Abramovich sfida il Real per Makelele di Gabriele Marcotti

Abramovich sfida il Real per Makelele CINQUE REGINE NELLA PREMIERSHIP: CON IL MANCHESTER E L'ARSENAL ORA CE' IL CHELSEA, OUTSIDER LIVERPOOL E UN GIOVANE NEWCASTLE Abramovich sfida il Real per Makelele Parte con il botto il campionato più visto del mondo analisi Gabriele Marcotti LONDRA FORSE non sarà il campionato più bello del mondo come sostengono gli inglesi, ma non vi è dubbio che è quello visto in più paesi (più di 160) e anche l'unico in cui continuano a girare soldi veri. Merito di Roman Abramovich, multi-miliardario russo emigrato nel calcio che conta per far incetta di campionati e coppe e così - dicono i bene informati alla lunga guadagnarsi la cittadinanza britannica, lasciandosi alle spalle il freddo e le pallottole moscovite. Merito del Manchester United, simbolo del calciobusiness, forse l'unico club al mondo che - al di là delle chiacchiere - è riuscito a vincere sia sul campo, sia nel bilancio e paradossalmente continua a spendere. E merito anche dell'Arsenal: pur afflitto dalla crisi economica è riuscito a tenersi stretto i gioielli di famiglia, Patrick Vieira e Robert Pires, investendo al tempo stesso quasi mezzo miliardo di euro per costruire un nuovo stadio da 60 mila posti. Un comportamento in controtendenza e non solo per l'effetto-Abramovich: Oltremanica c'è ancora chi intende investire nel calcio. Conti alla mano, la Premiership che scatta domani ha perso Beckham e Zola, ma ha guadagnato Kleberson, Cristiano Ronaldo, Mutu, Lehmann, Haider Postiga. Non male, se si pensa che la Serie A, quanto a nuovi stranieri di rilievo, è «ferma» a Chivu e Van der Meyde. La novità è che il binomio Arsenal-Manchester United, due società che hanno vinto gli ultimi sette campionati, potrebbe essere spezzato. Alle loro spalle vi è infatti il Chelsea di Abramovich, il giovane Newcastle di Sir Bobby Robson e il Liverpool, sull'onda dell'entusiasmo per il neoacquisto Kewell. La pole position tuttavia resta in mano allo United. Vendendo Beckham e Veron, i diavoli rossi hanno incassato una sessantina di milioni di euro e li hanno usati per svecchiare la squadra. Kleberson dovrebbe essere il sostituto ideale di Veron, anzi, diventerebbe quello che l'argentino non è mai stato: un centrocampista univerale, più che un fantasista. Tra i pah sta ben impressionando lo statunitense Howard, erede del leggendario Schmeichel dopo avere strappato la maglia da titolare al francese Barthez. La panchina è stata rafforzata con i giovani Belhon e Djemba Djemba, ma l'uomo che fa sognare è un altro: perso Ronaldinho, a lungo inseguito, lo United ha speso 20 milioni di euro per l'altro Ronaldo, Cristiano, 1 Sen¬ ne attaccante portoghese. I mighori acquisti dell'Arsenal sono Vieira e Pires, che hanno prolungato i contratti. In porta si registra l'avvicendamento tra Seaman e il tedesco Lehmann (exMilan). Un po' poco per una squadra che lo scorso anno aveva fatto faville prima di scomparire nel finale, ma i tifosi dei Gunners sono già contenti di essersi tenuti stretti Vieira e Pires. E poi le energie sono rivolte al nuovo stadio di Ashburton Grove. Regina del mercato, quanto a soldi spesi, è il Chelsea. Abramovich ha investito quasi 100 milioni di euro per mettere a disposizione di Ranieri elementi come Duff, Veron, Mutu, Joe Cole, Bridge, Geremi e Johnson, un settebello d'assi a cui si aggiunge il nostro Ambrosio prelevato dal Chievo. E non è finita: Abramovich cerca ancora un incontrista (è pronta una maxi offerta per Makelele, in rotta con il Real) e un centravanti di valore assoluto (svanito Vieri, punta su Crespo). I tifosi dei Blues non sanno cosa pensare di fronte ad uno squadrone del genere. L'unico rammarico è la partenza di Zola: se solo Abramovich si fosse presentato qualche giorno prima. Scalpita il giovane Newcastle dell'anziano Sir Bobby Robson. Terzi a sorpresa lo scorso anno, i Magpies si sono rinforzati con l'arrivo di Bowyer dal West Ham. Un acquisto controverso che non ha nulla a che fare con le caratteristiche tecniche del centrocampista bensì con il carattere: tre anni fa Bowyer era rimasto coinvolto in un pestaggio a sfondo razzista quando vestiva la maglia del Leeds. Come se non bastasse a Newcastle trova il difensore Woodgate, suo compagno di sventura al Leeds e il giovane attaccante Bellamy, un altro accusato di razzismo. Infine, il Liverpool che punta sul genialoide australiano Kewell, scappato da un Leeds sommerso dai debiti. Al «canguro» andrà la gloriosa maglia numero 7 che è stata di Keegan e Dalglish. Una responsabilità enorme, il tecnico Houllier spera che assicurerà quel pizzico di cross e fantasia che ad Anfield latitano da anni. Oneste cinque giocheranno titolari, ma non mancano gli spunti di interesse altrove. Paolo Di Canio riparte dal Charlton, la meno chic delle squadre della capitale che però cerca di rifarsi il trucco con l'ex-laziale, motivatissimo a 35 anni. Il Blackbum, venduto Duff, cerca il rilancio con Lorenzo Amoruso, glorioso capitano dei Rangers alla prima avventura in Premiership, mentre il Tottenham si è assicurato uno dei migliori giovani bomber in circolazione, il portoghese Helder Postiga. Claude Makekele è In rotta con il Real Madrid Il miliardario Abramovich potrebbe mettere a segno l'ultimo colpo di mercato costruendo così un Chelsea stellare

Luoghi citati: Liverpool, Londra, Newcastle