Cala la temperatura, ma è ancora emergenza caldo

Cala la temperatura, ma è ancora emergenza caldo ANCORA 13 ANZIANI MORTI, MIGLIAIA DI CHIAMATE AL CENTRALINO DEL 118. CONTINUANO GLI INCENDI BOSCHIVI, I METEOROLOGI PREVEDONO TEMPORALI Cala la temperatura, ma è ancora emergenza caldo eri 37,60: gli ospedali intasati dai pazienti Ancora caldo, ancora afa e ancora morti, tanti, nella Torino semivuota alla vigilia di Ferragosto. Qualche refolo di vento, ieri, ha regalato brevissimi istanti di temperatura sopportabile, in una giomata caratterizzata da temperature leggermente mitigate rispetto a lunedì e martedì: 37,6 gradi la massima registrata in città, mentre nella notte si era scesi fino a 24,7. Va un po' meglio, insomma, ma è ancora emergenza. Perché il caldo tropicale, dicono gli esperti, resisterà ancora per un paio di giorni. Poi c'è il miraggio di temporali in arrivo sulle Alpi, che fanno ben sperare per il fine settimana. Per ora l'unica precipitazione da registrare è una grandinata in alta vai di Lanzo, nel pomeriggio. Un grado di temperatura in meno, però, non basta a capovolgere la situazione dei giorni scorsi. Anche ieri, infatti, è stata una giomata campale per medici, infermieri ed operatori della centrale operativa del 118. Poco meno di mille le chiamate di arrivate ai telefoni del servizio di soccorso; centinaia gli anziani, molti dei quali con problemi cardiaci e respiratori, ricoverati negli ospedali della città. Già alle 11 erano intasati tutti i pronto soccorso, tranne quello del Giovanni Bosco che non ha mai dato forfait neanche per un minuto. Negli altri il personale sanitario è stato costretto fare l'impossibile per fornire una risposta in tempi brevi a tutti i pazienti. Specialmente gli anziani, i più fragili e a rischio in queste giornate di caldo da record. «Ipertermia, problemi respiratori, difficoltà cardiache: sono queste le patologie più frequenti nelle persone di una certa età», spiega Maria Cordisco, medico al 118. E aggiunge: «Qualche volta le domande che gli infermieri, al telefono, fanno a chi sta chiamando possono apparire irritanti. In realtà servono per stabilire immediatamente la gravità e, quindi, dare la miglior risposta possibile al paziente». Ipertennia e problemi cardiorespiratori sono la causa di morte di tredici anziani. Tra questi anche un uomo malato di Alzheimer e assistito da una badante mentre moglie e figlio erano in vacanza al mare. Rintracciarli ha provocato qualche problema, ma alla fine i familiari sono stati avvisati. E anche il centralino della polizia municipale è diventato punto di riferimento per anziani soli e malati. Emblematica la storia di una donna di 76 anni, malata, con la figlia al mare. Ha composto il numero della centrale operativa di corso XI febbraio, lo 011.460.60.60, chiedendo aiuto e lasciando intendere la vogha di farla finita. Una pattuglia di vigili è intervenuta. Maria M. si è tranquillizzata e gli agenti della polizia municipale si sono dati da fare per rendere meno angosciante la sua vita in città in questi giorni di metà agosto. Hanno trovato una farmacia aperta, sono andati a comperarle le medicine prescritte dal medico, le hanno fatto la spesa. «Anche questo dicono i vigili urbani - fa parte del nostro lavoro in queste giornate agostane». E se c'è chi cerca di rendere meno disagiata la vita di chi resta in città, c'è anche chi combatte contro un'emergenza tipica di questa stagione. Anche ieri i vigili del fuoco, i volontari Aib e la Guardia Forestale hanno dovuto far fronte a numerosi incendi boschivi, il più esteso è a Condove, dove le fiamme hanno minacciato alcune baite di una frazione. Per fortuna le case non sono state intaccate e il rogo, alimentato anche dal vento, è stato domato nel giro di qualche ora. Ma l'allarme resta alto ovunque. E i pompieri invitano a prestare la massima attenzione, sempre. Non gettare mozziconi di sigaretta, non accendere fuochi, sono raccomandazioni vahde sempre. Servizi ALLE PAGINE 40 e 41 Quasi inutile la caccia a ventilatori e condizionatori: sono i giorni del tutto esaurito

Persone citate: Giovanni Bosco, Maria Cordisco

Luoghi citati: Condove, Lanzo