«I massi cadevano sui nostri camper»

«I massi cadevano sui nostri camper» IL RACCONTO DEI TURISTI ITALIANI: ERAVAMO IN 30, CI HANNO LASCIATI SOLI «I massi cadevano sui nostri camper» «Vivi per miracolo: la strada si è aperta, non avevamo scampo» testimonianze ROMA I nostri camper erano parcheggiati vicini. Otto automezzi: improvvisamente abbiamo iniziato a sentire i massi cadere daba montagna. Siamo riusciti a fuggire. E' stata la nostra salvezza: le pietre ci avrebbero ucciso». Massimo Pema, uno dei turisti itabani che ha vissuto la grande paura del terremoto, racconta quei terribib momenti. ((Alcuni camper - prosegue sono irrecuperabib, altri hanno subito gravi danni. Avevamo iniziato ad andare via, ma la strada si è aperta davanti a noi. Siamo rimasti bloccati tutto il giorno: io con i miei figli gemelb di tre anni, e mio fratebo che ha un piede rotto». La comitiva era composta da trenta turisti itabani che dormivano nei camper sulla spiaggia di Agios Nikitas a Lefkada. Il gruppo è stato portato in salvo solo ieri sera da alcune imbarcazioni greche. Secondo Pema i soccorsi non sono stati adeguati, «ci hanno lasciato soU tutta la giornata. Ci hanno raggiunto solo alcuni greci che hanno cercato di consolarci a parole, ma non s'è vista né un'ambulanza, né una vettura della polizia. Ho dovuto intervenire attra- verso l'Itaba perché arrivasse qualcuno a portarci via. Alcuni mibtari greci avevamo montano una tenda sulla spiaggia, ma come si fa a dormire in quelle condizioni quando cadono enormi massi daba montagna?». Il turista ha raccontato di aver «aggredito» un'imbarcazione per chiedere di essere portato via. ((Avevano trasferito solo turisti greci - accusa Pema -, noi non capivamo nulla perché non parlavano neanche inglese e cosi siamo rimasti unicamente noi sulla spiag già». Tutti i camper sono stati lasciati sulla spiaggia. Anche Monica Zamparutti, una ragazza di Udine che sta trascorrendo con tre amici le vacanze in un hotel ad Aghios Nikitas, racconta il terribile risveglio: «Stavamo dormendo quando, poco prima delle 8,30, una scossa foltissima ci ha fatto balzare in piedi. Abbiamo capito subito che era il terremoto; siamo friulani, l'abbiamo già vissuto a casa nostra». «Le case però ha aggiunto - hanno retto bene. Sono rimaste danneggiate solo le costruzioni più vecchie. Il problema ora è rappresentato dai massi che minacciano di staccarsi dabe pareti rocciose. Ne sono già caduti tanti che hanno ostruito diverse strade e distrutto parecchie auto. Molti stranieri se ne sono già andati)). Per un'altra turista di origini itabane, una donna che da tempo abita a Lugano e da 15 anni trascorre le vacanze in Grecia, l'esperienza terremoto è stata più ((sconvolgente». «Ero in spiaggia con mio marito - ha raccontato -. Avevamo appena fatto il bagno; ci siamo sdraiati suba sabbia e tutto ha cominciato a sussultare. Vedevamo le case intorno muoversi e dilatarsi, ma poi hanno retto. Abbiamo notato due persone passeggiare sul lungomare che costeggia una parete rocciosa. Un masso si è staccato e si sono sentite debe urla. I due hanno avuto la prontezza di gettarsi in acqua: sono stati salvati da alcuni ragazzi con i gommoni». [g. p. m.j «Vedevamo le case attorno muoversi e dilatarsi. Siamo rimasti bloccati un giorno, abbiamo dovuto chiamare l'ambasciata perché qualcuno ci aiutasse»

Persone citate: Monica Zamparutti, Pema

Luoghi citati: Grecia, Lugano, Roma, Udine