un Pendolino su un binario morto e dalla sua parte la Juve ha trovato gU spiragli più pericolosi, a cominciare dall'incursione veemente di Zambrotta che dopo 6' ha offerto a Nedved la migliore palla gol, sparacchiata alta con la porta spalancata. L'altro problema per Ancelotti, che ha perso anche Pirlo (distorsione alla caviglia sinistra) per un'entrata di Tacchinardi, sarà reggere per un mese e mezzo senza Maldini: Roque Junior è un campione del mondo ma pure Apofioni rischiò di diventarlo e non ci pareva un fenomeno. L'emergenza per ora è nella difesa che Nestapuntella da solo. All'esonho in maglia rosa confettino e pantalone che ci assicurano sia grigio sebbene dalla tribuna appaia di un viola sacrilego, la Juve ha giocato con veemenza la prima mezz'ora, punteggiata da parte milamsta dalle discese di Pancaro e dai tiri di Seedorf, l'unico a cercare la porta con un'insistenza talvolta presuntuosa. Nessuna notizia di Inzaghi magari intontito dalla cura Materazzi; un paio di lampi di Sheva, certamente imparagonabili ai disastri che l'ucraino creò nella finale di Manchester contro Monterò. Le trame veloci della Juve scontavano l'imprevista mancanza di mira in Nedved. Il ceco fiammeggiava al suo solito, pare che per lui ogni partita contro il Milan sia una questione personale, ma i suoi tiri erano imprecisi e Nesta, in un caso, ne rimpallava la conclusione. La Juve doveva aspettare quindi il finale del tempo per passare in vantaggio. Ci riusciva nel suo momento meno felice. Appiah inventava un passaggio dritto come una lama per Del Piero tenuto in gioco da Roque Junior. Il tocco di Alex era sicuro. E dopo cinque minuti arrivava il raddoppio. L'azione partiva quasi dall'area juventina, sulla sinistra. La palla passava per i piedi di Del Piero, Trezeguet, Nedved che infilava la difesa e metteva un gran cross al centro, bucato da Trezeguet, invece sfruttato da Camoranesi, dietro di lui, con un sinistro inarrivabile. Nella ripresa, la pressione milanista non portava pericoli eccessivi a Buffon. Soltanto nel finale, Tomasson sbagliava due occasioni per il 2-1 e Seedorf colpiva il palo su punizione. L'ultima occasione tuttavia era ancora della Juve. Zambrotta, in grande forma, metteva la palla sulla testa di Miccoli che colpiva dal basso verso l'alto, ovviamente oltre la traversa. (4-3-1-2) wm (4-2-3-1) ty fc SISS^ MSttSare,7^S Sno^?0;Sv^fSlE^VL*Se) (18' St DAII.:Lippi7. Arbitro: Trefoloni 6,5. Reti: pt 40; Del Piero, 45' Camoranesi. Spettatori: 30.657 per un incasso d403114e Dida 6,5; Cafu 5,5, Mesta 7, Roque Junior 5,5, Pancaro 6; Ambrosini 6,5, Pirlo 6 (32' st Redondosv), Seedorf 6,5; Rui Costa 5,5 (22' st Brocchi 6); Shevchenko 6 (32' st Borriello sv), Inzaghi5(18'stTomasson 5,5). AH.: Ancelotti 5,5. L'ALBO D'ORO ^991 Milan-Juventus 1-2 ^^..Mìlan,lnter 1-0 ^^^lan-l^alMadrid3-2 ^«4 Milan-Bayeml^) ^MSlHarOTentusò-O, ^996"Miran-iU-ventus1^ ^"Miìanjuventus-M : ^9ÌB'Miìan-Juventus 1-2: ^^"Mijan -Juventus 0-1 ^000 Milan-Juventus 2-2, 6-7 rigori ^oq-, Mi|an . iuVentuS 1-1, irAngotì mm Milan-Juventus 0-0, 3-1 rigori ^003 Miian Juventus 0-2 Del Piero infila d'esterno destro Dida sul perfetto servizio di Appiah che ha preso in contropiede la difesa del Milan

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