Il software a ruote

Il software a ruote | VERSO L1NTEGRAZÌONE MOTORE-INFORMATICA TRASPORTI Il software a ruote MICROSOFT PROPONE A FIAT UN SISTEMA OPERATIVO GLOBALE PER LE AUTO Luciano Simonelli DELICIOUS!» esclama Dick Brass gustando il fritto misto alla piemontese che riempie il suo grande piatto ovale. Adora la cucina italiana, il vice presidente della Microsoft, il padre della tecnologia deh'eBook, compreso quel Clear Type che dà ai caratteri sullo schermo del computer una definizione forse migliore di quella che hanno su una pagina ben stampata. Ma perché questo «cervello» del clan di Bill Gates ha lasciato per quarantotto ore gli uffici di Redmond negli Stati Uniti per volare a Torino? Quali progetti si celano dietro quel suo volto rotondo, il sorriso carico di ironia, i folti baffi, un paio di occhiali che non riescono ad appannare il lampo di entusiasmo che scocca appena parla di software e di innovazioni tecnologiche? Ce lo spiega nella raffinata quiete del Ristorante del Cambio, al tavolo in cui sedeva Camillo Benso conte di Cavour ai tempi in cui nasceva l'Italia imita. «Vede - dice Brass - l'automobile è oggi, nei confronti del software, un po' come erano le nostre scrivanie una ventina di anni fa, sempre di più diventa una "software machine"... All'inizio, quando nacque un centinaio di anni fa, l'auto era un oggetto soltanto meccanico con qualcosa di elettrico, poi, fra gli Anni 40 e 60 ha cominciato a diventare anche elettronica con l'inserimento della radio e altri dispositivi; all'inizio degli Anni 80 il computer ha fatto la prima comparsa in auto per gestire operazioni via via sempre più complesse... Ora la tecnologia è matura, siamo all'inizio dell'era del software dedicato alle automobili e questo migliorerà sensibilmente la sicurezza e la qualità della guida». Sì, il vicepresidente Dick Brass è volato a Torino insieme con Bob McKenzie, direttore generale della "Automotive Business Unit", per presentare alla Fiat ciò che Microsoft sta facendo in questo ambito, per offrirle l'opportunità di un salto tecnologico che stanno già cogliendo altri produttori eh auto come BMW e Peugeot. Che cosa significherà in concreto questa nuova rivoluzione tecnologica tutta concentrata sulle automobili? Semplificando molto, vorrà dire, per esempio, che si arriverà al punto in cui ogni elemento dell'automobile potrà comunicare direttamente con il suo produttore e con il suo venditore, chiedendo esso stesso un intervento tecnico nel caso di malfunzionamento o nel caso, addirittura, di un difetto di fabbricazione. Software e computer potranno garantire il rispetto del limite massimo di velocità, il mantenimento delle distanze di sicurezza tra veicoli, garantire una reazione più immediata quando c'è da frenare di fronte a un ostacolo improvviso, oltre che tutta una serie operazioni ancora più tecniche legate strettamente al motore, alla sua alimentazione eccetera. Poi vi è lo smisurato campo connesso con le comunicazioni. Utilizzando la tecnologia Bluetooth è possibile essere permanentemente collegati in Rete e sfruttare infinite possibilità informa¬ tive, si può avere un "navigatore" da cui non solo si ricavano informazioni su strade, distanze ma anche su dove e quando rifornirsi di benzina, esattamente dove poter andare a mangiare, a dormire, una volta impostati i propri parametri... Insomma, il limite di quello che possono riuscire a fare i software sta soltanto nella creatività umana, tutto è sempre un "work in progress". «C'era però un problema fon- damentale da risolvere - riprende Brass - Il problema era che finora non esisteva un sistema operativo comune per tutte le auto e quindi ogni integrazione computer e software era ogni volta una storia diversa. Ora noi lo abbiamo risolto creando il Windows Automotive Operating System, uno standard che, se adottato da tutti, consente di abbattere notevolmente i costi, di mettere alla portata di tutte le auto, anche di quelle più economiche, la possibilità di godere dei benefici di essere delle "software machines". Nei prossimi cinque anni tutto questo diventerà un grande business sia per noi sia per chi lavora nell'industria dell'automobile». Poi prende il suo Tablet PC, il più sottile che abbia mai visto, fa due veloci movimenti sullo schermo con la penna elettronica e me lo porge. Sullo schermo ecco l'edizione elettronica del periodico americano "Forbes", con una riproduzione della grafica, delle fotografie davvero eccellente, una leggibilità dei testi perfetta. E quindi, anche un intero numero del "New York Times"... Sì, sto vedendo in anteprima che cosa è capace di realizzare ePublishing, l'altra nuova creatura di Brass per portare in elettronica quotidiani e periodici. Un software che consente davvero di operare graficamente in completa libertà creativa. Verrà presentato nel 2004. «Non so se accada anche in Italia - commenta Dick Brass con aria complice - ma i nostri colleghi giornalisti, come lei forse sa anch'io sono giornalista, dopo l'eccessivo entusiasmo iniziale di alcuni anni fa ora, appena parlano di libro elettronico, aggiungono sùbito che è stato un fallimento. Sono gli unici a non accorgersi che invece l'eBook si sta sempre più diffondendo e che, tra breve, arriverà anche nei loro giornali». DICK BRASS, VICEPRESIDENTE DELL'AZIENDA DI BILL GATES: «LE AUTOMOBILI SARANNO SEMPRE DI PIÙ' DEI COMPUTER CHE VIAGGIANO PERCIÒ' ABBIAMO PROGETTATO UN SISTEMA OPERATIVO PER LA MOBILITA, ANALOGO A CIO' CHE WINDOWS E' STATO ED E' PER I COMPUTER II navigatore satellitare GPS (nella foto), radar anticollisione, sensori elettronici per ottimizzare potenza e consumi del motore: l'elettronica diventa sempre più importate anche nelle auto di fascia media

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