Rivoli ridisegnerà l'accesso al centro di Patrizio Romano

Rivoli ridisegnerà l'accesso al centro VIA LIBERA AL PROGETTO «CASTELLO DI PIANURA» Rivoli ridisegnerà l'accesso al centro Patrizio Romano RIVOLI Se i privati non cedono il Comune passerà alle maniere forti e ci potranno essere anche gli espropri. Questa la minaccia, poco velata, che l'amministrazione rivolese fa ai residenti che ostacolano il progetto del Castello di Pianura, con cui la giunta guidata da Nino Boeti vuole riqualificare la «porta d'ingresso» al suo centro storico. E ora, dopo la provocazione del sindaco, che aveva dichiarato di voler trasformare l'area in un giardino pubblico, tra una parte consistente dei privati e il Comune è stato trovato un accordo di massima. Ma alcuni proprietari restano ancora schierati per il no secco e duro al progetto. «Non è un problema, in base alla legge regionale 56 del '77 a noi basta avere il consenso del 700Zo dei proprietari per dare il via ai lavori, e lo abbiamo conferma l'assessore Marta Colombo -. Rientrando in un comparto edificatorio, in caso di resistenze, potremo procedere all'esproprio. Anche se il sindaco farà il possibile per raggiungere un accordo con tutti». Approvato nel 2000, il Piano Darticolareggiato, che riguarda 'area circostante l'attuale fermata dei bus in corso Francia, si era arenato negli uffici perché i privati non lo ritenevano abbastanza vantaggioso economicamente. Troppe le richieste della giunta, pochi gli utili di chi doveva investire. Numero- li sindaco Nino Boeti si incontri e trattative. E alcune sere fa il Consiglio comunale ha votato a favore delle modifiche. «Dei tre parcheggi interrati da 300 posti l'uno, a noi ne verrà ceduto uno solo e non due - spiega l'assessore -, ma i posteggi mancanti saranno recuperati in superficie. Inoltre, la quota dedicata a terziario, dal 2507o sarà ridotta al 15, e gli alloggi in locazione al Comune verranno reperiti in altre case e non nei nuovi stabili». Insomma, pace fatta. E adesso si lavora per creare il consorzio misto pubblico-privato che dovrà dare il via ai lavori. «Noi - confessa la Colombo - da questa operazione guadagniamo circa 5 milioni di euro, fra oneri di urbanizzazione, vendita della capacità edificatoria e del terreno e infine della nostra quota nel consorzio». Ma soprattutto si rifa il look al centro storico a costi zero. «Si deve trovare una soluzione a quell'obbrobrio - dichiara Colombo -. E' la porta principale della città, non può e non deve rimanere così». Il progetto, stilato da Gabetti e Isola, prevede 9 torri di 6 e 7 piani, tra cui i due palazzi già esistenti, che verranno ristrutturati. «Spariranno i frontespizi ciechi - dice la Colombo - e saranno abbattute le fabbriche abbandonate e alcune case vecchie». Un restyling vero e proprio nel cuore della città, perché proprio lì verrà collocata la fermata della futura metropolitana. li sindaco Nino Boeti

Persone citate: Marta Colombo, Nino Boeti, Pianura