mosca notti bianche alla spagnola di Anna Zafesova

mosca notti bianche alla spagnola UNA STAGIONE BREVE, VISSUTA CON AVIDITÀ E FRENESIA, CERCANDO CON OSSESSIONE L'EVENTO ALL'APERTO, IL ROCK, LA PIAZZA mosca notti bianche alla spagnola Anna Zafesova i MOSCA ; I pessimisti dicono che in Rus- I sia esistono soltanto due stagioni: l'inverno bianco e l'inverno verde. Il clima della capitale rus- i sa fa ammalare di meteopatia anche i più resistenti, e, alla faccia dell'effetto serra che tormenta il resto del pianeta, le piogge gelide deir«invemo ver- . de» sembravano aver ucciso ogni speranza in un'estate vera. Ma anche se l'ombrello rimane un accessorio necessario per uscire di casa, il caldo è scoppiato, all'improvviso, afoso, appiccicaticcio, intervallato da acquazzoni tropicaM che trasformano la metropoli in una sauna avvolta in un vapore che sa di smog. Un'estate breve e quindi intensa, vissuta con avidità e frenesia di una stagione che potrebbe finire domani. Per sperimentarne tutte le deUzie ci sono appena poche settimane concesse dall'«inverno verde», e sembra impossibile gustarle tutte. Ma le giornate sono lunghe, le notti durano poche ore, anche a tarda sera il cielo è luminoso, opalescente come lo si vede solo al Nord. Stare al chiuso sembra un'imperdonabile perdita di tempo, con gh otto mesi di inverno bianco che incombono. Gh stagni e le rive dei fiumi diventano affollati come una costa turistica, ogni fazzoletto di giardino o anche di nudo asfalto si copre di ombrelloni e tavolini, un esercizio senza veranda in estate rischia la bancarotta anche se dotato del più potente impianto di aria condizionata. I locali più alla moda hanno nomi programmatici: Sad, giardino (un ristorantegalleria d'arte in un giardinetto ottocentesco vicino alla galleria Tretiakov) e Park, una discoteca nascosta nel verde del parco Gorky, frequentata da popstar e attori. Ma il posto più caldo dell'estate si chiama Beach Club: inaugurato pochi giorni fa, sposa discoteca, concerti e barbecue in una spiaggia sulla Moscova, aperta 24 ore su 24. La ricerca dell'evento all'aperto è quasi ossessiva, nonostante il rischio permanente di temporali violenti, che in pochi minuti allagano la città. Il cartellone dell'estate 2003 sembra essere stato compilato alla latitudine di Roma o Madrid: dal concerto di Paul McCartney in piazza Rossa alla festa della birra, al festival dei fiori, tutto si svolge sotto il cielo aperto. Le notti bianche dettano orari spagnoli, tutto è 24 ore su 24, supermercati, ristoranti, night dove si entra solo indossando le migliori griffe, librerie del circuito O.G.I. dove servono caffè e Murakami all'alba. A mezzanotte nel cuore dell'estate mo- scovita, sulle colline dei Passeri, c'è una folla da mezzogiorno che zazhigaet, accende la notte, con la città ai loro piedi. Non si trova un solo posto per parcheggiare tra la folla di coupé che gareggiano nel Street racing e i grappoli di moto dei bykers, hobby che a queste latitudini dura tre mesi all'anno. Sugli alberi del vialetto, decorate da fiori ancora freschi, le foto delle vittime deUe corse folli, ma non sembrano memento minacciosi, facce giovani che sorridono febei a due Lamborghini che si rincorrono all'ombra del grattacielo dell'università. Mosca riscopre la piazza: nel giardino Ermitage si danno appuntamento musicisti folk, dagh indigeni siberiani ai '-^ percussionisti africani, orchestre da camera suonano nei parchi settecenteschi di Kuskovo e Arkhanghelskoe, i punk invadono il parco Gorky, zingari, deejay, teatri ambulanti e cantautori animano parchi, stadi, prati della campagna alle porte della città e anche le strade. La realizzazione del festival della musica suU'isolotto della Moscova l'anno scorso era sembrato ima miracolosa svista delle autorità, ma oggi è diventato una tradizione, e musicisti dell'elettronica più d'avanguardia suoneranno gratis nelle piazze di fronte al Cremlino. La città che fino a pochi anni fa colpiva l'occhio del turista per la compostezza della folla, dove bastava buttare una sigaretta per terra per attirarsi rimproveri dei passanti e solo i più sfacciati osavano baciarsi in metropolitana, sta diventando pulsante e vivace, caotica e disinibita. Ci si può sdraiare sull'erba del prato sotto il Cremlino, stupiti dal proprio coraggio, senza venire aggrediti né dalla polizia, né da uno stormo di babushke inviperite. Per i giovani, la nuova generazione che non ricorda il comunismo, questi timori non fanno più parte della memoria e l'unica stranezza che vedono nella situazione è Bjork che sta giocando sull'erba con la sua figholetta, a due passi da loro. Mosca è una città giovane, dove il capitalismo viene costruito da ragazzi di 25-30 anni che dettano le mode. E' una città dove tutto è permesso, se non dalla legge e dalla morale pubblica, dai soldi e dalla spavalderia. Non fa trend, ma consuma avidamente tutte le mode più nuove, i ritmi di Ibiza e le passereUe di Milano, le novità editoriali di Londra e i sapori di Parigi, le assorbe e le porta all'eccesso. Non è la capitale più bella, né la più innovativa, ma la sua atmosfera densa di energia e adrenalina la rende forse il posto più vibrante dell'estate. Nemmeno la paura degh attentati riesce a congelare questa festa mobile. Il festival del rock a Tushino è andato avanti fino a sera, con migliaia di ragazzi che cantavano e ballavano, mentre i loro genitori si affollavano ai cancelli, terrorizzati dall'idea che i loro figli potessero essere tra le 13 vittime delle terroriste ceceDa due settimane la città viene scossa dalla fobia della bomba: ogni giorno si sgomberano case, banche, ospedali e teatri per quelli che poi si rivelano allarmi falsi, i moscoviti denunciano sacchetti di plastica e scatole di cartone sospetti, nei locali e agli eventi pubblici si passa attraverso metal detector regolati al massimo della sensi, ^ bilità. Dalle ba- i',.''J,,. cheche della poì**? lizia punta gli ii"- occhiali scuri " ;.,-; l'identikit di «Fatima la nemp ra», presunta comandante del.■w' le kamikaze caucasiche, notizie di at*. tentati avvenuti o sventati arrivano ogni giorno da mezza Russia. La paura del terrorismo ha cancellato quello che per un mezzo milione di giovani era l'evento principale dell'estate, Nashestvie, un megafestival rock che per 48 ore raccoglieva tutto il meglio e tutto il nuovo della musica russa. Circola voce che le suicide islamiste hanno avuto l'autorizzazione all'abbigliamento «indecente», tacchi a spillo e ombelico in mostra, per non distinguersi dalle moscovite. Ma i locali e le feste sono pieni di gente, e il pericolo viene rimosso, al massimo con una risatina nervosa. Troppo grande, troppo indaffarata, troppo caotica ed egoista, Mosca, come sempre, non crede alle lacrime. La città è disinibita e caotica, un trionfo dimodaesoldi.Lasua aria di festa mobile non teme neppure la paura degli attentati | Sulle colline dei Passeri a mezzanotte non trovi un buco per parcheggiare I coupé e le moto si sfidano nello «Street racing». E sugli alberi dei vialetti, trovi le foto di tanti ragazzi vittime delle folli corse AH'Ermitaqe si danno appuntamento i musicisti folk, i punk invadono il parco Gorky. Il festival sulla Moscova dopo appena un anno è già una tradizione rip «j AI u a| «f f^r ip sdtti bih

Persone citate: Bjork, Gorky, Murakami, Paul Mccartney, Tretiakov